Reflusso ostinato e gastrite cronica

Salve, mia situazione in breve: dolori retrosternali a gen 21 dopo severo crollo psicologico con conseguente vita disfunzionale.
Medico minimizza con dolori muscolari ma sintomi persistono nei mesi.
Procedo con visite specialistiche private: ECG a riposo regolare, ecocolordoppler rileva lieve versamento pericardico in remissione, test da sforzo regolare.
Medico dello sport mi indica fra le possibili cause anche reflusso gastro.
Nel frattempo sintomi peggiorano, sia fisici (bruciori, nausea, dolori, gonfiore, reflusso, meteorismo, feci non regolari, perdita di peso, inappetenza) che psicologici (ansia, panico, depressione).


Set 21 visita gastro: sindrome ansioso-depressiva reattiva oltre a sintomi gastro.
Si consiglia modifiche a dieta con terapia a base di pantoprazolo 80 mg/g per 4 settimane da ridurre quindi a 40 mg per altre 4, levosulpiride per 30 gg prima dei pasti e magaldrato gel se serve.
Raccomandati esami sangue, feci ed endoscopia.
Risultati dell'endoscopia (effettuata con regolare assunzione di IPP): esofago regolare, cardias beante, parete antrale e corpale rosea e liscia (2 biopsie di questo tessuto dicono gastrite cronica lieve senza H.
pylori).
Feci pastose verdastre ma regolari con assenza di parassiti.
H.
pylori o sangue.
Esami del sangue regolari ad eccezione di B12 elevata (assumo multivitamico ogni tanto), calcio leggermente alto (10.8 mg/dl) e deficienza di vit.
D (8 g/l).


Seguito terapia per circa 3 mesi senza levosulpiride con iniziali buoni risultati.
Poi però è tornato reflusso laringofaringeo (con candidosi orale) e ho quindi diminuto dose di pantoprazolo gradualmente fino a eliminarlo.
Continuato senza IPP ma solo con alginati, bicarb, integratori (come zincocarnosina e melatonina) e dieta restrittiva, e mi sono sentito bene per all'incirca un mese.
Tornano sintomi (non credo rebound) e riprendo l'IPP e oggi sono alla terza settimana a 40 mg/g divisi mattino e sera.
Il problema è che a questo giro sembra non funzionare o solo parzialmente.
Occasionalmente bruciori anche se contenuti, reflusso laringofaringeo è regredito ma non del tutto, mi gonfio estremamente con anche solo acqua.
Sto evitando cibi FODMAP (sempre sofferto a periodi di intestino irritabile), seguo dieta severa (zero cibi processati e acidificanti, poche proteine specie se animali, pochissimi grassi e zero o quasi saturi, fibre in moderazione, zero zuccheri aggiunti) divisa in 5 pasti da max 400-450 cal al giorno e assumo molta acqua solo fra un pasto e l'altro.
Nel corso di un anno e 2-3 mesi sono passato da 80 kg ben portati o poco meno a 56.
Sono inevitabilmente stressato regolarmente, sia per la mia condizione fisica che per problemi personali.
Il fattore psicologico ha un forte impatto.
Da seduto i sintomi peggiorano e mi accorgo che ogni tanto tengo i muscoli dell'addome incosciamente tesi.


È possibile che vi sia anche un fattore paratiroideo considerando i livello di calcio e D?
C'è altro che posso fare per migliorare la mia condizione?
Grazie
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
E' seguita per l'aspetto psicologico che sembra determinante? mi concentrerei su quello

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Non sono attualmente seguito, ma ho parlato col medico di base al riguardo e siamo giunti alla conclusione che potremmo provare una terapia con SSRI, oltre che magari anche psicoterapia (ma per la mia condizione personale attuale non sono in grado comunque di rimuovere dalla mia vita i problemi che mi causano questo stress continuo). Temo tuttavia che l'aspetto psicologico, per quanto determinante, non sia a questo punto l'unico fattore su cui procedere (perché bene o male ora il danno all'apparato esogastrico c'è e si fa sentire). È possibile che la mia ipotesi paratiroidea abbia a che fare anche con questi sbalzi d'umore? Il giorno degli esami del sangue ero probabilmente leggermente disidratato, ma non so quanto abbia potuto incidere sui livelli di calcio (procederò infatti con nuovi esami anche includendo i livelli di PHT). Inoltre in famiglia ci sono effettivamente problemi di tiroide. Detto ciò, potrebbe avere senso aumentare la dose di pantoprazolo a 80 mg al giorno per un nuovo ciclo di almeno 4 settimane? Ne parlerò ovviamente anche col mio gastroenterologo, ma purtroppo devo aspettare ancora una settimana. Grazie di nuovo.
[#3]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Bene.
No non credo.
No, non aumenterei.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#4]
Utente
Utente
Come mai propende per il non aumento della dose giornaliera? Pensavo che in casi di LPR ostinata bisognasse proprio procedere in questo modo (oltre che verificare che ci siano altre cause scatenanti come appunto quella psicologica). Inoltre due curiosità: il cardias beante è una condizione temporanea dettata dalla gastrite oppure una condizione permanente anatomico-strutturale che mi porterò a vita? E in certi casi può essere che il colon irritabile, gonfiandosi esageratamente, sia all'origine di gastrite? Ancora grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
E' gia' un dosaggio elevato e ha un sacco di effetti collaterali.E a lei non serve.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#6]
Utente
Utente
Scusi ma 40 mg mi pare essere la dose standard. 80 è leggermente elevato, ma appunto di nuovo mi pare sia la terapia consigliata in caso di LPR non rispondente alle dosi standard. E quali effetti collaterali? Specialmente per cicli di durata relativamente breve. Io non ne ho osservati su di me (se non leggera costipazione e un po' di candidosi orale), ma soprattutto ho questi problemi gastroenterologici da ormai più di un anno, e non so se è chiaro ma non mi hanno permesso di vivere degnamente per tutto questo tempo. Ho perso più di 20 kg, passato momenti da incubo per i dolori, i bruciori e la nausea sia di notte che di giorno, delle volte non riesco a parlare per il reflusso costante, reflusso che mi infiamma in continuazione lingua, palato e gola, e potrei continuare. L'endoscopia dimostra che un danno, seppur moderato per fortuna, c'è ed è reale, non nella mia testa. Cosa dovrei fare? Sperare che passi tutto semplicemente con terapia psico? E magari aspettare che il danno diventi ancora maggiore? Non ho intenzione di dover poi fare i conti con erosioni, ulcere o metaplasie, no grazie. A proposito, dai dati scientifici che abbiamo oggi mi pare che gli SSRI abbiano decisamente più effetti collaterali noti degli IPP, e dimostrati. Oltretutto proprio su questo sito si parla di un recente trial clinico randomizzato della durata di 3 anni che ha apparentemente smontato molte delle voci che circolavano su questi medicinali: https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/8222-effetti-collaterali-degli-inibitori-di-pompa-protonica-ipp-realta-o-fake-news.html

Senza nessuna polemica. E grazie comunque per la risposta.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Bene. Auguri

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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