Il mio medico potrebbe anche essere l'appendice che si è cronicizzata visto qualche anno fa ho
Salve, da circa un mese ho spesso un leggero male alla pancia soprattutto a destra dell'ombelico e al mattino dopo colazione faccio diarrea. Sono stato due volte dal mio medico: la prima volta ha notato che ho diverse zone della pancia un po' dura e mi ha dato rifacol, 2 al giorno per 6 giorni. In quei giorni la diarrea è passata ma quando ho smesso di prenderlo è ricominciata. Ora sto prendendo debridat 2 al giorno (da 4 giorni - devo prenderlo per 20 giorni): la diarrea al mattino c'è ancora, la pancia è ancora un pò dura ma non mi fa male quasi mai. Secondo il mio medico potrebbe anche essere l'appendice che si è cronicizzata visto qualche anno fa ho avuto un episodio di appendicopatica che però non ho operato. Un paio di anni fa mi è capitata la stessa cosa ma allora dopo pochi giorni che prendevo debridat mi era già passato. Secondo voi se non mi passa dovrei fare qualche esame oppure andare da uno specialista oppure provare un altra terapia? Grazie mille
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Gentile signore,
ripondo alla sua domanda in maniera sintetica: se non vi è remissione dei sintomi, prima di intraprendere una terapia alla cieca è opportuna la visita specialistica gastroenterologica; in questa sede il collega che la visiterà potrà richiedere le indagini opportune per giungere a diagnosi e prescrivere una terapia mirata efficace.
Cordiali saluti.
ripondo alla sua domanda in maniera sintetica: se non vi è remissione dei sintomi, prima di intraprendere una terapia alla cieca è opportuna la visita specialistica gastroenterologica; in questa sede il collega che la visiterà potrà richiedere le indagini opportune per giungere a diagnosi e prescrivere una terapia mirata efficace.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Gentile utente,
perché ha intitolato il consulto "colon irritabile" quando invece nella storia segnala una diagnosi di presunti sintomi di appendicopatia ?
perché ha intitolato il consulto "colon irritabile" quando invece nella storia segnala una diagnosi di presunti sintomi di appendicopatia ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
Le diagnosi si fanno sulla base di sintomi, segni e indagini di altro tipo. Il colon irritabile anche.
Quindi se c'è un sospetto clinico si fanno indagini relative, non è che si fanno ipotesi diagnostiche di un tipo e poi una terapia per un'altra cosa. Così non ci si capisce più niente. Idem per le indagini: chiunque di noi ha qualche anomalia sparsa qua e là, ma indagare a 360 gradi senza una coerenza rispetto ai sintomi significa che poi si avranno elementi su cui non si potrà ragionare.
Se l'ipotesi è di colon irritabile faccia chiarire dallo psichiatra, o da un gastroenterologo, ma tenga presente che per una serie di motivi anche gli psichiatri sono soliti trattare questo tipi di sindromi.
Le diagnosi si fanno sulla base di sintomi, segni e indagini di altro tipo. Il colon irritabile anche.
Quindi se c'è un sospetto clinico si fanno indagini relative, non è che si fanno ipotesi diagnostiche di un tipo e poi una terapia per un'altra cosa. Così non ci si capisce più niente. Idem per le indagini: chiunque di noi ha qualche anomalia sparsa qua e là, ma indagare a 360 gradi senza una coerenza rispetto ai sintomi significa che poi si avranno elementi su cui non si potrà ragionare.
Se l'ipotesi è di colon irritabile faccia chiarire dallo psichiatra, o da un gastroenterologo, ma tenga presente che per una serie di motivi anche gli psichiatri sono soliti trattare questo tipi di sindromi.
[#6]
Utente
Stamattina sono stato dal gastroenterologo al quale ho raccontato un po' tutta la situazione. Dico un po' perché aveva molta fretta e mi sono dimenticato di dirgli un paio di cose che mi sembrano importati. Le scorse settimane sono stato bene ma martedì scorso all'improssivo ho iniziato ad avere attacchi di diarrea (totalmente liquida) a seguito di dolore della parte bassa dello stomaco. E' durato 2 giorni e non ho avuto ne febbre ne brividi di freddo. Il mio medico mi aveva dato da prendere solo fermeti lattici e sali minrali ma mi ha anche detto che sarei dovuto adare dal gastroetnerologo. Stamattina sono andato e lui mi sembrava subito convinto del fatto che si tratti di una questiona di emotiva e quindi colon irritabile; quello che mi sono dimenticato di dirgli è che negli ultimi giorni la diarrea liquida mi viene anche quando vado al bagno normalmente senza accusare dolore prima e che nelle ultime due notti ho avuto episodi di diarrea notturna mentre dormivo (mi svegliavo perche dovevo correre al bagno). Il gastroenterologo mi ha prescritto librax 2 al giorno per 10 giorni, una dieta e i seguenti esami: VES, proteina creatina, tsh. Voi che ne pensate? Grazie
[#7]
Gentile signore,
gli esami prescritti puntano ad escludere cause organiche e a restringere la diagnosi verso la sindrome del colon irritabile; la terapia farmacologica proposta è limitata nel tempo a contenere i sintomi, ma non è una terapia da protrarre. Se la diagnosi di sindrome del colon irritabile verrà confermata sarà opportuno affrntarla in ambito di competenza psicologica.
Cordiali saluti.
gli esami prescritti puntano ad escludere cause organiche e a restringere la diagnosi verso la sindrome del colon irritabile; la terapia farmacologica proposta è limitata nel tempo a contenere i sintomi, ma non è una terapia da protrarre. Se la diagnosi di sindrome del colon irritabile verrà confermata sarà opportuno affrntarla in ambito di competenza psicologica.
Cordiali saluti.
[#8]
Gentile utente,
concordo con il collega, le terapie citate sembrano "interlocutorie", ma ci tengo a ribadire che quando dovesse inquadrare e trattare la sindrome suddetta in ambito psichiatrico non sarebbe un "salto" dalla medicina ad altro, semplicemente uno spostamento d'attenzione sulla parte del corpo che è implicata nella produzione di questi sintomi e delle disfunzioni che possono esservi alla base. Anche questa valutazione, oltre che dopo esclusione delle cause più "probabili" di certi sintomi generici, deve essere fatta in maniera positiva, cioè ricercando i sintomi e segni di tipo ansioso o depressivo o quant'altro, che non sono semplicemente ciò che resta una volta escluso il resto.
concordo con il collega, le terapie citate sembrano "interlocutorie", ma ci tengo a ribadire che quando dovesse inquadrare e trattare la sindrome suddetta in ambito psichiatrico non sarebbe un "salto" dalla medicina ad altro, semplicemente uno spostamento d'attenzione sulla parte del corpo che è implicata nella produzione di questi sintomi e delle disfunzioni che possono esservi alla base. Anche questa valutazione, oltre che dopo esclusione delle cause più "probabili" di certi sintomi generici, deve essere fatta in maniera positiva, cioè ricercando i sintomi e segni di tipo ansioso o depressivo o quant'altro, che non sono semplicemente ciò che resta una volta escluso il resto.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.2k visite dal 13/07/2009.
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