Cura prolungata con pantoprazolo possibile causa di infezioni?

Salve, scrivo qui perchè ultimamente mi sta preoccupando un fatto che procedo a spiegare: io soffro di reflusso gastroesofageo e sindrome da malassorbimento (esclusa qualsiasi intolleranza e insensibilità al glutine), per i quali nel primo caso mi è stato prescritto pantoprazolo da fare a cicli, per il secondo invece farmaci da prendere sull'occasione (che non ho quasi mai preso perchè la mia sintomatologia in quel senso è fortunatamente piuttosto debole).
Tuttavia, di recente ho fatto delle analisi per valutare il mio stato di salute generale e ho riscontrato valori nella norma se non per due indicatori: linfociti e basofili in val.
assoluto (i primi a 3, 59 con intervallo di riferimento 1-3 mentre i secondi 0, 06 con intervallo di riferimento 0, 00-0, 05).
Mi chiedevo quindi, avendo scoperto piuttosto tardi (dopo ben 7 mesi complessivi di cura con pantopranzolo) della sua potenziale dannosità, se queste anomalie fossero dovute a un abuso di questo farmaco e se potessi aver contratto un'infezione, considerando anche che 5 giorni dopo le analisi ho contratto febbre e episodi "intestinali" che non avevo da tanto tempo.

Cordialmente
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
Sta ragionando di pura fantasia.
I valori rilevati sono modestissimi scostamenti dalla norma.
Il pantoprazolo non è responsabile (altrimenti, io stesso, non lo assumerei dal 2019!).
Cosa significa che soffre di sindrome da malassorbimento?
Il malassorbimento è sempre secondario a malattie ben precise e non si cura al bisogno!!!!
Cordiali saluti.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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Utente
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La ringrazio!
Ha ragione ho dimenticato di specificare che la diagnosi che mi è stata data per i problemi d'intestino è quella di intestino irritabile, che mi è stato detto di tenere sotto controllo con alimentazione e farmaci al bisogno.
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