forte rettorragia recidivante (3 episodi in 4 anni), causa ancora non identificata con certezza
Buonasera Dottori,
il consulto è per mio padre (età72anni). Il 2 agosto, mentre eravamo in vacanza, ha avuto una rettorragia. Primo sanguinamento alle 6 di mattina. Alle 9: 45 ne ha avuto un altro, molto copioso, quindi l'ho portato nel più vicino ospedale (una piccola struttura). Al primo esame dell'emoglobina aveva 15 (ultimo dato, risalente a un mese prima: 17, 8). In pronto soccorso, alle 12: 00 ha avuto una terza scarica. La pressione è scesa a 80-40. La situazione era allarmante, tantochè il medico del pronto soccorso ha allertato il chirurgo e mi detto che se la perdita non si fosse fermata, l'avrebbero operato. In quei momenti concitati, ho detto al medico che papà aveva avuto rettorragie di quel tipo già altre 2 volte (la prima nel 2018, come potete vedere da un precedente consulto su questo sito). Ho spiegato che nei precedenti episodi (2018 e inizio 2021) le emorragie alla fine si erano fermate, anche se erano servite delle trasfusioni. Alla fine papà è stato messo in osservazione nel reparto di medicina e, per fortuna, non è servito operarlo d'urgenza. Mentre c'è voluta anche in questo caso la trasfusione di 3 sacche di sangue. Il terzo giorno, quando le perdite erano ormai molto ridotte, gli è stata fatta la colonscopia. Come nel 2018 sono stati visti molti diverticoli, senza tuttavia individuare la sede specifica del sanguinamento. I medici hanno ipotizzato che possa provenire dall'ileo. Visto che papà si era stabilizzato (anche se un po' di perdite ancora le aveva), è stato trasferito in una struttura ospedaliera più grande, dove è stato sottoposto subito ad angiotac (da cui non si evidenziavano perdite in corso). Il giorno dopo è stato ricoverato in gastroenterologia, dove ha effettuato di nuovo gastro- e colonscopia. Pure in questo caso non si è individuata la causa precisa della perdita. Quindi gli hanno fatto l'esame con videocapsula. L'unica anomalia rilevata è stata una piccola angioectasia nell'ileo, di cui si consiglia la rimozione, seppure sia troppo piccola per spiegare un'emorragia così massiccia. Secondo i medici, questa emorragia dovrebbe dipendere dai diverticoli, che evidentemente hanno sanguinato tutti insieme. Alla luce di ciò, papà è stato dimesso con l'indicazione di fare un intervento chirurgico per toglier la parte di colon più affetta da diverticoli.
Le domande che vorrei porvi sono queste:
- è davvero possibile che i diverticoli sanguinino tutti insieme, in modo sincronizzato?
- è possibile altresì che alla videocapsula siano sfuggite ulteriori lesioni, in sedi del tutto diverse, magari localizzate anche nelle vie superiori? Che so: vene varicose alla base dello stomaco o ulcere posizionate alla fine del duodeno e cose del genere? (Papà non ha dolori quando sanguina e il colore del sangue è rosso vivo con qualche grumo più scuro).
Premesso che mio padre consulterà al più presto un nuovo specialista, con cui decidere come intervenire, non vorrei che alla fine si togliesse un pezzo di colon senza risolvere il problema che davvero lo affligge. Grazie
il consulto è per mio padre (età72anni). Il 2 agosto, mentre eravamo in vacanza, ha avuto una rettorragia. Primo sanguinamento alle 6 di mattina. Alle 9: 45 ne ha avuto un altro, molto copioso, quindi l'ho portato nel più vicino ospedale (una piccola struttura). Al primo esame dell'emoglobina aveva 15 (ultimo dato, risalente a un mese prima: 17, 8). In pronto soccorso, alle 12: 00 ha avuto una terza scarica. La pressione è scesa a 80-40. La situazione era allarmante, tantochè il medico del pronto soccorso ha allertato il chirurgo e mi detto che se la perdita non si fosse fermata, l'avrebbero operato. In quei momenti concitati, ho detto al medico che papà aveva avuto rettorragie di quel tipo già altre 2 volte (la prima nel 2018, come potete vedere da un precedente consulto su questo sito). Ho spiegato che nei precedenti episodi (2018 e inizio 2021) le emorragie alla fine si erano fermate, anche se erano servite delle trasfusioni. Alla fine papà è stato messo in osservazione nel reparto di medicina e, per fortuna, non è servito operarlo d'urgenza. Mentre c'è voluta anche in questo caso la trasfusione di 3 sacche di sangue. Il terzo giorno, quando le perdite erano ormai molto ridotte, gli è stata fatta la colonscopia. Come nel 2018 sono stati visti molti diverticoli, senza tuttavia individuare la sede specifica del sanguinamento. I medici hanno ipotizzato che possa provenire dall'ileo. Visto che papà si era stabilizzato (anche se un po' di perdite ancora le aveva), è stato trasferito in una struttura ospedaliera più grande, dove è stato sottoposto subito ad angiotac (da cui non si evidenziavano perdite in corso). Il giorno dopo è stato ricoverato in gastroenterologia, dove ha effettuato di nuovo gastro- e colonscopia. Pure in questo caso non si è individuata la causa precisa della perdita. Quindi gli hanno fatto l'esame con videocapsula. L'unica anomalia rilevata è stata una piccola angioectasia nell'ileo, di cui si consiglia la rimozione, seppure sia troppo piccola per spiegare un'emorragia così massiccia. Secondo i medici, questa emorragia dovrebbe dipendere dai diverticoli, che evidentemente hanno sanguinato tutti insieme. Alla luce di ciò, papà è stato dimesso con l'indicazione di fare un intervento chirurgico per toglier la parte di colon più affetta da diverticoli.
