Gastrite o reflusso ?
Salve, da circa un mese sono afflitto da problemi gastrointestinali.
Tutto è iniziato prima delle festività Pasquali, a livello epigastrico sentivo una netta pressione, come se qualcuno, con una mazza posizionata in modo orizzontale mi pressasse lo stomaco.
Con il passare dei giorni però la sensazione di pressione si è tramutata in dolore allo stomaco, sempre a livello dell’epigastrio però con una leggera differenza, questa volta sentivo un gonfiore partire dall’epigastrio e terminare circa a livello del mesogastrio.
Prenoto una visita dal mio medico di famiglia, durante la visita risultano essere assenti dolori alla palpazione, pressione sanguigna 117 con 68, auscultazione normale e addome conforme.
Terminata la visita, dopo aver raccontato al medico i sintomi egli mi riferisce una diagnosi da gastrite nervosa, dandomi come cura: esomeprazolo da 40 mg al mattino, trimebutina maleato 1cpr prima dei pasti, fibre (<- altro problema che presento da molti anni è l’irregolarità nell’andare in bagno tutti i giorni) e il compito di andare a fare le analisi.
La cura stava procedendo bene, le analisi grazie a Dio avevano tutti i valori nella norma, solo un errore clamoroso ha mandato tutto in aria.
Purtroppo ho interrotto la cura e nel giro di 3 giorni sono rispuntati i sintomi, questa volta però presentavo anche bruciore retrosternale, dolore alla scapola dx e dolori al petto.
Quest’ultimi hanno scosso in me tanta preoccupazione così tale da presentarmi al pronto soccorso.
In ospedale i medici hanno ripetuto da prassi le analisi, fatto l’ecg e per calmare il bruciore mi hanno somministrato un FL da 40mg di Pantoprazolo.
Nei giorni a seguire decido di fissare una visita dal gastroenterologo; il dottore dopo una lunga chiacchierata mi prescrive una cura per il reflusso gastroesofageo: esomeprazolo da 20 mg a digiuno ed Esoxx One subito dopo i pasti.
Adesso sono molto combattuto perché in passato non ho mai sofferto di questi sintomi, la cura del gastroenterologo sta andando bene però ogni tanto sento pulsare all’ipocondrio di dx sotto il bordo costale, e la stessa sensazione la percepisco in altre parti del corpo, soprattutto ai muscoli della schiena, del petto e i glutei.
C’è da preoccuparsi?
Oppure è una cosa passeggera?
Tutto è iniziato prima delle festività Pasquali, a livello epigastrico sentivo una netta pressione, come se qualcuno, con una mazza posizionata in modo orizzontale mi pressasse lo stomaco.
Con il passare dei giorni però la sensazione di pressione si è tramutata in dolore allo stomaco, sempre a livello dell’epigastrio però con una leggera differenza, questa volta sentivo un gonfiore partire dall’epigastrio e terminare circa a livello del mesogastrio.
Prenoto una visita dal mio medico di famiglia, durante la visita risultano essere assenti dolori alla palpazione, pressione sanguigna 117 con 68, auscultazione normale e addome conforme.
Terminata la visita, dopo aver raccontato al medico i sintomi egli mi riferisce una diagnosi da gastrite nervosa, dandomi come cura: esomeprazolo da 40 mg al mattino, trimebutina maleato 1cpr prima dei pasti, fibre (<- altro problema che presento da molti anni è l’irregolarità nell’andare in bagno tutti i giorni) e il compito di andare a fare le analisi.
La cura stava procedendo bene, le analisi grazie a Dio avevano tutti i valori nella norma, solo un errore clamoroso ha mandato tutto in aria.
Purtroppo ho interrotto la cura e nel giro di 3 giorni sono rispuntati i sintomi, questa volta però presentavo anche bruciore retrosternale, dolore alla scapola dx e dolori al petto.
Quest’ultimi hanno scosso in me tanta preoccupazione così tale da presentarmi al pronto soccorso.
In ospedale i medici hanno ripetuto da prassi le analisi, fatto l’ecg e per calmare il bruciore mi hanno somministrato un FL da 40mg di Pantoprazolo.
Nei giorni a seguire decido di fissare una visita dal gastroenterologo; il dottore dopo una lunga chiacchierata mi prescrive una cura per il reflusso gastroesofageo: esomeprazolo da 20 mg a digiuno ed Esoxx One subito dopo i pasti.
Adesso sono molto combattuto perché in passato non ho mai sofferto di questi sintomi, la cura del gastroenterologo sta andando bene però ogni tanto sento pulsare all’ipocondrio di dx sotto il bordo costale, e la stessa sensazione la percepisco in altre parti del corpo, soprattutto ai muscoli della schiena, del petto e i glutei.
C’è da preoccuparsi?
Oppure è una cosa passeggera?
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Nella maggior parte dei casi per una presunta condizione di reflusso esofageo la terapia con esomeprazolo (o altro IPP) per un mese è sufficiente ad avere ragione di sintomi e a ripristinare una condizione di relativo benessere. Anche se un approccio meno aggressivo potrebbe ottenere lo stesso risultato (antiacido + procinetico).
Una parte consistente dei casi non si giova di questo approccio e non ha benefici sulla sintomatologia nonostante la terapia farmacologica. In questo caso è opportuno praticare alcuni accertamenti strumentali. Se, come nel suo caso, è presente dolore in ipocondrio destro (anche se transitorio), una ecografia addome per esplorare le vie biliari è senz'altro utile: una quota di reflusii gastroesofagei non sono da ipersecrezione acida, ma secondari a reflusso duodeno-gastrico biliare.
In ogni caso è sempre consigliabile assumere posizione di riposo notturno antireflusso sollevando la testata del letto di 15-20 cm (non con i cuscini!).
Per completezza di informazioni rinvio al link sottostante
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-gastroesofageo.html
Una parte consistente dei casi non si giova di questo approccio e non ha benefici sulla sintomatologia nonostante la terapia farmacologica. In questo caso è opportuno praticare alcuni accertamenti strumentali. Se, come nel suo caso, è presente dolore in ipocondrio destro (anche se transitorio), una ecografia addome per esplorare le vie biliari è senz'altro utile: una quota di reflusii gastroesofagei non sono da ipersecrezione acida, ma secondari a reflusso duodeno-gastrico biliare.
In ogni caso è sempre consigliabile assumere posizione di riposo notturno antireflusso sollevando la testata del letto di 15-20 cm (non con i cuscini!).
Per completezza di informazioni rinvio al link sottostante
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-gastroesofageo.html
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
Grazie di cuore per avermi risposto dottore, l'ecografia addominale sarà il prossimo passo da compiere. In passato in famiglia molti hanno sofferto di problemi alla colecisti, non vorrei che a causare il mio malessere fosse proprio lei. Aggiungo in fine che dopo i pasti, pur mangiando lentamente ed a bocca chiusa, mi ritrovo ad avere sempre la pancia gonfia con tantissima aria. Ringrazio ancora tutti voi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 21/04/2021.
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