Quali esami eseguire per potere escludere il morbo di crohn?
Buongiorno,
da almeno 5 mesi presento alcuni sintomi intestinali tra cui gonfiore addominale dopo mangiato, diarrea frequente a volte alternata a stipsi, feci solitamente di colore marrone chiaro/giallo e consistenza poltacea, mancanza di appetito, perdita di peso; inoltre ho avuto un paio di episodi di sangue nelle feci.
Dal momento che i sintomi erano persistenti ho eseguito una colonscopia da cui è emersa solamente una infiammazione dell'ileo; dal risultato dell'esame istologico è risultato "piccolo intestino con iperplasia follicolare linfoide".
In seguito al risultato dell'esame istologico ho eseguito una visita gastroenterologica e il dottore mi ha prescritto screening per celiachia e calprotectina fecale, entrambi risultati negativi.
Il gastroenterologo mi ha dunque detto che per lui si conferma la diagnosi di sindrome dell'intestino irritabile, senza però richiedere ulteriori esami a cui aveva accennato al momento della prima visita (entero-rm e esofagogastroduodenoscopia).
Vorrei chiedere se posso essere sicuro di avere la sindrome dell'intestino irritabile e non il morbo di crohn considerato che non ho eseguito quegli esami, e se nel caso mi consigliate di sentire il parere di un altro specialista.
Grazie
da almeno 5 mesi presento alcuni sintomi intestinali tra cui gonfiore addominale dopo mangiato, diarrea frequente a volte alternata a stipsi, feci solitamente di colore marrone chiaro/giallo e consistenza poltacea, mancanza di appetito, perdita di peso; inoltre ho avuto un paio di episodi di sangue nelle feci.
Dal momento che i sintomi erano persistenti ho eseguito una colonscopia da cui è emersa solamente una infiammazione dell'ileo; dal risultato dell'esame istologico è risultato "piccolo intestino con iperplasia follicolare linfoide".
In seguito al risultato dell'esame istologico ho eseguito una visita gastroenterologica e il dottore mi ha prescritto screening per celiachia e calprotectina fecale, entrambi risultati negativi.
Il gastroenterologo mi ha dunque detto che per lui si conferma la diagnosi di sindrome dell'intestino irritabile, senza però richiedere ulteriori esami a cui aveva accennato al momento della prima visita (entero-rm e esofagogastroduodenoscopia).
Vorrei chiedere se posso essere sicuro di avere la sindrome dell'intestino irritabile e non il morbo di crohn considerato che non ho eseguito quegli esami, e se nel caso mi consigliate di sentire il parere di un altro specialista.
Grazie
[#1]
La malattia di Crohn è esclusa dalla colonscopia con biopsie dell'ileo.
Cordiali saluti.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la risposta. Il mio dubbio riguarda il fatto che io ho fatto la visita gastroenterologica dopo avere avuto i risultati della biopsia e il gastroenterologo visionati quei risultati e sulla base dei miei sintomi mi aveva prospettato 3 opzioni: celiachia, intestino irritabile e crohn. Immagino che abbia escluso il crohn in seguito all'esito negativo della calprotectina, secondo lei basta questo esame? avrebbe senso fare comunque una entero-rm per sicurezza?
Cordiali saluti
la ringrazio per la risposta. Il mio dubbio riguarda il fatto che io ho fatto la visita gastroenterologica dopo avere avuto i risultati della biopsia e il gastroenterologo visionati quei risultati e sulla base dei miei sintomi mi aveva prospettato 3 opzioni: celiachia, intestino irritabile e crohn. Immagino che abbia escluso il crohn in seguito all'esito negativo della calprotectina, secondo lei basta questo esame? avrebbe senso fare comunque una entero-rm per sicurezza?
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 02/08/2022.
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Approfondimento su Colon irritabile
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