Colite da stress?
Gentili dottori, sono una ragazza di 23 anni particolarmente ansiosa e mi rivolgo a voi nella speranza che possiate tranquillizzarmi un po’.
Sto vivendo un periodo molto stressante a causa di vari fattori, tra cui la preparazione della tesi, la malattia di mia nonna e il covid mio padre.
A metà aprile ho cominciato ad accusare dei crampi all’addome e per alcuni giorni sono andata in bagno più spesso.
Le feci erano molli, ma non si trattava di veri e propri attacchi di diarrea.
Ho preso dei fermenti lattici ed è finita lì.
Purtroppo dopo un po’ le fitte sono tornate e ogni volta che le avvertivo avevo la sensazione di dover correre in bagno.
Il problema era che o non riuscivo a liberarmi o lo facevo senza problemi, quindi, come in precedenza, non si trattava di attacchi di diarrea.
Questa situazione è andata avanti per un po’ e, poichè capitava di tanto in tanto, non mi dava particolarmente fastidio.
Ad inizio maggio, dopo aver pranzato, mi sono svegliata con delle fitte fortissime a tutta la pancia, che però erano più intense in corrispondenza del fianco dx.
Mi sembrava che qualcuno mi avesse conficcato le unghie nella zona vicino all’osso.
Io tendo a somatizzare il dolore e a farmi prendere dal panico, perciò per due giorni ho continuato a tastare/sforzare quella parte dell’addome, temendo che potesse trattarsi di un’infiammazione dell’appendice.
Alla fine il dolore è andato via da solo, ma la paura no.
La mia pancia è sempre piena di aria (la avverto muoversi da una parte all’altra) ed emette continuamente rumori.
A questo si accompagnano difficoltà ad espellerla e stipsi (in realtà in bagno ci vado, ma non mi sembra di liberarmi completamente).
Le fitte mi danno il tormento sia al lato dx che al lato sx, che mi sembrano indolenziti anche a livello muscolare, e ormai la cosa è diventata insopportabile.
Non penso ad altro.
Sono molto spaventata.
Vivo con il costante timore che prima o poi avrò un attacco di appendicite e ho anche cominciato a mangiare pochissimo per evitare che l’addome mi si gonfi ancora di più.
L’anno scorso durante un controllo la mia ginecologa mi disse che probabilmente soffrivo di colite da stress perchè dall’eco la mia pancia risultava piena di gas.
Ora, quello che mi domando io è: potrebbe effettivamente trattarsi di una colite dovuta allo stress o devo preoccuparmi per l’appendice?
So che a distanza non potete dirmi molto, ma vi chiedo solo un parere in base ai sintomi che vi ho descritto.
Grazie in anticipo!
Sto vivendo un periodo molto stressante a causa di vari fattori, tra cui la preparazione della tesi, la malattia di mia nonna e il covid mio padre.
A metà aprile ho cominciato ad accusare dei crampi all’addome e per alcuni giorni sono andata in bagno più spesso.
Le feci erano molli, ma non si trattava di veri e propri attacchi di diarrea.
Ho preso dei fermenti lattici ed è finita lì.
Purtroppo dopo un po’ le fitte sono tornate e ogni volta che le avvertivo avevo la sensazione di dover correre in bagno.
Il problema era che o non riuscivo a liberarmi o lo facevo senza problemi, quindi, come in precedenza, non si trattava di attacchi di diarrea.
Questa situazione è andata avanti per un po’ e, poichè capitava di tanto in tanto, non mi dava particolarmente fastidio.
Ad inizio maggio, dopo aver pranzato, mi sono svegliata con delle fitte fortissime a tutta la pancia, che però erano più intense in corrispondenza del fianco dx.
Mi sembrava che qualcuno mi avesse conficcato le unghie nella zona vicino all’osso.
Io tendo a somatizzare il dolore e a farmi prendere dal panico, perciò per due giorni ho continuato a tastare/sforzare quella parte dell’addome, temendo che potesse trattarsi di un’infiammazione dell’appendice.
Alla fine il dolore è andato via da solo, ma la paura no.
La mia pancia è sempre piena di aria (la avverto muoversi da una parte all’altra) ed emette continuamente rumori.
A questo si accompagnano difficoltà ad espellerla e stipsi (in realtà in bagno ci vado, ma non mi sembra di liberarmi completamente).
Le fitte mi danno il tormento sia al lato dx che al lato sx, che mi sembrano indolenziti anche a livello muscolare, e ormai la cosa è diventata insopportabile.
Non penso ad altro.
Sono molto spaventata.
Vivo con il costante timore che prima o poi avrò un attacco di appendicite e ho anche cominciato a mangiare pochissimo per evitare che l’addome mi si gonfi ancora di più.
L’anno scorso durante un controllo la mia ginecologa mi disse che probabilmente soffrivo di colite da stress perchè dall’eco la mia pancia risultava piena di gas.
Ora, quello che mi domando io è: potrebbe effettivamente trattarsi di una colite dovuta allo stress o devo preoccuparmi per l’appendice?
So che a distanza non potete dirmi molto, ma vi chiedo solo un parere in base ai sintomi che vi ho descritto.
Grazie in anticipo!
[#1]
Si, credo proprio si tratti di una somatizzazione d'ansia
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Gentile dottor Cosentino, la ringrazio per la tempestiva risposta. Ho preso appuntamento col mio medico nella speranza che possa consigliarmi qualche farmaco che allevi quantomeno questo continuo accumulo di aria. In conclusione, posso stare tranquilla per quanto riguarda l’appendice? Purtroppo ogni volta che le fitte si localizzano in corrispondenza del fianco dx ho sempre molta paura.
[#3]
Utente
Gentili dottori, perdonatemi se vi disturbo di nuovo. Sono stata dal medico, che dopo avermi tastato l’addome mi ha detto che la mia è una situazione dovuta all’ansia e per questo mi ha prescritto il Simecrin e lo Spasmex (da assumere solo nel caso in cui le fitte dovessero diventare invalidanti). Il problema è che da ieri pomeriggio i gas hanno cominciato a concentrarsi nel basso ventre (di solito tendono a farlo ai lati della pancia) ed ho la sensazione che mi opprimano la vescica. Avverto un peso in quella zona. Urino normalmente e non provo nè bruciore nè dolore, ma il tutto è molto fastidioso, anche perchè talvolta ho dei crampi che si estendono fino alla vescica, come se qualcuno stesse tirando tutto. Ciò è ricollegabile alla mia colite, generata da questo stato di ansia, o devo pensare ad un’altra patologia? Vi ringrazio anticipatamente
[#7]
Utente
Gentile dottor Cosentino, le riscrivo perchè vorrei avere dei chiarimenti in merito al mio problema. Purtroppo, essendo molto ansiosa ed avendo solo 23 anni, non accetto di trovarmi in questa particolare condizione, di cui sto cominciando a soffrire anche a livello psicologico. Com’è ovvio, dato che il mio è un disturbo legato allo stress, con un umore del genere non fa che peggiorare. Sono arrivata ad un punto in cui non appena avverto un dolore o un minimo spostamento di gas comincio a pensare al peggio: che sarò costretto a vivere così per sempre, che da un momento all’altro la situazione si aggraverà, che non potrò fare più ciò che facevo prima ecc. Proprio per questo volevo delle rassicurazioni. Le fitte sono diminuite, ma questa strana sensazione alla vescica continua a persistere. In futuro potrebbe causarmi problemi più gravi, ad esempio una cistite interstiziale o altro? La ringrazio anticipatamente
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.1k visite dal 26/05/2021.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.