Dispnea da ansia o reflusso
Salve,
Ho 23 anni e lo scorso anno, ad inizio quarantena ho iniziato ad avere problemi di respirazione, fame d aria: avevo la continua necessità a fare respiri profondi (soprattutto durante i pasti) e quando non riuscivo, sbadigliavo per cercare di prendere aria il più possibile, inoltre ho avuto il mio primo attacco di panico.
Durante l estate sono stata meglio.
Ad ottobre sono ricominciati questi sintomi.
Sono una persona molto ansiosa, vado da una psicologa da 2 anni e sto cominciando a prendere in considerazione anche di assumere un ansiolitico.
Come se non bastasse ultimamente sono diventata ipocondriaca.
Ho eseguito una visita dall otorinolaringoiatria per fastidio all orecchio e tosse secca, mi ha riscontrato reflusso tramite fibroscopia: mi ha prescritto lansox per 14 giorni, r5 gocce e bionacid (sto ancora facendo la terapia).
Con la tosse va meglio, però il respiro affannoso e questa fame d aria non passa.
Quello che mi chiedo è se sia tutta una questione psicosomatica o se effettivamente è legato tutto al reflusso.
Ho abitudini alimentari sballati, nel senso che mangio ad orari improponibili, colazione alle 11/mezzogiorno, pranzo alle 16 e cena anche a mezzanotte.
So che devo correggere quest ultimo aspetto.
Ora io mi chiedevo se prendere un ansiolitico possa risolvere il tutto, oppure dovrei fare visite più approfondite da pneumologo o gastroenterologo?
Non vorrei essere snobbata associando tutto ciò solo ed esclusivamente all ansia, vorrei solo capire come comportarmi...
Grazie
Ho 23 anni e lo scorso anno, ad inizio quarantena ho iniziato ad avere problemi di respirazione, fame d aria: avevo la continua necessità a fare respiri profondi (soprattutto durante i pasti) e quando non riuscivo, sbadigliavo per cercare di prendere aria il più possibile, inoltre ho avuto il mio primo attacco di panico.
Durante l estate sono stata meglio.
Ad ottobre sono ricominciati questi sintomi.
Sono una persona molto ansiosa, vado da una psicologa da 2 anni e sto cominciando a prendere in considerazione anche di assumere un ansiolitico.
Come se non bastasse ultimamente sono diventata ipocondriaca.
Ho eseguito una visita dall otorinolaringoiatria per fastidio all orecchio e tosse secca, mi ha riscontrato reflusso tramite fibroscopia: mi ha prescritto lansox per 14 giorni, r5 gocce e bionacid (sto ancora facendo la terapia).
Con la tosse va meglio, però il respiro affannoso e questa fame d aria non passa.
Quello che mi chiedo è se sia tutta una questione psicosomatica o se effettivamente è legato tutto al reflusso.
Ho abitudini alimentari sballati, nel senso che mangio ad orari improponibili, colazione alle 11/mezzogiorno, pranzo alle 16 e cena anche a mezzanotte.
So che devo correggere quest ultimo aspetto.
Ora io mi chiedevo se prendere un ansiolitico possa risolvere il tutto, oppure dovrei fare visite più approfondite da pneumologo o gastroenterologo?
Non vorrei essere snobbata associando tutto ciò solo ed esclusivamente all ansia, vorrei solo capire come comportarmi...
Grazie
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buongiorno cara
è anche possibile che il reflusso possa darle questi sintomi respiratori
però una visita gastroenterologica sarebbe meglio farla
ed eventualmente anche pneumologica
poi si farà un punto della situazione
cordiali saluti
è anche possibile che il reflusso possa darle questi sintomi respiratori
però una visita gastroenterologica sarebbe meglio farla
ed eventualmente anche pneumologica
poi si farà un punto della situazione
cordiali saluti
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 03/06/2021.
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