E' normale una stipsi di questa portata per l'assunzione di farmaci antidepressivi e/o ansiolitici
Gent.mi Medici
da qualche settimana ho cominciato una cura,sotto osservazione di un neurologo, con ANFRANIL 75 mg al giorno prima di coricarmi e Prazene 10 mg ogni 8 ore per patologia da attacchi di panico. Ottimi i risultati se non fosse che non riesco più a evacuare il mio intestino che si è impigrito a tal punto che sento lo stimolo di "andare in bagno" ogni 3 o 4 giorni e la quantità di feci è a mio giudizio scarsa.
Io seguo una dieta equilibrata, povera di grassi, molto varia con frutta e verdure cotte e crude, fibre, senza assunzione di alcool, poca carne rossa carboidrati solo a mezzogiorno, alterno carne e pesce la sera, pochi zuccheri.
Come posso aiutare il mio intestinto a tornare regolare?
E' normale una stipsi di questa portata per l'assunzione di farmaci antidepressivi e/o ansiolitici?
Ringrazio anticipatamente.
Saluti
da qualche settimana ho cominciato una cura,sotto osservazione di un neurologo, con ANFRANIL 75 mg al giorno prima di coricarmi e Prazene 10 mg ogni 8 ore per patologia da attacchi di panico. Ottimi i risultati se non fosse che non riesco più a evacuare il mio intestino che si è impigrito a tal punto che sento lo stimolo di "andare in bagno" ogni 3 o 4 giorni e la quantità di feci è a mio giudizio scarsa.
Io seguo una dieta equilibrata, povera di grassi, molto varia con frutta e verdure cotte e crude, fibre, senza assunzione di alcool, poca carne rossa carboidrati solo a mezzogiorno, alterno carne e pesce la sera, pochi zuccheri.
Come posso aiutare il mio intestinto a tornare regolare?
E' normale una stipsi di questa portata per l'assunzione di farmaci antidepressivi e/o ansiolitici?
Ringrazio anticipatamente.
Saluti
[#1]
E' strano, perche' non capita di frequente di sentire che il paziente sottoposto a queste terapie inizia improvvisamente a soffrire di stipsi. Magari i problemi possono anche essere altri. Si e' rivolto al suo Medico come le e' stato consigliato dal nostro Collega un mese fa? Cosa le ha detto in proposito?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Ex utente
Gent.mo Dott. Spina
mi permetto di farLe presente che il disturbo che lamento non è poi così strano e isolato come sostiene.
E' risaputo che la clomipramina cloridrato, principio attivo dell'ANAFRANIL, assunta in dosi superiori a 50 mg. da automaticamente stipsi... a tutti. E non è l'unico farmaco che crea questo disturbo...mia madre prende del Diazepam e ha lo stesso problema.
I miei quesiti erano, e rimangono, molto più specifici.
Combattere la stipsi lo so fare anch'io utilizzando qualsiasi lassativo in commercio.
Chiedevo quindi ad un gastroenterologo se sa come aiutare l'intestino a liberarsi in modo alternativo ai lassativi, perchè volgio presumere che tale medico specialista conosca il meccanismo per il quale il farmaco da me assunto, rallenta la peristalsi e pertanto la normale evacuazione delle feci.
Al Suo collega neurologo altresì chiedeVo se forzare l'evacuazione dell'intestino possa compromettere l'effetto dell'antidepressivo triclico a RILASCIO PROLUNGATO???
Spero in una Vostra Pregevole risposta
Ringrazio e porgo Distinti Saluti.
mi permetto di farLe presente che il disturbo che lamento non è poi così strano e isolato come sostiene.
E' risaputo che la clomipramina cloridrato, principio attivo dell'ANAFRANIL, assunta in dosi superiori a 50 mg. da automaticamente stipsi... a tutti. E non è l'unico farmaco che crea questo disturbo...mia madre prende del Diazepam e ha lo stesso problema.
I miei quesiti erano, e rimangono, molto più specifici.
Combattere la stipsi lo so fare anch'io utilizzando qualsiasi lassativo in commercio.
Chiedevo quindi ad un gastroenterologo se sa come aiutare l'intestino a liberarsi in modo alternativo ai lassativi, perchè volgio presumere che tale medico specialista conosca il meccanismo per il quale il farmaco da me assunto, rallenta la peristalsi e pertanto la normale evacuazione delle feci.
Al Suo collega neurologo altresì chiedeVo se forzare l'evacuazione dell'intestino possa compromettere l'effetto dell'antidepressivo triclico a RILASCIO PROLUNGATO???
Spero in una Vostra Pregevole risposta
Ringrazio e porgo Distinti Saluti.
