Reflusso o secrezione mucose tracheali

Salve sono un ex ragazzo di 44 anni, ho sofferto di catarro retronasale fin da adolescente in maniera più o meno intensa e ciclica e le varie ricerche avevano portato a individuarne la causa nella deviazione del setto nasale.
Qualche anno fa una tosse insistente e continua mi portava a fare una serie di accertamenti che concludevano in allergia agli acari e al nichel oltre che alle graminacee e da un esame con una sonda dal naso mi veniva diagnosticato un reflusso gastroesofageo. Le cure non avevano dato alcun riscontro, ma dopo l'arrivo di alcune apnee e perdite dei sensi, approfondii le ricerche individuando, con ecografia, alcuni noduli sulla tiroide di cui uno particolarmente grosso e in corso di crescita. Effettuata la tiroidectomia totale, la tosse e le apnee sono sparite ma la formazione di muco no.
Le terapie con il Lucen non hanno dato nessun riscontro.
Lo stato ad oggi è il seguente:
nelle prime ore del mattino scolo catarro retronasale in maniera intensa ma breve a volte (raramente) di colore verde ancor più raramente con piccole tracce di sangue.
Durante il giorno formazione salivare o muco dalla trachea che in continuazione devo "tirare su" raschiare con piccoli colpi di tosse. l'effetto scatenante è in genere il parlare troppo con i clienti (ma non posso farne a meno facendo il commercialista) o a volte un pasto abbondante ma non sempre.
Nelle fasi di relax (sonno o tv) il muco non si forma o comunque non tossisco.
Ho un po di pancetta "da mestiere", peso 77kg per 175cm di altezza. l'allergia al nichel non mi da problemi cerco di evitare gli ingredienti che lo contengono ma non noto differenze.
il disturbo è fastidioso in particolare per il lavoro. la tiroidectomia non mi ha dato particolari conseguenze fisiche a parte aver modificato le mie capacità canore in peggio e una difficoltà a trovare il dosaggio con l'eutirox.
Ringrazio per l'eventuale cortese risposta.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
il quadro clinico che espone non orienta per una origine gastroenterologica dei disturbi. La secrezione rinofaringea non necessariamente è stimolata da un reflusso esofageo, in tal caso la risposta all'esomeprazolo ci sarebbe stata (anche parziale).
E' probabile che l'attività di lavoro interferisca sia dal punto di vista fisico che psicologico, visto che in situazione di relax il fenomeno non è presente.
Alcuni accorgimenti tesi ad attenuare l'irritazione faringea quali l'umidificazione dell'ambiente di lavoro, l'eliminazione dell'esposizione a fumo passivo (mi auguro infatti che lei non fumi!), l'assunzione di liquidi in piccole quantità quando è impegnato a parlare a lungo possono risultare di giovamento.
L'eventuale terapia farmacologica è subordinata ad una visita specialistica otorino.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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