Assuefazione da pantoprazolo?

Salve, ringrazio anticipatamente per il tempo che dedicherete a leggere questa domanda e per il dono preziosissimo che è vostra professione.

Sono una ragazza di 24 anni alta 170 cm e di 57 kg che ha sempre sofferto di problemi allo stomaco.
Sin da bambina è sempre stato il mio punto debole (cinetosi, cattive digestioni, intolleranze alimentari).

Due anni fa la situazione è diventata insopportabile, avevo continuamente risalite di acido e di cibo, rinite, nausea, dolore forte al centro dello sterno dopo mangiato e stomaco vuoto, continue eruttazioni, sensazione di bolo in gola ecc
Ho eseguito una gastroscopia con esito che riporto di seguito.

Esofago regolare per calibro, decorso ed aspetto della mucosa.
cardias in sede, incontinente.
Stomaco normoespanso.
Mucosa di corpo e fondo rosea ed indenne da lesioni.
Iperemia focale lieve della mucosa antrale: biopsie.
In retrovisoone segni di ernia iatale.
Lago limpido.
Piloro pervio.
Bulbo e II duodeno regolari.

Conclusioni: ernia iatale, gastropatia iperemica antrale in attesa di istologia.

Dalla biopsia: gastrite cronica lieve.
Assenza di helicobacter pilory.

La terapia che mi è stata prescritta è la seguente: pantoprazolo 40 mg per 8 settimane la mattina, poi 20 mg per quattro settimane, poi 20 mg a giorni alterni per 30 giorni.
Gaviscon adv 1 bustina la sera prima di coricarsi per 8 settimane da ripetere 2/3 volte l’anno.

Premettendo di aver trovato immediato beneficio nel seguire la terapia, dopo il primo anno ho cominciato ad avere problemi a diminuire le dosi di pantoprazolo.

Non appena passavo dal 40 al 20 ricominciavano i soliti problemi di dolori, acidità, nausea, mal di gola.
A parte brevissimi periodi di assunzione del 20 mg, ad oggi sono 8 mesi che non riesco a smettere di assumere pantoprazolo 40 mg ed anzi, anche assumendolo, ho continue difficoltà digestive, non riesco più ad indossare reggiseni senza che mi si fermi la digestione, soffro spesso di bruciore e di nausea.

Mi chiedevo se, a Vostro parere, dovrei cambiare terapia o proseguire con questa, e se continuare ad assumere sempre 40 mg o provare a ripetere il percorso di graduale diminuzione consigliatomi dalla Dottoressa nel 2019.

Come mai non trovo più beneficio nemmeno con il pantoprazolo 40 mg?
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Ha problemi nella digestione del lattosio ?

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Sì Dottore, motivo per il quale raramente ne assumo, da anni ormai.
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Utente
Utente
Up
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Il lattosio, se non eliminato completamente, potrebbe incrementare il reflusso.
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Utente
Utente
Starò ancora più attenta a non assumerne mai, anche se già lo assumo molto di rado.
Crede che cambiare terapia potrebbe avere qualche riscontro oppure continuo ancora con il pantoprazolo 40 mg senza diminuirlo mai?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Potrebbe diminuire il pantoprazolo
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Lo ridurrei
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Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
Sto provando con Pantoprazolo 20 mg e senza assumere lattosio, ma i miei problemi persistono.
Non riesco a sopportare alcuna leggera pressione sull’addome, sento dolore anche se tocco con le dita all’altezza del la bocca dello stomaco, non digerisco nulla ho continua sensazione di cibo fermo nello stomaco/in gola e non ho appetito.
Crede che sia necessario ripetere la gastroduodenoscopia oppure devo cambiare cura ?
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