Gastrite acuta ormai ricorrente o altro?
Gentili dottori,
vi scrivo in riferimento a un problema che ormai mi tormenta da quasi due anni, e che negli ultimi mesi si è ripresentato quasi continuativamente.
Nell'estate 2020, a seguito di un periodo caratterizzato da forti dolori e bruciori di stomaco (nonchè alla parte destra dell'addome, in alto), mi sono sottoposto a una esofagogastroduodenoscopia, con il seguente esito:
Esofago: mucosa regolare.
Stomaco: cardias incontinente.
Mucosa diffusamente edematosa, in particolare a livello antrale e sottoangolare dove la mucosa appare iperemica e con presenti alcune petecchie.
Tracce di bile in cavità.
Piloro pervio e movile.
Duodeno: esplorato fino alla II porzione inclusa.
Papilla di Vater regolare.
Mucosa regolare.
Diagnosi: Gastrite acuta alcalina, ernia iatale da scivolamento.
L'ernia iatale che mi è stata trovata - mi è stato detto - è considerevole.
Come terapia mi è stato dato pantorc 40 per due mesi, gerd-off bustine 3 al dì, levopraid 25 1 cp.
Il tutto per due mesi.
La ricerca HP nelle feci ha dato esito negativo, mentre gli esami del sangue hanno segnalato bilirubina totale 1, 88, bilirubina diretta 0, 52, bilirubina indiretta 1, 36, amilasi 65, lipasi 45, 2, fosfatasi alcalina 52, gamma GT 20.
Ho anche effettuato ecografia all'addome, e l'ecografista ha preso in considerazione, nel suo referto, in ragione dell'ingrossamento della milza, della bilirubina alta e della litiasi precoce, una possibile lieve anemia mediterranea congenita, che mi lascia molto sorpreso (in famiglia non soffriamo di anemia).
A seguito della cura prescrittami, i sintomi sono solo leggermente migliorati, per poi ripesentarsi a distanza di settimane identici a prima, costringendomi a ripetere la terapia.
Ora, a distanza di un anno e mezzo, la sintomatologia acuta si è ripresentata ancora più forte, ma pantorc e gerd off non fanno praticamente più effetto.
Segnalo che all'epoca lo specialista ipotizzò, dal momento che anni fa ho subito una colecistectomia, che la causa dei dolori fosse da pure da ricercare in qualche patologia delle vie biliari, da indagare mediante colangioRMN (che non ho fatto).
Resta il fatto che dolori, bruciori di stomaco, sensazione di peso permangono ormai fissi ogni giorno, e la mia dieta non ha certo contribuito a calmarli.
Essendo un tipo ansioso, da alcune settimane mi è pure balenato in testa di avere patologie ben più gravi di quelle diagnosticate mesi fa.
Vi chiedo quindi in che modo potrei orientarmi per ulteriori indagini diagnostiche e/o terapeutiche, perché sono ormai confuso e francamentre demoralizzato.
Grazie
L.
vi scrivo in riferimento a un problema che ormai mi tormenta da quasi due anni, e che negli ultimi mesi si è ripresentato quasi continuativamente.
Nell'estate 2020, a seguito di un periodo caratterizzato da forti dolori e bruciori di stomaco (nonchè alla parte destra dell'addome, in alto), mi sono sottoposto a una esofagogastroduodenoscopia, con il seguente esito:
Esofago: mucosa regolare.
Stomaco: cardias incontinente.
Mucosa diffusamente edematosa, in particolare a livello antrale e sottoangolare dove la mucosa appare iperemica e con presenti alcune petecchie.
Tracce di bile in cavità.
Piloro pervio e movile.
Duodeno: esplorato fino alla II porzione inclusa.
Papilla di Vater regolare.
Mucosa regolare.
Diagnosi: Gastrite acuta alcalina, ernia iatale da scivolamento.
L'ernia iatale che mi è stata trovata - mi è stato detto - è considerevole.
Come terapia mi è stato dato pantorc 40 per due mesi, gerd-off bustine 3 al dì, levopraid 25 1 cp.
Il tutto per due mesi.
La ricerca HP nelle feci ha dato esito negativo, mentre gli esami del sangue hanno segnalato bilirubina totale 1, 88, bilirubina diretta 0, 52, bilirubina indiretta 1, 36, amilasi 65, lipasi 45, 2, fosfatasi alcalina 52, gamma GT 20.
Ho anche effettuato ecografia all'addome, e l'ecografista ha preso in considerazione, nel suo referto, in ragione dell'ingrossamento della milza, della bilirubina alta e della litiasi precoce, una possibile lieve anemia mediterranea congenita, che mi lascia molto sorpreso (in famiglia non soffriamo di anemia).
A seguito della cura prescrittami, i sintomi sono solo leggermente migliorati, per poi ripesentarsi a distanza di settimane identici a prima, costringendomi a ripetere la terapia.
Ora, a distanza di un anno e mezzo, la sintomatologia acuta si è ripresentata ancora più forte, ma pantorc e gerd off non fanno praticamente più effetto.
Segnalo che all'epoca lo specialista ipotizzò, dal momento che anni fa ho subito una colecistectomia, che la causa dei dolori fosse da pure da ricercare in qualche patologia delle vie biliari, da indagare mediante colangioRMN (che non ho fatto).
Resta il fatto che dolori, bruciori di stomaco, sensazione di peso permangono ormai fissi ogni giorno, e la mia dieta non ha certo contribuito a calmarli.
Essendo un tipo ansioso, da alcune settimane mi è pure balenato in testa di avere patologie ben più gravi di quelle diagnosticate mesi fa.
Vi chiedo quindi in che modo potrei orientarmi per ulteriori indagini diagnostiche e/o terapeutiche, perché sono ormai confuso e francamentre demoralizzato.
Grazie
L.
[#1]
Essendo una gastrite alcalina, gli IPP fanno poco.
Farei una terapia con procinetici (va bene la levosulpiride) ed acido ursodesossicolico.
Cordiali saluti.
Farei una terapia con procinetici (va bene la levosulpiride) ed acido ursodesossicolico.
Cordiali saluti.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Gent.mo dottore,
la ringrazio per la prontissima e cortese risposta.
Tanto per capire: cosa differenzia la gastrite alcalina dalle altre? E' prodotta dalla bile, in quanto io paziente con colecisti asportata? Le terapie che ho seguito fino ad adesso erano quindi errate?
La ringrazio di nuovo.
Cordiali Saluti
la ringrazio per la prontissima e cortese risposta.
Tanto per capire: cosa differenzia la gastrite alcalina dalle altre? E' prodotta dalla bile, in quanto io paziente con colecisti asportata? Le terapie che ho seguito fino ad adesso erano quindi errate?
La ringrazio di nuovo.
Cordiali Saluti
[#6]
Utente
Mi scusi, dottore, leggo su alcuni siti medici che il reflusso biliare e la gastrite di quel tipo alla lunga possono aumentare il rischio di tumore all'esogafo o allo stomaco. Mi perdoni, ma come capirà sono molto ansioso, perché è quasi due anni che non riesco a venire a capo di questa cosa. Di qui la mia richiesta di un consiglio su cosa fare e sui possibili rischi della permanenza di questa condizione.
Grazie ancora per la pazienza
Grazie ancora per la pazienza
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.2k visite dal 14/12/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.