Sindrome gastro-cardiaca di Roemheld
Buongiorno! Sono una donna di 32 anni.
A fine 2019, a seguito di molti anni passati a combattere il reflusso acido, mi sono convinta ad effettuare una gastroscopia, dal quale è stato riscontrato l'helicobacter pylori (che ho successivamente curato) e un ernia iatale di 2 cm per la quale non mi è stata data nessuna cura o accorgimento da seguire.
A febbraio di quest'anno ho avuto il covid e sono rimasta positiva per 67 giorni.
Dal momento della mia negativizzazione a metà aprile, ho iniziato a stare male e nessun medico riesce a capire cosa io abbia pur cosciente che non mi invento nessun sintomo.
A parte una ciste tiroidea per la quale sto aspettando di fare l'agoaspirato, ho iniziato ad avere continue eruttazioni, sia a stomaco pieno, sia vuoto.
Ho un costante fastidio in gola (come se la sentissi estremamente dilatata) inoltre sia ad aprile, che qualche giorno fa, sono finita al ps perché avvertivo una sensazione di debolezza (non dolore) al braccio sinistro e torace sinistro.
Ho come la sensazione che il cuore o si stia fermando (soprattutto quando cerco di addormentarmi) o che batta troppo veloce, ma se misuro la pressione, è perfetta e anche i battiti lo sono.
Quando avverto questi fastidi, mi viene da svenire e sudo tantissimo.
Inoltre, non so se è collegato, faccio fatica a deglutire alcuni cibi, tipo carne o affettati, problema che non ho mai avuto in passato.
Ad aprile al ps mi hanno fatto elettrocardiogramma, emogas, tac senza contrasto al torace, e per 2 volte gli enzimi del cuore e non è risultato nulla fuori dalla norma.
Dal momento che i tempi per una gastroscopia sono lunghissimi, in attesa, parlando con persone (non medici) mi hanno detto che potrebbe essere la sindrome di Roemheld.
Mi piacerebbe avere un parere da qualche specialista, e sapere se, in attesa di una visita ed eventuale terapia, possa fare qualcosa per attenuare questi disturbi che mi stanno condizionando tantissimo la qualità della vita...primo fra tutti la sensazione di svenire e quindi la paura di stare male sul luogo di lavoro o in altri luoghi pubblici.
In attesa di qualche riscontro, ringrazio e auguro buona giornata e buon lavoro.
A fine 2019, a seguito di molti anni passati a combattere il reflusso acido, mi sono convinta ad effettuare una gastroscopia, dal quale è stato riscontrato l'helicobacter pylori (che ho successivamente curato) e un ernia iatale di 2 cm per la quale non mi è stata data nessuna cura o accorgimento da seguire.
A febbraio di quest'anno ho avuto il covid e sono rimasta positiva per 67 giorni.
Dal momento della mia negativizzazione a metà aprile, ho iniziato a stare male e nessun medico riesce a capire cosa io abbia pur cosciente che non mi invento nessun sintomo.
A parte una ciste tiroidea per la quale sto aspettando di fare l'agoaspirato, ho iniziato ad avere continue eruttazioni, sia a stomaco pieno, sia vuoto.
Ho un costante fastidio in gola (come se la sentissi estremamente dilatata) inoltre sia ad aprile, che qualche giorno fa, sono finita al ps perché avvertivo una sensazione di debolezza (non dolore) al braccio sinistro e torace sinistro.
Ho come la sensazione che il cuore o si stia fermando (soprattutto quando cerco di addormentarmi) o che batta troppo veloce, ma se misuro la pressione, è perfetta e anche i battiti lo sono.
Quando avverto questi fastidi, mi viene da svenire e sudo tantissimo.
Inoltre, non so se è collegato, faccio fatica a deglutire alcuni cibi, tipo carne o affettati, problema che non ho mai avuto in passato.
Ad aprile al ps mi hanno fatto elettrocardiogramma, emogas, tac senza contrasto al torace, e per 2 volte gli enzimi del cuore e non è risultato nulla fuori dalla norma.
Dal momento che i tempi per una gastroscopia sono lunghissimi, in attesa, parlando con persone (non medici) mi hanno detto che potrebbe essere la sindrome di Roemheld.
Mi piacerebbe avere un parere da qualche specialista, e sapere se, in attesa di una visita ed eventuale terapia, possa fare qualcosa per attenuare questi disturbi che mi stanno condizionando tantissimo la qualità della vita...primo fra tutti la sensazione di svenire e quindi la paura di stare male sul luogo di lavoro o in altri luoghi pubblici.
In attesa di qualche riscontro, ringrazio e auguro buona giornata e buon lavoro.
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Può iniziare facendo 5 pasti piccoli anziché i 3 tradizionali.
Non si corichi mai subito dopo un pasto.
Si faccia prescrivere un procinetico dal curante.
Cordiali saluti.
Non si corichi mai subito dopo un pasto.
Si faccia prescrivere un procinetico dal curante.
Cordiali saluti.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 14.7k visite dal 14/06/2021.
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