Lesione infiltrativa della malattia celiaca

Gentili Dottori,
vi scrivo per un consulto su una diagnosi.

Ho eseguito una gastroscopia e una colonscopia perché avevo gonfiore addominale, bocca amara, reflusso, dolori di stomaco, mi erano uscite delle macchie sulla pelle e mi sentivo senza forze.

La gastroscopia rileva un reflusso biliare mentre
La biopsia duodenale riporta: rapporto villo cripta: 3/1, lieve incremento della quota linfoplasmacellulare della lamina propria in assenza di significativa iperplasia delle cripte, linfociti T intraepiteliali: linfociti CD3 + pari a 35/100 cellule epiteliali.
Quadro istologico compatibile con una lesione infiltrativa dello spettro della malattia celiaca.
Si raccomandano approfondimenti clinici.

Eseguo il test del DNA: presenza in eterozigosi dell'eterodimero DQ7 e della catena beta DQ2.

Eseguo IgA: negative.

Tolgo il glutine dalla dieta e i miei sintomi spariscono.

Dopo un lungo periodo senza glutine rieseguo una gastroscopia e i linfociti erano scesi da 35 a 10/100.

Ho consultato diversi gastroenterologi che mi hanno dato pareri discordanti.
È possibile che sia celiaca??

Ogni volta che ho provato ad introdurlo in piccolissime quantità sono stata male: coliche, bocca amara, dolori all'addome, reflusso.


Vi ringrazio.

Cordialità.
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 261
Sì, è possibile che abbia una intolleranza al glutine. Provi a stare un periodo più lungo ( almeno 5-6 mesi ) con dieta priva di glutine, poi vedremo.

Prof. alberto tittobello

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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 261
Continui con la dieta priva di glutine.
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Gent.mo Dottor Tittobello,
la ringrazio per la sua cortese risposta.
Io seguo una dieta senza glutine da anni, ho provato a reintrodurlo solo 2 volte stando parecchio male.
Tuttavia, non ho mai ricevuto un'esenzione sulla base degli esami sopra esposti.
Avevo eseguito anche gli esami del sangue antigliadina con seguente esito:
IgA: Negative
IgG: 26
Vorrei capire se sulla base degli esiti degli esami eseguiti ho diritto a ricevere un'esenzione o quantomeno una diagnosi certa di celiachia.
La ringrazio.
Cordialità.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 261
Gli esami del sangue andrebbero completati anche con gli anticorpi anti-endomisio . Ma quello più importante, non discutibile, è l' esame istologico dei villi duodenali , che, infatti, viene chiamato " il gold standard ". In base ha quello, ha diritto ad avere l' esenzione.
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La ringrazio molto Dottore.
Io avevo eseguito la biopsia duodenale che aveva riportato: rapporto villo cripta: 3/1, lieve incremento della quota linfoplasmacellulare della lamina propria in assenza di significativa iperplasia delle cripte, linfociti T intraepiteliali: linfociti CD3 + pari a 35/100 cellule epiteliali.
Quadro istologico compatibile con una lesione infiltrativa dello spettro della malattia celiaca.

Secondo lei questo non è sufficiente?
La ringrazio molto.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 261
Sì, dovrebbe essere sufficiente, anzi lo è. Ma qualche volta la persona che deve decidere non conosce bene l' argomento.
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Dottore io la ringrazio molto.
Ho visto vari gastroeneterologi e ognuno mi ha detto cose diverse facendomi anche diagnosi differenti (allergia, intolleranza, ecc). Posso prenotare una visita da lei?
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 261
No, mi dispiace, la cosa non è prevista.
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