Rcu e infliximab

Gentili dottori,
sono un giovane di 22 anni a cui è stata diagnosticata da 2 anni una RCU.
Da allora ho avuto varie ricadute, tanto da venire ricoverato d'urgenza ogni 6 mesi.
Un anno fa passai all'azatioprina, che dovetti però sospendere perchè mi aveva causato una broncopolmonite (arrivai anche a vomitare sangue)
Ora sono di nuovo nella stessa situazione, prendo cortisone da 2 mesi ma la malattia non si ferma. Si è bloccata la fuoriuscita di sangue e muco, ma restano circa 7 scariche di feci morbide ogni 24 ore.
Prendo mesalazina, cortisone, fermenti lattici e protettore gastrico.
Ora in ospedale mi hanno proposto di passare all'infliximab.
Prima di iniziare ho chiesto un consulto ad un altro medico di altro ospedale, il quale mi ha detto di non iniziare assolutamente l'infliximab perchè quella è proprio l'ultima spiaggia e perchè sono troppo giovane per iniziare una terapia così forte.
Questo medico vuole rifarmi tutti gli esami perchè sospetta che la mia non sia RCU, ma morbo di Crohn. Dice inoltre che prima di arrivare all'infliximab ci sono altre strade da tentare.
Su internet ho letto che recenti studi dimostrano, invece, come l'utilizzo precoce di infliximab porti spesso alla remissione della malattia, sia essa RCU o morbo di Crohn.
Voi cosa mi consigliate? Passo all'infliximab, come mi ha proposto il medico che mi ha seguito dall'inizio, o è meglio di no, seguendo il consiglio dell'altro medico?

Se mancano altri dettagli non ho problemi a comunicarli.

Vi prego aiutatemi, perchè non so proprio che strada prendere. Grazie di cuore.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
l'indicazione alla terapia con infliximab nelle malattie infiammatorie croniche intestinali si pone allorché le terapie consuete non conducano a remissione.
In questa ottica suppongo che i colleghi che l'hanno seguita fin'ora abbiano avanzato questa proposta.

Mi sfugge il motivo per riproporre accertamenti diagnostici volti a revisionare la diagnosi: suppongo che abbia praticato più volte colonscopie con prelievi bioptici e - per escludere la diagnosi di m. di Crohn - non siano stati evidenziati granulomi.
D'altra parte, pur se la diagnosi precisa è importante, ai fini della terapia attuale non cambierebbe molto il comportamento.

Per concludere, è sicuramente importante una seconda opinione quando si deve affrontare una scelta terapeutica delicata, tuttavia quando i pareri sono discordi o prevale quello del collega che ha una maggiore esperienza nel trattamento del caso (la conoscenza di lunga data della storia clinica del paziente ha importanza), oppure il nuovo orientamento deve tracciare una linea terapeutica precisa con farmaci indicati, posologia, tempo di trattamento e risultati attesi.

Non è possibile nel consulto online prendere una posizione per la migliore scelta terapeutica, ma spero di aver contribuito a che possa operare la sua scelta con maggiore chiarezza.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Gentile dottore,
innanzitutto la ringrazio per la celere e cortese risposta.
Il motivo per cui il nuovo medico vuole rifarmi gli esami è perchè non mi è stata mai eseguita una colonscopia completa e il nuovo medico ritiene di dover esplorare anche l'intestino tenue.
Inoltre dice che anche se ho avuto problemi con l'azatioprina, posso provare a riprenderla oppure a sostituirla con un altro medicinale simile di cui ora mi sfugge il nome. Mi sconsiglia, comunque, fortemente l'infliximab.

Per quanto riguarda il nuovo orientamento terapeutico, il nuovo medico mi ha tolto il Pantopan perchè potrebbe causare le scariche, mi ha prescritto 40 mg di deltacortene da ridurre di 5 mg a settimana, più una supposta di Pentasa (o Asacol) la mattina e il pentacol schiuma rettale la sera, oltre ai soliti fermenti lattici.

Rispetto alla terapia che ho seguito sino ad ora è stato tolto il protettore gastrico e sono state sostituite le supposte di Topster con il Pentacol schiuma e l'asacol supposte. Per quanto riguarda il cortisone sino ad ora ho preso deltacortene 25 (1 cp la mattina e mezza la sera), con la nuova terapia dovrò prendere 40 mg tutti di mattina.

Spero che con questo mio ulteriore chiarimento abbia la possibilità di darmi un consiglio ancora più approfondito sul da farsi.
Grazie.
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
stando così le cose, l'approfondimento diagnostico (colonscopia) mi sembra doveroso; per quel che riguarda l'approccio terapeutico, anche questo mi sembra corretto - sicuramente meglio il cortisonico in dose unica al mattino. Il proseguimento della terapia sarà dettato dall'evoluzione delle sue condizioni cliniche; se queste lo permetteranno, come le auguro, non sarà necessaria la terapia con infliximab (che è un farmaco di delicata prescrizione, ma sufficientemente collaudato).
Cordilai saluti.
[#4]
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Grazie mille.
La colonscopia l'ho fatta, ma solo parziale, fino al trasverso. Mentre il cortisone mi era stato diviso tra mattina e sera perchè la mattina stavo bene e la sera mi ritornavano i dolori.

Grazie ancora per la sua disponibilità.
[#5]
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Ho deciso di fare l'infliximab e i medici mi hanno detto di fare anche le seguenti analisi:

anti hiv
anti ebv

i risultati sono stati i seguenti

hiv assente

igm vca dubbio

igg vca positivo

globuli bianchi molto alti

Lunedì andrò a mostrare queste analisi. Nel frattempo potreste dirmi cosa significano? Come si possono migliorare questi valori? Potrò fare comunque l'infliximab?