Proctite aspecifica o ulcerosa?
Buongiorno,
all'età di 27 anni ho cominciato ad avere lievi sanguinamenti rettali associati a tenesmo, urgenza e un quadro di stitichezza, dopo manifestazioni che sembravano più associate a colon irritabile.
Questi episodi si riaccendevano ogni 12-18 mesi e tendevano a risolversi da soli.
Ho fatto pertanto all'età di 29 anni una colonscopia e biopsie con esito 'proctite aspecifica'.
Pur essendo presente un quadro infiammatorio che interessava solo il retto (ileo e altre parti dell'intestino ok), il medico disse che non poteva "dare nome e cognome" al mio disturbo.
Il disturbo si risolse da solo.
Eseguo a distanza di sei mesi rettoscopia e vengo liquidata velocemente con l'esclusione di malattie infiammatorie intestinali.
Da precisare che in quel momento non avevo nessun sintomo.
Negli anni successivi, a cadenza annuale e oltre, ho avuto episodi simili tutti risolti da soli.
Gli indici infiammatori erano ok (VES e PCR), nessuna anomalia nell'emocromo, no dimagrimenti, né diarrea, né febbre, né dolori addominali né febbre.
Rieseguo nel 2017 rettoscopia a seguito di un nuovo episodio di rettoragia e tenesmo, e l'esito è il seguente:
"mucosa normale nel sigma prossimale, erosioni superficiali e fragilità della mucosa nell'ampolla rettale.
Istologia: architettura ghiandolare conservata, infiltrato flogistico marcato in sigma distale e retto, non ascessi criptici, displasia assente.
Conclusioni: quadro morfologico di colite acuta e cronica attiva suggestiva ma non conclusiva per malattia infiammatoria cronica intestinale".
La terapia è stata una settimana di clismi asacol, che dopo le prime applicazioni, hanno risolto praticamente il tutto.
Per due anni non ho più avuto nessun sintomo; solo un anno fa un quadro di tenesmo, muco più che sangue e stitichezza che ho nuovamente trattato con qualche applicazione di clismi asacol.
Poi più nulla, se non qualche giorno fa stessi sintomi trattati con un'applicazione di clisma Asacol che ha già dato i suoi benefici.
Il gastroenterologo mi ha detto di rifare esami canonici con PCR, elettroforesi proteine, e calprotectina fecale che farò a breve.
Poi ragioneremo se fare colonscopia.
Non so che pensare.
Sono sempre stata bene, mai dimagrita, faccio sport, sto attenta alla dieta, ma ho questo problema che più che dolore mi porta fastidio.
Avevo avuto un po' di anemia un anno fa, ma ho rifatto l'emocromo che è ok, così come la ferritina a buoni livelli.
Nessuno negli anni mi ha dato risposte precise, né dato una diagnosi precisa.
Temo certamente che si tratti di colite ulcerosa (al Chron meglio che non ci pensi perché mi scatta un'ansia terribile), e mi dispiace perché ero diventata pure donatrice di sangue, non avendo ad oggi una diagnosi, e non essendo mai stata male veramente.
all'età di 27 anni ho cominciato ad avere lievi sanguinamenti rettali associati a tenesmo, urgenza e un quadro di stitichezza, dopo manifestazioni che sembravano più associate a colon irritabile.
Questi episodi si riaccendevano ogni 12-18 mesi e tendevano a risolversi da soli.
Ho fatto pertanto all'età di 29 anni una colonscopia e biopsie con esito 'proctite aspecifica'.
Pur essendo presente un quadro infiammatorio che interessava solo il retto (ileo e altre parti dell'intestino ok), il medico disse che non poteva "dare nome e cognome" al mio disturbo.
Il disturbo si risolse da solo.
Eseguo a distanza di sei mesi rettoscopia e vengo liquidata velocemente con l'esclusione di malattie infiammatorie intestinali.
Da precisare che in quel momento non avevo nessun sintomo.
Negli anni successivi, a cadenza annuale e oltre, ho avuto episodi simili tutti risolti da soli.
Gli indici infiammatori erano ok (VES e PCR), nessuna anomalia nell'emocromo, no dimagrimenti, né diarrea, né febbre, né dolori addominali né febbre.
Rieseguo nel 2017 rettoscopia a seguito di un nuovo episodio di rettoragia e tenesmo, e l'esito è il seguente:
"mucosa normale nel sigma prossimale, erosioni superficiali e fragilità della mucosa nell'ampolla rettale.
Istologia: architettura ghiandolare conservata, infiltrato flogistico marcato in sigma distale e retto, non ascessi criptici, displasia assente.
