Grosse difficoltà digestive
Buonasera gentili dottori,
Sono un ragazzo di 28 anni, in sovrappeso, vita piuttosto sedentaria in quanto studente.
Da ormai un anno e mezzo circa, accuso problemi digestivi.
Non riesco a digerire praticamente nulla che non sia acqua o riso in bianco (e anche quest’ultimo in modiche quantità).
Tutto rimane sullo stomaco per ore.
All’altezza dello stomaco (solo nella parete addominale alta) ho come un rigonfiamento molto duro, sento come se la digestione fosse davvero molto complessa.
Associato a questo senso di pesantezza ho un respiro sempre affannoso, e molta stanchezza.
Inoltre faccio sempre fatica a deglutire (mi sembra come se avessi una pallina di catarro in gola).
Non ho tosse, non ho voce rauca, e non ho quella sensazione di acidità che sale lungo la gola.
È PROPRIO COME SE NON SCENDESSE NULLA, E FOSSI SEMPRE IN QUELLA FASE IN CUI NON SI SA SE LA DIGESTIONE PROSEGUIRÀ CON TEMPI LUNGHISSIMI O DOVRÒ VOMITARE tenendo lo stomaco sempre impegnato (infatti mi capita di emettere diversi tutti in cui avverto i sapori di pasti di 5/6 ore prima).
Ho eseguito negli ultimi 3 anni psicoterapia psicoanalista e farmacologica perché (come si può vedere da alcuni consulti precedenti) ho problemi urinari da ormai diversi anni che finora sono stati giustificati come frutto di ansia, ora dopo alcuni accertamenti medici più recenti, ed un confronto con psicoterapeuta e psichiatra, sto concludendo il mio percorso perché entrambi i professionisti hanno concluso che non sono soggetto particolarmente ansioso (e in effetti non lo sono, mi capita l’ansia pre-esame, sicuramente, ma non vivo in costante preoccupazione, diciamo che stare male in tutti questi anni non ha aiutato) e quindi certi sintomi non sono ascrivibili a sindrome ansiosa secondo loro.
Ho fatto 4 anni fa test delle intolleranze e non è merso nulla (mi manca il Breath test, che però mi è stato prescritto).
A me, data la mia età, non sembra una condizione normale per un ragazzo in salute.
Non sono preoccupato per cose gravi ma mi domando se sia una situazione che meriti di essere indagata.
E in che modo.
Ho sempre mangiato di gusto fino a qualche anno fa.
Ora sembro veramente incapace di assimilare qualsiasi cosa.
Preciso inoltre che, sebbene la mia dieta non sia perfetta, i pasti sono sani e mai esageratamente grassi.
Insomma, non mangio così male o presso fast food.
Grazie mille
Sono un ragazzo di 28 anni, in sovrappeso, vita piuttosto sedentaria in quanto studente.
Da ormai un anno e mezzo circa, accuso problemi digestivi.
Non riesco a digerire praticamente nulla che non sia acqua o riso in bianco (e anche quest’ultimo in modiche quantità).
Tutto rimane sullo stomaco per ore.
All’altezza dello stomaco (solo nella parete addominale alta) ho come un rigonfiamento molto duro, sento come se la digestione fosse davvero molto complessa.
Associato a questo senso di pesantezza ho un respiro sempre affannoso, e molta stanchezza.
Inoltre faccio sempre fatica a deglutire (mi sembra come se avessi una pallina di catarro in gola).
Non ho tosse, non ho voce rauca, e non ho quella sensazione di acidità che sale lungo la gola.
È PROPRIO COME SE NON SCENDESSE NULLA, E FOSSI SEMPRE IN QUELLA FASE IN CUI NON SI SA SE LA DIGESTIONE PROSEGUIRÀ CON TEMPI LUNGHISSIMI O DOVRÒ VOMITARE tenendo lo stomaco sempre impegnato (infatti mi capita di emettere diversi tutti in cui avverto i sapori di pasti di 5/6 ore prima).
Ho eseguito negli ultimi 3 anni psicoterapia psicoanalista e farmacologica perché (come si può vedere da alcuni consulti precedenti) ho problemi urinari da ormai diversi anni che finora sono stati giustificati come frutto di ansia, ora dopo alcuni accertamenti medici più recenti, ed un confronto con psicoterapeuta e psichiatra, sto concludendo il mio percorso perché entrambi i professionisti hanno concluso che non sono soggetto particolarmente ansioso (e in effetti non lo sono, mi capita l’ansia pre-esame, sicuramente, ma non vivo in costante preoccupazione, diciamo che stare male in tutti questi anni non ha aiutato) e quindi certi sintomi non sono ascrivibili a sindrome ansiosa secondo loro.
Ho fatto 4 anni fa test delle intolleranze e non è merso nulla (mi manca il Breath test, che però mi è stato prescritto).
A me, data la mia età, non sembra una condizione normale per un ragazzo in salute.
Non sono preoccupato per cose gravi ma mi domando se sia una situazione che meriti di essere indagata.
E in che modo.
Ho sempre mangiato di gusto fino a qualche anno fa.
Ora sembro veramente incapace di assimilare qualsiasi cosa.
Preciso inoltre che, sebbene la mia dieta non sia perfetta, i pasti sono sani e mai esageratamente grassi.
Insomma, non mangio così male o presso fast food.
Grazie mille
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Se lo psicoterapeuta e lo psicologo negano che il disturbo sia di loro competenza, bisogna crederci. Si possono fare altre ipotesi , per es ( da gastroenterologo ) un reflusso lieve , non avvertito e quindi trascurato che abbia provocato uno squilibrio nelle onde peristaltiche che l ' esofago deve fare per far progredire il cibo e anche l' acqua. Anche l' acqua, non scende " per caduta ", ma deve essere spinta giù dalle onde peristaltiche. A questo proposito , potrebbe parlarne con il suo medico per una eventuale terapia a base di prodotti che riducano la produzione acida da parte dello stomaco e soprattutto prodotti cosiddetti procinetici. Poi vediamo come va.
Prof. alberto tittobello
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 18/05/2021.
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