[#3]
Gentile Utente,
quello che lei scrive puo' trovarlo anche nel foglietto illustrativo, ma se lei pone una domanda su questo sito immagino che voglia avere un parere da un Professionista e non soltanto una ripetizione appunto delle precauzioni d'uso e delle controindicazione che, come le ripeto, puo' facilmente leggere nel foglietto illustrativo o rintracciare nei "libroni" disponibili presso le farmacie, o ancora reperirlo su Internet.
Cio' che le ho detto si basa sulla mia esperienza reale, ed e' evidente che non mi riferivo a "tutti" i pazienti del mondo, ma soltanto ai "miei": premesso cio', e mi dispiace contraddirla, le ribadisco che il riscontro dei sintomi da lei descritti e' molto molto raro. Naturalmente bisogna stare attenti a non prescrivere questi farmaci con troppa facilita' ai pazienti che non possono alzarsi dal letto e a quelli che soffrono gia' di stipsi; e tenere presente che, particolarmente nelle persone anziane, vi e' il rischio di provocare una occlusione intestinale nel caso si instauri (raro anche questo, ma possibile) una paralisi della peristalsi. Con queste precauzioni, e quindi prescrivendo il farmaco soltanto a chi puo' prenderlo in sicurezza, i fenomeni da lei descritti, le ripeto, sono rarissime eccezioni. Di certo non vi e' un meccanismo "automatico", come da lei descritto, che lega la stipsi agli antidepressivi triciclici in "tutti" i pazienti che ne fanno uso!
Inoltre lei scrive che e' capace benissimo a curare la stipsi "utilizzando qualsiasi lassativo in commercio": anche qui mi permetto di contraddirla, perche' l'uso di questi prodotti non e' una cura vera e propria, ma soltanto un'ancora di salvezza quando per le ragioni piu' svariate ci si trova a dover fronteggiare una situazione di emergenza. Situazione che non dovrebbe mai presentarsi se vengono eseguite delle cure appropriate, soprattutto quando si e' giovani come lei, ben calibrate e continuate con pazienza nel tempo; questo anche per evitare che l'uso non controllato dei lassativi faccia scendere sempre di piu' il suo livello di risposta agli stessi, costringendola ad assumerne in quantita' sempre maggiori con le conseguenze sull'organismo che puo' ben immaginare.
In attesa che anche un Neurologo le dia le risposte che lei giustamente cerca le rinnovo quindi il consiglio di recarsi dal suo Medico per un approccio piu' scientifico al suo problema, per la risoluzione del quale e' necessaria tanta pazienza e una approfondita conoscenza diretta del caso.
Cordiali saluti
quello che lei scrive puo' trovarlo anche nel foglietto illustrativo, ma se lei pone una domanda su questo sito immagino che voglia avere un parere da un Professionista e non soltanto una ripetizione appunto delle precauzioni d'uso e delle controindicazione che, come le ripeto, puo' facilmente leggere nel foglietto illustrativo o rintracciare nei "libroni" disponibili presso le farmacie, o ancora reperirlo su Internet.
Cio' che le ho detto si basa sulla mia esperienza reale, ed e' evidente che non mi riferivo a "tutti" i pazienti del mondo, ma soltanto ai "miei": premesso cio', e mi dispiace contraddirla, le ribadisco che il riscontro dei sintomi da lei descritti e' molto molto raro. Naturalmente bisogna stare attenti a non prescrivere questi farmaci con troppa facilita' ai pazienti che non possono alzarsi dal letto e a quelli che soffrono gia' di stipsi; e tenere presente che, particolarmente nelle persone anziane, vi e' il rischio di provocare una occlusione intestinale nel caso si instauri (raro anche questo, ma possibile) una paralisi della peristalsi. Con queste precauzioni, e quindi prescrivendo il farmaco soltanto a chi puo' prenderlo in sicurezza, i fenomeni da lei descritti, le ripeto, sono rarissime eccezioni. Di certo non vi e' un meccanismo "automatico", come da lei descritto, che lega la stipsi agli antidepressivi triciclici in "tutti" i pazienti che ne fanno uso!
Inoltre lei scrive che e' capace benissimo a curare la stipsi "utilizzando qualsiasi lassativo in commercio": anche qui mi permetto di contraddirla, perche' l'uso di questi prodotti non e' una cura vera e propria, ma soltanto un'ancora di salvezza quando per le ragioni piu' svariate ci si trova a dover fronteggiare una situazione di emergenza. Situazione che non dovrebbe mai presentarsi se vengono eseguite delle cure appropriate, soprattutto quando si e' giovani come lei, ben calibrate e continuate con pazienza nel tempo; questo anche per evitare che l'uso non controllato dei lassativi faccia scendere sempre di piu' il suo livello di risposta agli stessi, costringendola ad assumerne in quantita' sempre maggiori con le conseguenze sull'organismo che puo' ben immaginare.
