Lesione infiltrativa della malattia celiaca
Gentili Dottori,
vi scrivo per un consulto su una diagnosi.
Ho eseguito una gastroscopia e una colonscopia perché avevo gonfiore addominale, bocca amara, reflusso, dolori di stomaco, mi erano uscite delle macchie sulla pelle e mi sentivo senza forze.
La gastroscopia rileva un reflusso biliare mentre
La biopsia duodenale riporta: rapporto villo cripta: 3/1, lieve incremento della quota linfoplasmacellulare della lamina propria in assenza di significativa iperplasia delle cripte, linfociti T intraepiteliali: linfociti CD3 + pari a 35/100 cellule epiteliali.
Quadro istologico compatibile con una lesione infiltrativa dello spettro della malattia celiaca.
Si raccomandano approfondimenti clinici.
Eseguo il test del DNA: presenza in eterozigosi dell'eterodimero DQ7 e della catena beta DQ2.
Eseguo IgA: negative.
Tolgo il glutine dalla dieta e i miei sintomi spariscono.
Dopo un lungo periodo senza glutine rieseguo una gastroscopia e i linfociti erano scesi da 35 a 10/100.
Ho consultato diversi gastroenterologi che mi hanno dato pareri discordanti.
È possibile che sia celiaca??
Ogni volta che ho provato ad introdurlo in piccolissime quantità sono stata male: coliche, bocca amara, dolori all'addome, reflusso.
Vi ringrazio.
Cordialità.
vi scrivo per un consulto su una diagnosi.
Ho eseguito una gastroscopia e una colonscopia perché avevo gonfiore addominale, bocca amara, reflusso, dolori di stomaco, mi erano uscite delle macchie sulla pelle e mi sentivo senza forze.
La gastroscopia rileva un reflusso biliare mentre
La biopsia duodenale riporta: rapporto villo cripta: 3/1, lieve incremento della quota linfoplasmacellulare della lamina propria in assenza di significativa iperplasia delle cripte, linfociti T intraepiteliali: linfociti CD3 + pari a 35/100 cellule epiteliali.
Quadro istologico compatibile con una lesione infiltrativa dello spettro della malattia celiaca.
Si raccomandano approfondimenti clinici.
Eseguo il test del DNA: presenza in eterozigosi dell'eterodimero DQ7 e della catena beta DQ2.
Eseguo IgA: negative.
Tolgo il glutine dalla dieta e i miei sintomi spariscono.
Dopo un lungo periodo senza glutine rieseguo una gastroscopia e i linfociti erano scesi da 35 a 10/100.
Ho consultato diversi gastroenterologi che mi hanno dato pareri discordanti.
È possibile che sia celiaca??
Ogni volta che ho provato ad introdurlo in piccolissime quantità sono stata male: coliche, bocca amara, dolori all'addome, reflusso.
Vi ringrazio.
Cordialità.
[#3]
Utente
Gent.mo Dottor Tittobello,
la ringrazio per la sua cortese risposta.
Io seguo una dieta senza glutine da anni, ho provato a reintrodurlo solo 2 volte stando parecchio male.
Tuttavia, non ho mai ricevuto un'esenzione sulla base degli esami sopra esposti.
Avevo eseguito anche gli esami del sangue antigliadina con seguente esito:
IgA: Negative
IgG: 26
Vorrei capire se sulla base degli esiti degli esami eseguiti ho diritto a ricevere un'esenzione o quantomeno una diagnosi certa di celiachia.
La ringrazio.
Cordialità.
la ringrazio per la sua cortese risposta.
Io seguo una dieta senza glutine da anni, ho provato a reintrodurlo solo 2 volte stando parecchio male.
Tuttavia, non ho mai ricevuto un'esenzione sulla base degli esami sopra esposti.
Avevo eseguito anche gli esami del sangue antigliadina con seguente esito:
IgA: Negative
IgG: 26
Vorrei capire se sulla base degli esiti degli esami eseguiti ho diritto a ricevere un'esenzione o quantomeno una diagnosi certa di celiachia.
La ringrazio.
Cordialità.
[#4]
Gli esami del sangue andrebbero completati anche con gli anticorpi anti-endomisio . Ma quello più importante, non discutibile, è l' esame istologico dei villi duodenali , che, infatti, viene chiamato " il gold standard ". In base ha quello, ha diritto ad avere l' esenzione.
[#5]
Utente
La ringrazio molto Dottore.
Io avevo eseguito la biopsia duodenale che aveva riportato: rapporto villo cripta: 3/1, lieve incremento della quota linfoplasmacellulare della lamina propria in assenza di significativa iperplasia delle cripte, linfociti T intraepiteliali: linfociti CD3 + pari a 35/100 cellule epiteliali.
Quadro istologico compatibile con una lesione infiltrativa dello spettro della malattia celiaca.
Secondo lei questo non è sufficiente?
La ringrazio molto.
Io avevo eseguito la biopsia duodenale che aveva riportato: rapporto villo cripta: 3/1, lieve incremento della quota linfoplasmacellulare della lamina propria in assenza di significativa iperplasia delle cripte, linfociti T intraepiteliali: linfociti CD3 + pari a 35/100 cellule epiteliali.
Quadro istologico compatibile con una lesione infiltrativa dello spettro della malattia celiaca.
Secondo lei questo non è sufficiente?
La ringrazio molto.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.5k visite dal 17/06/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Celiachia
Cos'è la celiachia e come si manifesta? Caratteristiche della malattia celiaca in adulti e bambini, esami da fare e consigli di alimentazione senza glutine.