Sensazione di cibo incastrato nell'esofago

Buonasera,
Chiedo un consulto online in quanto non mi trovo in Italia, bensì nel Regno Unito e non so bene a chi rivolgermi, soprattutto la situazione mi spaventa e vorrei chiarire, per quanto possibile online, alcuni punti.

Dopo una ricerca sul web (so che è sbagliatissimo, ma è un modo per trovare pareri/consulti precedenti/chiarimenti in maniera immediata), mi ritrovo a scrivere qui alle 4 di notte, a causa dell"accentuarsi del problema che mi impedisce di dormire.

Breve riassunto:
Ho 25 anni, assumo eutirox, faccio ecografia alla tiroide ogni anno mezzo, (in passato un nodulo è stato sottoposto ad alcolizzazione) ed esami del sangue annessi.
Inoltre assumo Lyrica da circa un mese e mezzo, 2 pastiglie da 0, 25 al giorno per disturbi di ansia.
L'anno scorso ho iniziato a provare un fastidio simile a quello che provo oggi, dopo aver bevuto del vino rosso, che mi ha provocato una sensazione spiacevole di "blocco" interno alla fine della gola, che letteralmente sembrava essere del cibo incastrato tra le pareti interne.
Deglutivo e la sensazione era quella di un corpo estraneo incollato.
Ho pensato fosse catarro, poi concentrandomi di più sui sintomi, ho notato che era come se avessi dell'aria incastrata tra lo stomaco e la gola.
L'episodio è durato due settimane.
Proprio l'anno scorso, prima che tutto questo si presentasse, ho avuto due ottiti nell'arco di 3 mesi, in cui ho fatto abuso di farmaci per i fortissimi dolori.
Evito sempre di fare subito ricorso ai farmaci, ma i dolori erano pressoché insopportabili.
Ho quindi ipotizzato che proprio i farmaci mi possano avere reso lo stomaco debole.
Prima di tutto questo, non ho mai avuto problemi di tipo digestivo in passato.

Da due giorni il fastidio si è ripresentato, dopo aver mangiato due piatti, uno a pranzo e uno la sera stessa, di pasta (con aglio olio e peperoncino) ma con più prepotenza e intensità, tant'è che per un momento sono entrata nel panico per quanto reale sia la sensazione di avere del cibo incastrato nell'esofago, pensando che da un momento all'altro quest'ultimo si possa restringere del tutto non facendomi più respirare.
A tratti (raramente) ho delle fitte brevi di dolore che si irradiano proprio da questo "corpo", come se tutta la parte circostante ad esso fosse in un certo senso infiammata e contratta, inclusa una parte del palato, in fondo.
Bruciore di stomaco non ne ho, piuttosto lentezza nel digerire, sensazione di pienezza.
Sul web escono risultati che mi lasciano piena di dubbi e un po' spaventata, si accenna di sclerosi sistematica, disfagia, malattie infettive e così via.
Un punto importante che vorrei aggiungere, è che oggi ad esempio il fastidio si è presentato dalle 4 in poi del pomeriggio, dopo aver mangiato una focaccia.
Camminando invece la sensazione è praticamente inesistente.
Torna quando mi siedo e sdraio.

Tornerò in Italia solamente a Natale, purtroppo qui è difficile ottenere esami specifici quando si tratta di fastidi di questo tipo.

Ringrazio in anticipo per i consigli e l'aiuto, cordiali saluti
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29.9k 1.1k 12
L'esofago con la respirazione non ha alcun nesso, quindi, stia tranquilla.
Smetta di leggere in rete informazioni che poi non è in grado di interpretare con l'unico risultato di aumentare la sua già notevole ansia.
Intanto potrebbe provare ad assumere (sotto controllo medico) un inibitore della pompa protonica nella ipotesi (a distanza e senza visita) di reflusso.
Curi anche la sua ansia.
Cordiali saluti.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia