Strani sintomi cardiaci post-intossicazione alimentare: che cos’ho?

Salve gentili dottori,

il 26 dicembre ho avuto una (probabilissima) intossicazione alimentare.


Sul momento non ho avvertito nulla, ma due giorni dopo, mentre cenavo, sono stato veramente male: sudorazione, tachicardia, tremori muscolari, dolore addominale, brividi.


La mia compagna invece, che ha cenato con me quella sera, già dal giorno successivo aveva diarrea, crampi e nausea.


Facendo delle ricerche ho visto che tutti i sintomi propendevano per un’intossicazione alimentare (confermata poi dal fatto che anche la mia ragazza stesse male).


Dal giorno successivo ho iniziato un regime detox, mangiando solo cose facilmente digeribili.
Il malessere però continuava.


La mattina del 1 gennaio mi sono svegliato con un forte dolore nella parte bassa della schiena, che inizialmente avevo scambiato per dolore ai reni, e sono andato a farmi visitare al pronto soccorso.
Esami del sangue perfetti e ECG perfetto.
Il dottore dell’ospedale mi dice che nei soggetti giovani e sani come me le intossicazioni normalmente guariscono da sole con un po’ di tempo.
Che il dolore che sentivo non era renale, ma muscolare.


Riprendo quindi il mio regime alimentare detox e una settimana dopo, quando sembravo ormai guarito, mangiando fuori casa, inizio ad avvertire gli stessi sintomi della prima volta (sudorazione, tachicardia, brividi, malessere).


Stanco della situazione chiedo parere al mio medico curante che mi conferma la stessa cosa del medico dell’ospedale, dicendomi che evidentemente ancora non ero del tutto guarito.


Tre giorni fa, al mattino, mentre stavo bevendo un the caldo ho iniziato a sentirmi particolarmente debole, come se avessi un calo improvviso di pressione e non mi arrivasse più aria al cervello.
Sembravano i sintomi di un attacco di panico.
Ho iniziato ad avere tachicardia, sudorazione e una sensazione di difficoltà a respirare (nessun dolore al petto, lo preciso).
Sono andato al bagno ed ero pallido e con le pupille dilatate.
Sono riuscito a rincasare a fatica e mentre camminavo mi sembrava di stare per svenire da un momento all’altro.
Al rientro mi sono sdraiato e dopo oltre mezz’ora di tachicardia la situazione si è stabilizzata.
Sono restato fiacco e confuso tutto il giorno.


Il giorno dopo, verso mezzogiorno, di nuovo questa sensazione di grande debolezza, la sudorazione e la tachicardia.


Prendo contatto col mio medico curante, che mi riceve il giorno stesso.
Mi preleva il sangue e mi fa un altro ECG.
Questa volta l’ECG riscontra: extrasistoli sopraventricolari e blocco incompleto di branca destra.
Il dottore mi dice che sono cose benigne, ma che vuole farmi comunque vedere da un cardiologo per sicurezza.


Oggi sono stato un po’ meglio, ma ho sempre reflusso e questa sensazione di debolezza, come se mancasse aria al cervello, soprattutto se parlo con le persone.


Mi devo preoccupare?
Che cos’ho?
È normale che una intossicazione continui per settimane portandosi dietro anche questo tipo di problemi?


Grazie davvero per il vostro aiuto!
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Ma scusi che c'entra con la cardiologia?


cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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