In attesa che anche un Neurologo le dia le risposte che lei giustamente cerca le rinnovo quindi il consiglio di recarsi dal suo Medico per un approccio piu' scientifico al suo problema, per la risoluzione del quale e' necessaria tanta pazienza e una approfondita conoscenza diretta del caso.
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Preg.mo Dott. Spina, premesso che con la precedente risposta non volevo assolutamente offendere la Sua professionalità, ma semplicemente sortire l'esito, che ottenuto, di una Sua ennesima risposta molto più specifica, alla problematica in questione.
In considerazione della Sua precedente, per me gradita, molto più specifica risposta, che non risolve comunque la mia problematica, la ringrazio per il tempo dedicatomi e per gli ulteriori consigli che mi ha fornito.
Per me sarà gradita un successivo conuslto del Suo collega neurologo che mi ha risposto circa un mese fa.
Come ultima cosa però, mi creda non con l'intenzione di offenderLa, ma solo di umilmente consigliarLa in qualità di paziente, vorrei solo, o forse mi piacerebbe che Voi medici sfruttaste i nostri quesiti come casistiche da classificare e statisticare in modo da migliorare, il Vostro bagaglio professionale, e risvolvere le problematiche di altri pazienti in futuro, perchè mi creda che anche se una persona si rivolge ad un sito internet come qquesto da Lei frequentato, non necessariamente è un disperato, un ipocondriaco o un fissato patologico della propria malattia o ancor peggio un saputello, ma lo fa con la speranza di avere una risposta soddifacente alternativa al Servizio sanitario Nazionale e qualsiasi altro LUMINARE PRIVATO profumatamente pagato.
Vuole sapere chi è il più bravo di tutti i medici che nella mia vita ho frequentato per svariati motivi?
QUELLO CHE MI HA RISOLTO IL PROBLEMA.
La ringrazio comunque per l'interessamento prestatomi e con la speranza di non averLa offesa, le porgo Cordiali Saluti.
In considerazione della Sua precedente, per me gradita, molto più specifica risposta, che non risolve comunque la mia problematica, la ringrazio per il tempo dedicatomi e per gli ulteriori consigli che mi ha fornito.
Per me sarà gradita un successivo conuslto del Suo collega neurologo che mi ha risposto circa un mese fa.
Come ultima cosa però, mi creda non con l'intenzione di offenderLa, ma solo di umilmente consigliarLa in qualità di paziente, vorrei solo, o forse mi piacerebbe che Voi medici sfruttaste i nostri quesiti come casistiche da classificare e statisticare in modo da migliorare, il Vostro bagaglio professionale, e risvolvere le problematiche di altri pazienti in futuro, perchè mi creda che anche se una persona si rivolge ad un sito internet come qquesto da Lei frequentato, non necessariamente è un disperato, un ipocondriaco o un fissato patologico della propria malattia o ancor peggio un saputello, ma lo fa con la speranza di avere una risposta soddifacente alternativa al Servizio sanitario Nazionale e qualsiasi altro LUMINARE PRIVATO profumatamente pagato.
Vuole sapere chi è il più bravo di tutti i medici che nella mia vita ho frequentato per svariati motivi?
QUELLO CHE MI HA RISOLTO IL PROBLEMA.
La ringrazio comunque per l'interessamento prestatomi e con la speranza di non averLa offesa, le porgo Cordiali Saluti.
[#5]
Nessun problema.
La sua idea di catalogare i vostri quesiti e' teoricamente buona, ma in realta' ogni paziente e' un caso a parte, e non e' quasi mai possibile "incasellarlo" insieme ad altri. I fattori individuali che intervengono nell'evoluzione di una qualsiasi malattia, o nella risposta ad un qualsiasi farmaco, sono talmente tanti da rendere unica ogni situazione. Del resto il compito del Medico non dovrebbe essere quello di curare la malattia, bensi' di curare la persona... E, mi creda, la differenza non e' poca!
Comunque se desidera ricevere risposte da uno dei nostri Neurologi le consiglio di inviare un nuovo quesito nell'Area specifica: in questa Sezione e' infatti difficile che qualcuno di loro si accorga della sua richiesta.
Cordiali saluti
La sua idea di catalogare i vostri quesiti e' teoricamente buona, ma in realta' ogni paziente e' un caso a parte, e non e' quasi mai possibile "incasellarlo" insieme ad altri. I fattori individuali che intervengono nell'evoluzione di una qualsiasi malattia, o nella risposta ad un qualsiasi farmaco, sono talmente tanti da rendere unica ogni situazione. Del resto il compito del Medico non dovrebbe essere quello di curare la malattia, bensi' di curare la persona... E, mi creda, la differenza non e' poca!
Comunque se desidera ricevere risposte da uno dei nostri Neurologi le consiglio di inviare un nuovo quesito nell'Area specifica: in questa Sezione e' infatti difficile che qualcuno di loro si accorga della sua richiesta.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 21.4k visite dal 22/07/2009.
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