Una dieta senza glutine ma provai anche
Gentile dottore,
sono un ragazzo di 28 anni. Soffro di disturbi allo stomaco da più di dieci anni. Nel1999 mi scoprirono una colecisti dismorfica per angolatura mediana, alitiasica ed un’esofagite da reflusso di 2° grado. Esami alla mano mi recai da uno specialista di malattie per apparato digerente che mi disse che il mio disturbo era l’ernia iatale, così mi prescrisse alcuni farmaci. Il medico di famiglia mi sconsiglio di assumere tali farmaci in quanto troppo “pesanti”. Col passare degli anni però il mio problema non spariva. Principalmente il mio problema si presenta dopo mangiato: non posso distendermi almeno per un paio d’ore perché altrimenti mi si gonfia moltissimo lo stomaco e fatico a digerire. Feci un'altra visita da un esperto che mi disse che il mio problema non era dovuto all’ernia bensì da una sospetta celiachia. Così feci gastroscopia ed il referto fu “mucosa intestinale con villi di altezza ridotta, discreta infiltrazione flogistica cronica della lamina propria ed incremento della componente t-linfocitaria intraepiteliale. Reperto compatibile con malattia celiaca. Gastrite cronica quiescente con metaplasia intestinale, in mucosa antrale del corpo corpo”. Iniziai così una dieta senza glutine ma provai anche a sentire il parere di un esperto di malattie celiache, il quale fu scettico su una possibile celiachia e mi ordinò di tornare ad una dieta libera e, dopo 6 mesi, di effettuare alcuni esami (sangue ed HLA). Il referto degli esami del sangue davano valori di immunoglobine G, A ed M nella media ed anticorpi anti transglutaminasi su 11.9 (border-line). Risultato HLA “DQA1*0201, *0501 DQB1*0201, *0202 DRB1*03, *07”. Il dottore esperto in malattie celiache mi ribadì di essere di fronte ad una celiachia atipica e quantomeno sospetta e mi invitò a rifare gli esami dopo 6 mesi (sempre proseguendo la dieta libera). Alla luce dei miei disturbi e dei vari responsi qual’è il suo parere?
sono un ragazzo di 28 anni. Soffro di disturbi allo stomaco da più di dieci anni. Nel1999 mi scoprirono una colecisti dismorfica per angolatura mediana, alitiasica ed un’esofagite da reflusso di 2° grado. Esami alla mano mi recai da uno specialista di malattie per apparato digerente che mi disse che il mio disturbo era l’ernia iatale, così mi prescrisse alcuni farmaci. Il medico di famiglia mi sconsiglio di assumere tali farmaci in quanto troppo “pesanti”. Col passare degli anni però il mio problema non spariva. Principalmente il mio problema si presenta dopo mangiato: non posso distendermi almeno per un paio d’ore perché altrimenti mi si gonfia moltissimo lo stomaco e fatico a digerire. Feci un'altra visita da un esperto che mi disse che il mio problema non era dovuto all’ernia bensì da una sospetta celiachia. Così feci gastroscopia ed il referto fu “mucosa intestinale con villi di altezza ridotta, discreta infiltrazione flogistica cronica della lamina propria ed incremento della componente t-linfocitaria intraepiteliale. Reperto compatibile con malattia celiaca. Gastrite cronica quiescente con metaplasia intestinale, in mucosa antrale del corpo corpo”. Iniziai così una dieta senza glutine ma provai anche a sentire il parere di un esperto di malattie celiache, il quale fu scettico su una possibile celiachia e mi ordinò di tornare ad una dieta libera e, dopo 6 mesi, di effettuare alcuni esami (sangue ed HLA). Il referto degli esami del sangue davano valori di immunoglobine G, A ed M nella media ed anticorpi anti transglutaminasi su 11.9 (border-line). Risultato HLA “DQA1*0201, *0501 DQB1*0201, *0202 DRB1*03, *07”. Il dottore esperto in malattie celiache mi ribadì di essere di fronte ad una celiachia atipica e quantomeno sospetta e mi invitò a rifare gli esami dopo 6 mesi (sempre proseguendo la dieta libera). Alla luce dei miei disturbi e dei vari responsi qual’è il suo parere?
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La mia opinione è che la sua malattia da reflusso, essendo accompagnata a significativa esofagite, debba essere trattata con un inibitore della pompa protonica a dosaggio adeguato (pieno o addirittura doppio) per almeno 8 settimane. Per quanto attiene al problema celiachia ripeterei, a questo punto (se è sempre a dieta libera), le biopsie duodenali per avere una conferma delle lesioni descritte. Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/ettorevallarino
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 13/07/2009.
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