A seguito di disfagia i medici ci stanno proponendo come unica soluzione la peg
Buongiorno.
Mio padre è stato ricoverato in data 23/04/2022 a seguito di un blocco intestinale ed è stato operato d'urgenza con successiva applicazione di Colonstomia.
A seguito di polmonite contratta in ospedale, è stato inizialmente intubato e successivamente gli è stata fatta una tracheotomia.
Rimossa la tracheotomia, sono state riscontrate difficoltà di deglutizione e ci è stata prospettata la PEG come unica soluzione possibile per alimentarsi (attualmente è alimentato tramite sondino naso gastrico).
Inoltre stiamo riscontrando grossi problemi nel dialogo con il personale medico, in quanto non ci stanno seguendo adeguatamente nella dimissione protetta (mio padre è disabile da 30 anni a seguito di trauma da incidente stradale).
Premesso che mio padre prima del ricovero svolgeva regolarmente attività di fisioterapia e si alimentava autonomamente e che non ha mai avuto problemi di deglutizione, se non saltuariamente bevendo acqua, vi pongo due domande:
1.
Ritenete sia utile effettuare un intervento invasivo come la peg invece che lavorare sulla deglutizione tramite l'aiuto di un logopedista?
2.
Come possiamo comportarci qualora il personale medico non ci aiuti durante dimissione di mio padre?
poichè ci stanno prospettando un rientro al domicilio, quando in realtà è più che evidente che necessitiamo di un supporto di una casa di cura che si occupi della riabilitazione.
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Un saluto cordiale
Mio padre è stato ricoverato in data 23/04/2022 a seguito di un blocco intestinale ed è stato operato d'urgenza con successiva applicazione di Colonstomia.
A seguito di polmonite contratta in ospedale, è stato inizialmente intubato e successivamente gli è stata fatta una tracheotomia.
Rimossa la tracheotomia, sono state riscontrate difficoltà di deglutizione e ci è stata prospettata la PEG come unica soluzione possibile per alimentarsi (attualmente è alimentato tramite sondino naso gastrico).
Inoltre stiamo riscontrando grossi problemi nel dialogo con il personale medico, in quanto non ci stanno seguendo adeguatamente nella dimissione protetta (mio padre è disabile da 30 anni a seguito di trauma da incidente stradale).
Premesso che mio padre prima del ricovero svolgeva regolarmente attività di fisioterapia e si alimentava autonomamente e che non ha mai avuto problemi di deglutizione, se non saltuariamente bevendo acqua, vi pongo due domande:
1.
Ritenete sia utile effettuare un intervento invasivo come la peg invece che lavorare sulla deglutizione tramite l'aiuto di un logopedista?
2.
Come possiamo comportarci qualora il personale medico non ci aiuti durante dimissione di mio padre?
poichè ci stanno prospettando un rientro al domicilio, quando in realtà è più che evidente che necessitiamo di un supporto di una casa di cura che si occupi della riabilitazione.
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Un saluto cordiale
[#1]
1) prima di tutto occorrerebbe capire il motivo delle difficoltà alla deglutizione con una gastroscopia ed uno studio radiografico della deglutizione più RX esofago/stomaco/duodeno.
2) coinvolgete il medico di base che potrà rapportarsi con i colleghi ospedalieri.
Cordiali saluti.
2) coinvolgete il medico di base che potrà rapportarsi con i colleghi ospedalieri.
Cordiali saluti.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 19/07/2022.
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