Sospensione ipp e acidità di stomaco

Buongiorno, sono una donna di 33 anni e prendo pantoprazolo da 20 tutte le mattine ormai da 5 anni.
Ho iniziato a prenderlo dopo una visita con gastroenterologo e una gastroscopia che ha evidenziato una gastroduodenite cronica con microerosioni a livello gastrico.
In questi anni ho provato a sospendere la cura (il mio medico di famiglia mi diceva sempre che questi inibitori vanno assunti a cicli e mai continuamente), ma ogni volta avevo molto bruciore di stomaco e quindi riprendevo la cura.
In quest'ultimo periodo stavo molto bene, non avevo più sintomi anche se mi concedevo qualcosa di un po' più speziato o molto dolce (fino a qualche mese fa anche sotto ipp non potevo mangiare queste cose perché avvertivo comunque acidità e senso di indigestione), quindi ho pensato di sospendere il pantoprazolo (ovviamente stando attenta alla dieta, ho tolto diversi cibi non molto indicati: cioccolato, pomodori, spezie, gelati,. . 1 solo caffè al dì, da sempre no fumo, no alcool), più precisamente ho sospeso da una settimana e in questo periodo ho manifestato bruciore di stomaco soprattutto dopo i due pasti principali a distanza di un'oretta da quando mangiavo, bruciori che vanno e vengono per circa un'ora e mezza, niente senso di pesantezza, gonfiore o indigestione.
In questo periodo quando proprio non riuscivo a sopportare il bruciore prendevo un cucchiaino di citrosodina sciolto in acqua e questa faceva effetto, dopo un quarto d'ora il bruciore era passato.

Arrivo alla mia domanda, è giusto che io prosegua senza prendere pantoprazolo e che tamponi queste acidità con la citrosodina o altri antiacidi, e se sì x quanto posso proseguire in questo modo prima che diventi "dannoso"?
Oppure l'acidità che sento è indice che dovrò riprendere gli ipp e non è il semplice effetto rebound?

Ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 261
Sì, se riesce a stare bene con i comuni antiacidi " da banco " è meglio, anche all' infinito, ma se non riesce , riprenda il farmaco IPP. Il senso di bruciore o acidità è dato soprattutto da episodi di reflusso : questo viene favorito da caffè e cioccolato, ma non dalle spezie, anzi.

Prof. alberto tittobello

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Attivo dal 2018 al 2024
Ex utente
Grazie mille per la celere risposta! Allora se i miei fastidi si limiteranno a bruciori post pasto prenderò gli antiacidi da banco (ce n'è uno più indicato?). Lei mi ha parlato di reflusso, ma dalla gastroscopia non si è evidenziato questo problema, può darsi che ci sia anche se la gastro non l'ha "visto"? Un'ultima domanda, secondo lei dovrei ripetere la gastroscopia, perché quando mi è stata fatta sul referto non c'era scritto di ripeterla, ma solo di prendere il pantoprazolo prima da 40 per due mesi e poi continuare da 20, ma senza un tempo indicato.
Segnala un abuso allo Staff
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 261
Certo, si possono avere sintomi di reflusso, senza che la mucosa esofagea sia infiammata. In questo caso l ' esame endoscopico risulta normale. Nel suo caso non c' è l ' indicazione a ripetere l 'esame.
Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Attivo dal 2018 al 2024
Ex utente
La ringrazio infinitamente dottore! È stato molto chiaro e cortese. Grazie ancora, cordiali saluti
Segnala un abuso allo Staff
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 261
Prego.
Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile

Consulti simili su reflusso gastroesofageo

Consulti su alterazioni delle vie digestive superiori

Altri consulti in gastroenterologia