Potrebbe essere celiachia?
Buongiorno,
sono una donna di 45 anni; nel 2014 ho avuto il mio primo episodio di edema ciclico idiopatico (avevo preso 6 kg di peso in 2 giorni con diminuzione importante del potassio), a seguito del quale sono stata ricoverata per accertamenti.
Durante il ricovero, tra i tanti esami, sono stata sottoposta ad una gastroscopia con esecuzione di biopsie del duodeno distale per escludere la celiachia.
Vengo dimessa e dopo diversi giorni ricevo i risultati dell'esame istologico: quadro di duodenite più verosimilmente reattiva anche se non viene esclusa la possibilità di celiachia, pertanto si consiglia di integrare le indagini con esami ematochimici.
Nel frattempo avevo già iniziato ad alimentarmi togliendo il glutine: tutti i sintomi dell'edema mi facevano sentire intossicata ed avevo iniziato a tenere un diario alimentare.
Mi sono accorta che togliendo il glutine iniziavo a stare molto meglio.
Quando ho fatto gli esami del sangue per la celiachia ero a dieta senza glutine da diverse settimane e sono risultati negativi.
Nel frattempo ho continuato ad alimentarmi senza glutine pensando che fossi semplicemente "intossicata" e non celiaca, per reintrodurlo piano piano dopo diversi mesi.
Da allora cerco di non eccedere con i prodotti che contengono glutine.
Inizio nuovamente ad avere una serie di problemi (al di là dell'edema che va e viene, ma mai in modo così importante come la prima volta); la pelle estremamente secca con prurito, ma mai manifestazioni cutanee (a parte il viso ed il collo dove compaiono foruncoli pruriginosi che reputo più una conseguenza dello stress), stanchezza cronica e sensazione di essere intossicata, perdita di equilibrio, ma la più importante, una sorte di cistite cronica che mi porto dietro da allora (nel frattempo ho tolto anche un teratoma).
Stanca di assumere continuamente antibiotico per la cistite, mi torna in mente il diario alimentare e la dieta fatta senza glutine e ci riprovo: tolgo il glutine e la cistite sparisce per magia... (da due anni ho tolto il glutine ed ho avuto solo due episodi di cistite da allora: l'ultima di circa due giorni fa), la pelle diventa più liscia e idratata, sparisce anche l'acne pruriginoso e la stanchezza diminuisce.
A questo punto inizio a sospettare la celiachia e comunico al mio medico che ho tolto il glutine dalla dieta: lui mi dice che ci sono diversi casi di celiachia i cui risultati degli esami del sangue sono negativi e che ho fatto bene ad eliminare il glutine dalla dieta.
Mi cresce allora il sospetto: e se fosse davvero celiachia?
Vale la pena fare tutti gli esami (introducendo quindi per forza il glutine)?
O è meglio procedere come fatto sinora eliminando il glutine senza fare però così estrema attenzione agli alimenti contaminati?
Grazie per la risposta.
Buona giornata
sono una donna di 45 anni; nel 2014 ho avuto il mio primo episodio di edema ciclico idiopatico (avevo preso 6 kg di peso in 2 giorni con diminuzione importante del potassio), a seguito del quale sono stata ricoverata per accertamenti.
Durante il ricovero, tra i tanti esami, sono stata sottoposta ad una gastroscopia con esecuzione di biopsie del duodeno distale per escludere la celiachia.
Vengo dimessa e dopo diversi giorni ricevo i risultati dell'esame istologico: quadro di duodenite più verosimilmente reattiva anche se non viene esclusa la possibilità di celiachia, pertanto si consiglia di integrare le indagini con esami ematochimici.
Nel frattempo avevo già iniziato ad alimentarmi togliendo il glutine: tutti i sintomi dell'edema mi facevano sentire intossicata ed avevo iniziato a tenere un diario alimentare.
Mi sono accorta che togliendo il glutine iniziavo a stare molto meglio.
Quando ho fatto gli esami del sangue per la celiachia ero a dieta senza glutine da diverse settimane e sono risultati negativi.
Nel frattempo ho continuato ad alimentarmi senza glutine pensando che fossi semplicemente "intossicata" e non celiaca, per reintrodurlo piano piano dopo diversi mesi.
Da allora cerco di non eccedere con i prodotti che contengono glutine.
Inizio nuovamente ad avere una serie di problemi (al di là dell'edema che va e viene, ma mai in modo così importante come la prima volta); la pelle estremamente secca con prurito, ma mai manifestazioni cutanee (a parte il viso ed il collo dove compaiono foruncoli pruriginosi che reputo più una conseguenza dello stress), stanchezza cronica e sensazione di essere intossicata, perdita di equilibrio, ma la più importante, una sorte di cistite cronica che mi porto dietro da allora (nel frattempo ho tolto anche un teratoma).
Stanca di assumere continuamente antibiotico per la cistite, mi torna in mente il diario alimentare e la dieta fatta senza glutine e ci riprovo: tolgo il glutine e la cistite sparisce per magia... (da due anni ho tolto il glutine ed ho avuto solo due episodi di cistite da allora: l'ultima di circa due giorni fa), la pelle diventa più liscia e idratata, sparisce anche l'acne pruriginoso e la stanchezza diminuisce.
A questo punto inizio a sospettare la celiachia e comunico al mio medico che ho tolto il glutine dalla dieta: lui mi dice che ci sono diversi casi di celiachia i cui risultati degli esami del sangue sono negativi e che ho fatto bene ad eliminare il glutine dalla dieta.
Mi cresce allora il sospetto: e se fosse davvero celiachia?
Vale la pena fare tutti gli esami (introducendo quindi per forza il glutine)?
O è meglio procedere come fatto sinora eliminando il glutine senza fare però così estrema attenzione agli alimenti contaminati?
Grazie per la risposta.
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 29/05/2021.
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