Tale reperto è compatibile in prima ipotesi ad acalasia secondaria a fenomeni fibrocicatriziali
A seguito di una esofagite da refflusso ed ernia jatale, nel "99 mi è stata "confezionata" una plastica antireflusso sec. Nissen ma ho continuato ad avere ogni tanto dei problemi di rigurgito, scialorrea, odinofagia e disfagia. Da allora prendo regolarmente, inibitori della pompa (20mg esomeprazolo)e procinetici. Poco fà ho fatto i rx con pasto baritato. Esito:L giunzione esofago-gastrica appare costantemente assottigliata con pareti irregolari e prive di elasticità. Si evidenza a livello di tale passaggio filiforme di MdC a cui si associa dilatazione e ristagno dello stesso nell'esofago a monte della giunzione.Tale reperto è compatibile in prima ipotesi ad acalasia secondaria a fenomeni fibrocicatriziali della giunzione esofago-gastrica.I restanti tratti del viscere appaiono normo-opacizzati normo-peristaltici esenza difetti di riempimento endoluminali.In posizione prona, durante la manovra di Valsalva, si evidenzia modesta quota di reflusso gastr-esfageo. Il gastroenterologo mi ha detto che devo fare una EGDS e una manometria ad integrazione dei rx e poi valutare se la diagnosi è confermata l'opportunità di una dilatazione pneumatica dell'esofago. A me sembra un approccio corretto ma sono aperto a ulteriori consigli. Grazie anticipatamente a chi vorrà rispondermi
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Per quanto possibile valutare as distanza anche a me sembra corretto e logico quanto consigliatole dal punto di vista diagnostico. Le indicazioni terapeutiche saranno poi conseguenti alla diagnosi. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 02/06/2009.
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