Conclusioni: quadro morfologico di colite acuta e cronica attiva suggestiva ma non conclusiva per malattia infiammatoria cronica intestinale".
La terapia è stata una settimana di clismi asacol, che dopo le prime applicazioni, hanno risolto praticamente il tutto.
Per due anni non ho più avuto nessun sintomo; solo un anno fa un quadro di tenesmo, muco più che sangue e stitichezza che ho nuovamente trattato con qualche applicazione di clismi asacol.
Poi più nulla, se non qualche giorno fa stessi sintomi trattati con un'applicazione di clisma Asacol che ha già dato i suoi benefici.
Il gastroenterologo mi ha detto di rifare esami canonici con PCR, elettroforesi proteine, e calprotectina fecale che farò a breve.
Poi ragioneremo se fare colonscopia.
Non so che pensare.
Sono sempre stata bene, mai dimagrita, faccio sport, sto attenta alla dieta, ma ho questo problema che più che dolore mi porta fastidio.
Avevo avuto un po' di anemia un anno fa, ma ho rifatto l'emocromo che è ok, così come la ferritina a buoni livelli.
Nessuno negli anni mi ha dato risposte precise, né dato una diagnosi precisa.
Temo certamente che si tratti di colite ulcerosa (al Chron meglio che non ci pensi perché mi scatta un'ansia terribile), e mi dispiace perché ero diventata pure donatrice di sangue, non avendo ad oggi una diagnosi, e non essendo mai stata male veramente.
[#1]
Da quanto descritto non penserei alla colite ulcerosa ma ad infiammazione aspecifica.
Però è singolare il ripresentarsi periodico.
Le consiglierei di fare colonscopia e biopsie presso un centro di riferimento per IBD.
Cordiali saluti.
Però è singolare il ripresentarsi periodico.
Le consiglierei di fare colonscopia e biopsie presso un centro di riferimento per IBD.
Cordiali saluti.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Ad oggi, dopo un solo clisma di Asacol sto molto meglio e sembra tutto in risoluzione. L'evacuazione oggi è avvenuta normalmente e non c'era più muco né ho avuto tenesmo.
Ho quasi 40 annoi e nessun problema specifico di salute, e da 13 anni circa ormai vado avanti con questi "micro episodi". Seppur sembri una forma aspecifica, mi ritrovo una volta l'anno (in genere oltre l'anno) a chiedere almeno una confezione di Asacol per risolvere la questione subito.
Le volte che non sono intervenuta con Asacol, la cosa è andata leggermente a peggiorare in termini di tenesmo e urgenza evacuativa (non tanto di muco e sangue), tuttavia andando a risolversi spontaneamente in genere dopo un paio di mesi.
Accertamenti ne ho fatti in centri specializzati per iBd, fra cui uno molto valido a Bologna. Non vi erano le caratteristiche per poter arrivare a diagnosi di IBD (quale?).
E' come se ad un certo punto questo tenesmo, muco/sangue e fastidio rettale si riattivasse senza un legame con particolari situazioni di stress; ho passato anche momenti molto peggiori senza che nessun sintomo si ripresentasse.
Rifarò gli accertamenti, ma se non si arrivasse a una diagnosi chiara, mi piacerebbe anche sapere in questi casi come ci si comporta, e se possono esistere casi aspecifici o non conclamati come pare, al momento, il mio.
Ho quasi 40 annoi e nessun problema specifico di salute, e da 13 anni circa ormai vado avanti con questi "micro episodi". Seppur sembri una forma aspecifica, mi ritrovo una volta l'anno (in genere oltre l'anno) a chiedere almeno una confezione di Asacol per risolvere la questione subito.
Le volte che non sono intervenuta con Asacol, la cosa è andata leggermente a peggiorare in termini di tenesmo e urgenza evacuativa (non tanto di muco e sangue), tuttavia andando a risolversi spontaneamente in genere dopo un paio di mesi.
Accertamenti ne ho fatti in centri specializzati per iBd, fra cui uno molto valido a Bologna. Non vi erano le caratteristiche per poter arrivare a diagnosi di IBD (quale?).
E' come se ad un certo punto questo tenesmo, muco/sangue e fastidio rettale si riattivasse senza un legame con particolari situazioni di stress; ho passato anche momenti molto peggiori senza che nessun sintomo si ripresentasse.
Rifarò gli accertamenti, ma se non si arrivasse a una diagnosi chiara, mi piacerebbe anche sapere in questi casi come ci si comporta, e se possono esistere casi aspecifici o non conclamati come pare, al momento, il mio.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.1k visite dal 17/04/2021.
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