Eco addome

Buongiorno ho effettuato un eco addome e sono risaltati:
- Due formazioni nodulari solide iperecogene al VIl ed VIlI segmento rispettivamente di 7 e 10 mm da
riferire in prima ipotesi ad angiomi.


- Colecisti normodistesa, normoconformata, apparentemente alitiasica; formazione a morfologia
pseutopolipoide della parete del corpo (4-5 mm9 a sviluppo endoluminale da ricondurre in prima
ipotesi a residuo colesterinico.


- Milza nei limiti volumetrici superiori (11 cm) , con ecostruttura omogenea; a giudizio del curante
eventuale correlazione laboratoristica.


Sto approfondendo per sapere la natura di moduli e polipo e Vorrei chiedere se il problema alla milza può essere un campanello d'allarme per capire che formazioni trovate sono di tipo maligno (dal momento in cui L'ingrossamento potrebbe essere causato da anemie tumori o infezioni)
Grazie in anticipo
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
Di parla dei angiomi che non sono tumori, di polipo di colesterina che non è un tumore.
La milza che problema avrebbe?
Stia tranquillo, tutto ok.
Faccia una visita gastroenterologica per eventuale terapia per il polipo (non posso vedere le immagini e non so dire se è possibile fare una terapia)
Cordiali saluti

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
Utente
Utente
No, intendevo che con l'ecografia si può sospettare siano angiomi e polipi ma con una RM con contrasto riuscirò bene a vedere la loro natura, giusto? mi chiedevo se fosse possibile qualcosa di maligno, in quanto la milza ingrossata può essere sintomo di tumori, anemie e infezioni.
grazie in anticipo
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Dr. Giancarlo Galbiati Gastroenterologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio 96 2
Dalla descrizione è molto probabile che siano angiomi, quindi di regola è sufficiente una ecografia dì controllo dopo tre mesi. Il polipo di 4-5 mm non è assolutamente patologico e una milza di 11 cm non è per niente ipertrofica. Sono tutti reperti occasionali molto frequenti.

Dr. Giancarlo Galbiati