Un lieve ingrossamento del fegato
Gentili medici vi sottopongo una questione che riguarda mia madre. Età 73 anni, soffre di ipertensione che cura con due tipi di compresse; ernia del disco che cura con antidolorifici; ansia che cura con ansiolitici a base di benzodiazepine. Prende, inoltre, la cardio-aspirina e due compresse al giorno di un farmaco che facilita la circolazione sanguigna.
Circa un mese fa per un gonfiore ai piedi ha eseguito una cura con iniezioni di eparina e la sintomatologia è regredita. Da tre giorni circa si è ripresentato il problema che però non mostrava segnali positivi nemmeno con l’uso di diuretici ma solo tendendo i piedi distesi e più elevati rispetto al cuore. Appena in piedi i sintomi si ripresentavano.
Ci siamo recati al Pronto Soccorso. È stata effettuata una radiografia per escludere eventuali fratture e quindi ci si è rivolti al reparto di chirurgia vascolare. È stata eseguita un’eco color doppler vascolare. La diagnosi è stata quella di edema linfatico. Siamo stati dimessi dal P.S. e intanto è stato fatto un prelievo del sangue per una certa scrupolosità del medico. Il responso delle analisi è stato il seguente (riporto solo i valori più significativi):
Leucociti 2,0 (4,0-11,0)
Eritrociti 3,46 (4,0-5,2)
Emoglobina 12,0 (12,0-16,0); MCV 104,3; MCH 34,7; MCHC 33,2; RDW 18,2
Piastrine 44 (150-450); MPV 10
Urea 23 (5-20)
Creatinina 0,96 (0,44-1,03)
Urato 11,4 (2,5-8,0)
Sodio 141 (135-145)
Potassio 3,1 (3,6-5,1)
AST 77 (1-41)
ALT 84 (1-54)
Bilirubina totale 1,0 (0,4-2,0)
D-Dimero 0,72 (0,0-0,50).
Il medico curante sospetta un serio problema al fegato (precisamente epatopatia evolutiva) ed ha predisposto il ricovero in ospedale. Il medico, inoltre, si preoccupa di un certo gonfiore all’addome che però mia madre ha sempre avuto.Premetto che:
- alcuni mesi fa sono stati eseguiti degli esami per la ricerca di virus delle epatiti (per precauzione del medico curante che si è punto con l’ago dopo un’iniezione a mia madre). Il risultato è stato negativo per tutti i tipi di virus anche se è risultata una presenza di anticorpi all’epatite B, credo si trattasse di questo. Il medico curante ha diagnosticato che evidentemente mia madre in passato ho contratto il virus senza alcuna sintomatologia e che attualmente non c’era più.
- Cinque mesi fa è stata fatta un’eco-addome da cui risulta solo un lieve ingrossamento del fegato.
- Negli ultimi tre mesi mia madre ha perduto 6 Kg (ora pesa 46 Kg) che abbiamo attribuito al fatto che ha dovuto estrarre tutti i denti per mettere la protesi. Ciò l’ha costretta ha fare una dieta del tutto povera delle necessarie sostanze nutritive. In ogni caso la sua dieta è sempre stata povera in quanto sempre proccupata a non contrarre il diabete per esempio. Non beve alcolici.
Il quesito che vi sottopongo è il seguente:
i sospetti del medico curante sono da ritenersi preoccupanti?
Potrebbe trattarsi di cirrosi epatica?
Quali altre malattie possono associarsi al quadro clinico delineatovi?
Grazie infinite.
Circa un mese fa per un gonfiore ai piedi ha eseguito una cura con iniezioni di eparina e la sintomatologia è regredita. Da tre giorni circa si è ripresentato il problema che però non mostrava segnali positivi nemmeno con l’uso di diuretici ma solo tendendo i piedi distesi e più elevati rispetto al cuore. Appena in piedi i sintomi si ripresentavano.
Ci siamo recati al Pronto Soccorso. È stata effettuata una radiografia per escludere eventuali fratture e quindi ci si è rivolti al reparto di chirurgia vascolare. È stata eseguita un’eco color doppler vascolare. La diagnosi è stata quella di edema linfatico. Siamo stati dimessi dal P.S. e intanto è stato fatto un prelievo del sangue per una certa scrupolosità del medico. Il responso delle analisi è stato il seguente (riporto solo i valori più significativi):
Leucociti 2,0 (4,0-11,0)
Eritrociti 3,46 (4,0-5,2)
Emoglobina 12,0 (12,0-16,0); MCV 104,3; MCH 34,7; MCHC 33,2; RDW 18,2
Piastrine 44 (150-450); MPV 10
Urea 23 (5-20)
Creatinina 0,96 (0,44-1,03)
Urato 11,4 (2,5-8,0)
Sodio 141 (135-145)
Potassio 3,1 (3,6-5,1)
AST 77 (1-41)
ALT 84 (1-54)
Bilirubina totale 1,0 (0,4-2,0)
D-Dimero 0,72 (0,0-0,50).
Il medico curante sospetta un serio problema al fegato (precisamente epatopatia evolutiva) ed ha predisposto il ricovero in ospedale. Il medico, inoltre, si preoccupa di un certo gonfiore all’addome che però mia madre ha sempre avuto.Premetto che:
- alcuni mesi fa sono stati eseguiti degli esami per la ricerca di virus delle epatiti (per precauzione del medico curante che si è punto con l’ago dopo un’iniezione a mia madre). Il risultato è stato negativo per tutti i tipi di virus anche se è risultata una presenza di anticorpi all’epatite B, credo si trattasse di questo. Il medico curante ha diagnosticato che evidentemente mia madre in passato ho contratto il virus senza alcuna sintomatologia e che attualmente non c’era più.
- Cinque mesi fa è stata fatta un’eco-addome da cui risulta solo un lieve ingrossamento del fegato.
- Negli ultimi tre mesi mia madre ha perduto 6 Kg (ora pesa 46 Kg) che abbiamo attribuito al fatto che ha dovuto estrarre tutti i denti per mettere la protesi. Ciò l’ha costretta ha fare una dieta del tutto povera delle necessarie sostanze nutritive. In ogni caso la sua dieta è sempre stata povera in quanto sempre proccupata a non contrarre il diabete per esempio. Non beve alcolici.
Il quesito che vi sottopongo è il seguente:
i sospetti del medico curante sono da ritenersi preoccupanti?
Potrebbe trattarsi di cirrosi epatica?
Quali altre malattie possono associarsi al quadro clinico delineatovi?
Grazie infinite.
[#1]
Gentile utente,
dalle analisi di laboratorio eseguite da sua madre in effetti si osservano dei valori un po'alterati.E' corretto pertanto l'approccio del suo medico curante per una rivalutazione del caso magari dopo aver eseguito una nuova routine ematochimica per confrontare questi risultati con quelli più aggiornati.Ovviamente l'anamnesi e l'esame obiettivo restano imprescindibili per l'orientamento diagnostico.
Distinti saluti
dalle analisi di laboratorio eseguite da sua madre in effetti si osservano dei valori un po'alterati.E' corretto pertanto l'approccio del suo medico curante per una rivalutazione del caso magari dopo aver eseguito una nuova routine ematochimica per confrontare questi risultati con quelli più aggiornati.Ovviamente l'anamnesi e l'esame obiettivo restano imprescindibili per l'orientamento diagnostico.
Distinti saluti
Dr. Flavio Borgomastro
Medicina Generale e Nutrizione
IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE IN ALCUN MODO UNA VISITA MEDICA
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 24/05/2009.
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