Extrasistoli collegate a reflusso?

Gentili dottori,
Scrivo per un consulto sulla mia situazione: a febbraio di quest’anno ho cominciato ad avere problemi di reflusso (talvolta acido, con pirosi, altre volte senza senso di acidità e con sintomi come irritazione della gola al mattino, sensazione di solletico a livello esofageo ed eruttazioni dopo i pasti).
Non era la prima volta che mi capitava, ma di sicuro questa volta i sintomi si sono manifestati in modo più intenso e duraturo.

Su consiglio del mio medico di base ho assunto Pantoprazolo 40mg per 3 mesi, scalando poi a 20mg per due settimane fino a sospensione, sempre in associazione ad antiacido (EsoxxOne) dopo i pasti principali o al bisogno.

I sintomi dopo qualche settimana sono migliorati e anche alla sospensione della terapia si sono verificati solo occasionali episodi di acidità, rientrati con antiacido al bisogno.
Le uniche modifiche che ho apportato al mio stile di vita sono state la quasi totale eliminazione della caffeina e l’evitare indumenti a vita alta che comprimano lo stomaco, soprattutto quando sto seduta (noto che proprio non sopporto più un elastico ad altezza vita).
Preciso, inoltre, che da qualche anno ho intrapreso lo studio del canto lirico e nei momenti di maggior acuzie i sintomi si presentavano spesso durante le mie sessioni di canto, credo a causa del cospicuo ingaggio del diaframma.

Il motivo per cui mi rivolgo a voi è che più o meno da quando ho cominciato ad avere problemi con lo stomaco, ho cominciato anche ad avvertire alcune extrasistoli (con senso di sfarfallio nella maggior parte dei casi e in alcune occasioni con sensazione di battito mancante o più forte).
Le avverto in un range che si aggira su 1-2 al giorno, ma ci sono giorni in cui non ne avverto nemmeno una.
Ho naturalmente eseguito un ECG e un Ecocardio dai quali è risultato tutto nella norma.
La cardiologa però mi ha consigliato anche un Holter 24h che ho effettuato poche settimane fa e che ha evidenziato 11 episodi di extrasistole di cui 6 sopraventricolari e 5 ventricolari, isolate, monomorfe, non precoci e non ripetitive (io però di queste 11 ho avuto percezione di una soltanto quel giorno).

Arrivo al punto: ho notato che io avverto le extrasistoli in due circostanze principalmente, ovvero o in momenti di tensione emotiva (sono un soggetto ansioso) oppure in concomitanza con i periodi digestivi.
Molto spesso infatti mi accorgo che immediatamente dopo aver avvertito l’extrasistole, ho una serie di eruttazioni - questo in particolare da quando ho sospeso il trattamento con IPP.


Secondo voi queste aritmie potrebbero in qualche modo essere collegate a un problema di stomaco?
Consigliereste una visita gastroenterologica?


Grazie infinite
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
Sicuramente una digestione difficoltosa può provocare aritmie. Le conviene continuare ad assumere un prodotto procinetico per digerire meglio ed eventualmenteun farnaco antiaritmico, come un betabloccante.

Prof. alberto tittobello

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