Le domande che vorrei porvi sono queste:
- è davvero possibile che i diverticoli sanguinino tutti insieme, in modo sincronizzato?
- è possibile altresì che alla videocapsula siano sfuggite ulteriori lesioni, in sedi del tutto diverse, magari localizzate anche nelle vie superiori? Che so: vene varicose alla base dello stomaco o ulcere posizionate alla fine del duodeno e cose del genere? (Papà non ha dolori quando sanguina e il colore del sangue è rosso vivo con qualche grumo più scuro).
Premesso che mio padre consulterà al più presto un nuovo specialista, con cui decidere come intervenire, non vorrei che alla fine si togliesse un pezzo di colon senza risolvere il problema che davvero lo affligge. Grazie
[#1]
Il sanguinamento riferito è di tipo diverticolare e ha sanguinato un solo diverticolo.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Gentile dr Cosentino,
grazie della Sua risposta. Se dunque è stato un solo diverticolo a sanguinare, esistono, lontano dalla fase di sanguinamento acuto, metodi diagnostici per individuarlo, così da poter effettuare un intervento il più possibile mirato?
Parlo da profano, ma per esempio, penso a un'ipotetica angiotac molto precisa, al punto tale da individuare un diverticolo con vasi sanguini più deboli... Oppure penso al clisma opaco o a qualunque altro esame (colonscopia virtuale...).
Lo chiedo perché, mi sembra di capire che date come premesse le seguenti condizioni:
A. Diverticoli più o meno presenti lungo tutto il colon, con zone a maggiore e minore concentrazione di diverticoli;
B. Assenza di metodi diagnostici per individuare, lontano dagli episodi acuti, il diverticolo sanguinante;
seguano, quali possibili indicazioni terapeutiche:
1. rimozione chirurgica di tutto il colon (approccio più drastico e impattante, che però garantisce di togliere sicuramente o quasi la causa del problema);
2. rimozione chirurgica della parte di colon con più diverticoli (approccio un po' meno impattante, ma che non garantisce la certezza di togliere il diverticolo incriminato);
3. attendere il prossimo sanguinamento acuto sperando, in quella occasione, di individuare il diverticolo sanguinate e intervenire in modo mirato (approccio più rischioso, dovendo intervenire in fase acuta, ma che, qualora il diverticolo venga individuato, cosa tutt'altro che scontata, offre qualche speranza in più di fare un intervento mirato).
Le mie considerazioni sono corrette o del tutto campate in aria?
Grazie
grazie della Sua risposta. Se dunque è stato un solo diverticolo a sanguinare, esistono, lontano dalla fase di sanguinamento acuto, metodi diagnostici per individuarlo, così da poter effettuare un intervento il più possibile mirato?
Parlo da profano, ma per esempio, penso a un'ipotetica angiotac molto precisa, al punto tale da individuare un diverticolo con vasi sanguini più deboli... Oppure penso al clisma opaco o a qualunque altro esame (colonscopia virtuale...).
Lo chiedo perché, mi sembra di capire che date come premesse le seguenti condizioni:
A. Diverticoli più o meno presenti lungo tutto il colon, con zone a maggiore e minore concentrazione di diverticoli;
B. Assenza di metodi diagnostici per individuare, lontano dagli episodi acuti, il diverticolo sanguinante;
seguano, quali possibili indicazioni terapeutiche:
1. rimozione chirurgica di tutto il colon (approccio più drastico e impattante, che però garantisce di togliere sicuramente o quasi la causa del problema);
2. rimozione chirurgica della parte di colon con più diverticoli (approccio un po' meno impattante, ma che non garantisce la certezza di togliere il diverticolo incriminato);
3. attendere il prossimo sanguinamento acuto sperando, in quella occasione, di individuare il diverticolo sanguinate e intervenire in modo mirato (approccio più rischioso, dovendo intervenire in fase acuta, ma che, qualora il diverticolo venga individuato, cosa tutt'altro che scontata, offre qualche speranza in più di fare un intervento mirato).
Le mie considerazioni sono corrette o del tutto campate in aria?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 15/08/2022.
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