Problema di deglutizione
Gentili Dottori,
nelle ultime due settimane avverto difficoltà nella deglutizione.
Mastico in maniera agitata, spaventato che il bolo si possa fermare in gola, sensazione che spesso avverto e che mi porta nel panico, sentendo come se il cibo si fermasse in gola e non volesse scendere, anche se poi non provo dolore nella deglutizione.
Circa cinque anni fa, questa difficoltà di deglutizione fu il primo campanello di allarme di uno stato ansioso, che in seguito mi ha portato ad avere attacchi di panico e altre somatizzazioni, che ho provato ad affrontare con un percorso psicoterapeutico e per un anno con l'ausilio di farmaci.
Da quel punto di vista sento di aver fatto notevoli passi avanti e quando mi capita di somatizzare riesco a razionalizzare e passare avanti.
Tuttavia, questo problema della deglutizione si ripresenta periodicamente, anche in periodi (come ora) in cui mi sento apparentemente sereno.
All'epoca, dopo i primi problemi di deglutizione e prima che scoprissi il mio stato ansioso, il medico mi suggerì di eseguire un'ecografia esofagea con mezzo di contrasto che, però, non evidenziò criticità.
Tuttavia, il ripresentarsi ciclico di questo sintomo mi fa sospettare che possa non essere scatenato dall'ansia.
Ho sofferto di reflusso gastroesofageo con frequenti dolori retrosternali, circa un paio di anni fa.
Ho effettuato un'iniziale terapia con inibitori di pompa e antiacidi e i sintomi si alleviarono.
Nel frattempo ho anche perso peso e cerco di evitare cibi e bevande che favoriscono l'acidità e devo dire che i sintomi del reflusso sono molto rari attualmente.
Mi chiedo, però, se questa MRGE possa aver danneggiato l'esofago e aver causato la disfagia che percepisco.
Inoltre, mi preoccupa aver letto dell'esofago di Barrett e di possibili derive cancerose.
Quello che domando, gentili specialisti, è se possa essere opportuno sottopormi ad endoscopia o ad altre indagini specifiche, oppure rassegnarmi al fatto che sia una somatizzazione d'ansia che ciclicamente si presenta e provarla a razionalizzarla come tento per altri sintomi.
Ritenete possibile che sia soggetto ad esofago di Barrett o simili?
Grazie in anticipo per il supporto
Cordiali saluti
nelle ultime due settimane avverto difficoltà nella deglutizione.
Mastico in maniera agitata, spaventato che il bolo si possa fermare in gola, sensazione che spesso avverto e che mi porta nel panico, sentendo come se il cibo si fermasse in gola e non volesse scendere, anche se poi non provo dolore nella deglutizione.
Circa cinque anni fa, questa difficoltà di deglutizione fu il primo campanello di allarme di uno stato ansioso, che in seguito mi ha portato ad avere attacchi di panico e altre somatizzazioni, che ho provato ad affrontare con un percorso psicoterapeutico e per un anno con l'ausilio di farmaci.
Da quel punto di vista sento di aver fatto notevoli passi avanti e quando mi capita di somatizzare riesco a razionalizzare e passare avanti.
Tuttavia, questo problema della deglutizione si ripresenta periodicamente, anche in periodi (come ora) in cui mi sento apparentemente sereno.
All'epoca, dopo i primi problemi di deglutizione e prima che scoprissi il mio stato ansioso, il medico mi suggerì di eseguire un'ecografia esofagea con mezzo di contrasto che, però, non evidenziò criticità.
Tuttavia, il ripresentarsi ciclico di questo sintomo mi fa sospettare che possa non essere scatenato dall'ansia.
Ho sofferto di reflusso gastroesofageo con frequenti dolori retrosternali, circa un paio di anni fa.
Ho effettuato un'iniziale terapia con inibitori di pompa e antiacidi e i sintomi si alleviarono.
Nel frattempo ho anche perso peso e cerco di evitare cibi e bevande che favoriscono l'acidità e devo dire che i sintomi del reflusso sono molto rari attualmente.
Mi chiedo, però, se questa MRGE possa aver danneggiato l'esofago e aver causato la disfagia che percepisco.
Inoltre, mi preoccupa aver letto dell'esofago di Barrett e di possibili derive cancerose.
Quello che domando, gentili specialisti, è se possa essere opportuno sottopormi ad endoscopia o ad altre indagini specifiche, oppure rassegnarmi al fatto che sia una somatizzazione d'ansia che ciclicamente si presenta e provarla a razionalizzarla come tento per altri sintomi.
Ritenete possibile che sia soggetto ad esofago di Barrett o simili?
Grazie in anticipo per il supporto
Cordiali saluti
[#1]
Mentre leggevo la sua lettera, pensavo che il suo disturbo potesse essere correlato ad un reflusso. Poi, lei mi dà la conferma. Infatti, è stato meglio con un inibitore di pompa. Ma perché " per un breve periodo " ? Il trattamento va proseguito fino alla scomparsa dei sintomi. Certo, c' è l ' indicazione a eseguire una gastroscopia, per una diagnosi e relativo trattamento precisi. Ma lasci stare " le derive cancerose ".
Prof. alberto tittobello
[#2]
Utente
La ringrazio, innanzi tutto, per la celere e precisa risposta.
A dire la verità, dopo aver ricevuto la terapia del gastroenterologo, la eseguii per il periodo che mi disse e poi non richiesi un ulteriore consulto, visto che i sintomi erano regrediti (soprattutto una fastidiosa raucedine che avevo) e all'occasione prendevo antiacidi dopo un pasto più pesante o quando percepivo dolore retrosternale. Quindi lei mi suggerisce di seguire una terapia più duratura, anche se attualmente non percepisco sintomi oltre la disfagia?
La gastroscopia andrebbe eseguita per vedere le condizioni dell'esofago? Cosa può causare la disfagia in relazione al reflusso?
Grazia ancora
A dire la verità, dopo aver ricevuto la terapia del gastroenterologo, la eseguii per il periodo che mi disse e poi non richiesi un ulteriore consulto, visto che i sintomi erano regrediti (soprattutto una fastidiosa raucedine che avevo) e all'occasione prendevo antiacidi dopo un pasto più pesante o quando percepivo dolore retrosternale. Quindi lei mi suggerisce di seguire una terapia più duratura, anche se attualmente non percepisco sintomi oltre la disfagia?
La gastroscopia andrebbe eseguita per vedere le condizioni dell'esofago? Cosa può causare la disfagia in relazione al reflusso?
Grazia ancora
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.4k visite dal 24/08/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.