La terapia è sempre efficace
sono una ragazza di 29 anni. da ottobre, a seguito di antibiotici per il dente del giudizio, antiinfiammatori per una brutta caduta e soprattutto a seguito di un terribile virus gastrointestinale avuto il 1 gennaio 2009 con ricovero al pronto soccorso, ho sviluppato un continuo malessere sempre crescente una specie di bruciore intenso con nausea dopo i pasti soprattutto. alla fine ad aprile mi sono decisa a fare un gastroscopia. il referto dice ERITEMA CON EROSIONI INFERIORI A 5 MM DELLA GIUNZIONE ESOFAGOGASTRICA ED ESOFAGO DISTALE. CARDIAS RISALITO E BEANTE, ERITEMA DELLA MUCOSA ANTRALE. SUCCO GASTRICO FORTEMENTE TINTO DI BILE. DUODENO INDENNE DA LESIONI. diagnosi GERD GRADO A SEC. LA. E GASTRITE BILIARE. ora sono in terapia con pantorc 40 mg alla mattina e digerent prima dei due pasti principali. vorrei sapere se nella sintomatologia è normale avere un intenso e continuo bruciore alla gola nonchè ad un orecchio e guardandomi la gola mi sono accorta di avere un'erosioe piuttosto estesa anche dietro le tonsille all'inizio dell'esofago.. possibile che l'acido sia risalito fino alla gola senza che io me ne accorgessi? la terapia è sempre efficace in questi casi? mi è stata data per un minimo di due mesi. dopo quanto tempo posso trarne beneficio? tra l'altro siccome a seguito del disordine portato dal virus al mio intestino ho iniziato a prendere streptococchi ed altro, è normale che con la gastroscopia non si sono preoccupati di farmi il test dell' h. pylori? può considerarsi reflusso una specie di singhiozzo senza salita di liquido, come se si trattassedi aria? lo stress incide sul reflusso e soprattutto si riesce a guarire completamente? vi ringrazio per la possibilità che mi viene data di chiedere un vostro parere!! buona giornata!!
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Gentile signora,
la terapia che sta praticando in relazione alla diagnosi è impostata correttamente. E' consigliabile, in relazione all'insieme dei disturbi descritti, che si sottoponga ad una visita specialistica otorinalaringoiatrica per una valutazione più approfondita. Successivamente il gastroenterologo che la segue potrà consigliarle se integrare la terapia con altri farmaci.
Per concludere, lo stress incide sul reflusso e, ovviamente, la corretta gestione dello stress rende più efficace la risposta alla terapia farmacologica.
Cordiali saluti.
la terapia che sta praticando in relazione alla diagnosi è impostata correttamente. E' consigliabile, in relazione all'insieme dei disturbi descritti, che si sottoponga ad una visita specialistica otorinalaringoiatrica per una valutazione più approfondita. Successivamente il gastroenterologo che la segue potrà consigliarle se integrare la terapia con altri farmaci.
Per concludere, lo stress incide sul reflusso e, ovviamente, la corretta gestione dello stress rende più efficace la risposta alla terapia farmacologica.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
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Utente
Buongiorno!
innanzitutto ringrazio per la risposta avuta a giugno.
volevo aggiornarla sulla mia condizione attuale. non avendo risultati apprezzabili, la cura con pantorc è stata raddoppiata con una compressa al mattino e una le sera, anche per il riacutizzarsi di una fastidiosa faringolaringite da refluss. la cura a dose doppia la sto facendo da un mese, e dopo i primi progressi è ricomparso un peggioramento sempre a livello di gola e orecchie.
volevo farle una domanda: se la cura non dovesse dare i risultato sperati, è il caso di valutare un intervento? io ho diagnosticato questa malattia a causa dell'abuso di antiinfiammatori prescritti in seguito a una brutta caduta e di una bruttissima influenza con forte vomito e ricovero in ospedale. altrimenti fino all'anno passato sono sempre stata sana.. la gastroscopia in seguito a tutto questo, ha evidenziato un cardias "risalito e beante" e quindi che non funziona alla perfezione.
vorrei chiederle: possibile che prima, nonstante questo difetto che mi hanno detto essere probabilmente congenito, non accusassi reflusso?
sarebbe valutabile un intervento?
quali rischi e quali benefici comporta?
Le faccio queste domande perchè mi chiedo spesso se sia rischioso il permanere di quest'imfiammazione per i tessuti... non vorrei che soprattutto la faringolaringite cronicizzasse.
ho preso un appuntamento in gastroenterologia, ma purtroppo è per il 17 settembre, perchè sarei disposta anche a valutare un cambio di cura, perchè mi è stato detto che la risposta ai farmaci è molto personale... è vero?
e per ciò che riguarda l'intervento saprebbe consigliarmi un buon centro al quale rivolgermi per informarmi in maniera adeguata?
ringrazio anticipatamente,
buon lavoro e buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 16/06/2009.
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