Chiarimenti su protocollo preparazione ed esecuzione manometria esofagea e ph impedenziometria 24h
Buongiorno,
sono un uomo di 51 anni, normopeso, non fumatore, bevitore sociale / moderato e che pratica da anni regolarmente attivitá sportiva (3-4 volte a settimana, aerobica ed anaerobica):
A seguito di gastroscopia effettuata il 24 Febbraio 2021 mi é stata diagnosticata leggo da referto- una Esofagite erosiva Moderata (Los Angeles B) causata da reflusso esofageo con piccola ernia iatale.
Ho sempre sofferto un po di reflusso ma questo non mi ha mai portato a situazioni estreme di disagio.
Il controllo istologico post-gastroscopia ha evidenziato un inizio (proprio scritto in questo modo) di mucosa di Barrett (very short) con metaplasia e senza displasia o malignitá.
Ho quindi iniziato una terapia con IPP (pantoprazolo 40 mg una compressa al giorno) che capisco essere necessaria nel mio caso, insieme all adozione di una dieta alcalina.
I risultati sono per il momento molto buoni anche se ho visto che é veramente l alimentazione ad aver giocato un ruolo essenziale nei miglioramenti.
Al fine di avere un quadro completo della situazione sto valutando di fare verso la fine di Maggio / inizio di Giugno una Manometria esofagea e PH Impedenziometria delle 24 ore.
Avrei le seguenti domande la cui risposta sarebbe utilissima per impostare la preparazione e l esecuzione dei due esami nel modo migliore
1) Ho letto che é necessario sospendere gli IPP prima dei due esami.
Tuttavia leggo che si consiglia in alcuni casi di sospenderla 7 giorni prima, in altri 15 giorni prima.
Considerando il possibile effetto rebound, qual é la tempistica ottimale per la sospensione?
2) Essendo attualmente in terapia con 40 mg da 7 settimane, é opportuno prima delle sospensione pre-esame (programmato verso fino Maggio) scalare per qualche giorno a 20mg al fine di abituare lo stomaco e minimizzare l effetto rebound?
Oppure questa diminuzione della dose non serve e posso direttamente sospenderla da 40 mg?
3) Ho letto, per quanto riguarda la impedenziometria delle 24 ore che al paziente é richiesto di condurre una vita normale, inclusi i cibi da assumere nell arco di tempo dell esame.
Il punto é che che con la dieta di prima (per esempio a colazione cappuccino e cornetto zuccherato) avevo una risposta di reflusso importante, mentre con la dieta odierna (porridge all avena con banana e miele di manuka) il reflusso é praticamente inesistente.
Lo stesso discorso si applica a pranzo.
Un piatto di pasta al pomodoro invece di una insalata avocado, tonno e cetrioli.
La domanda é: durante le 24 ore deve scegliere dei cibi che stimolino il reflusso oppure cibi che lo tengano a bada?
Grazie mille
sono un uomo di 51 anni, normopeso, non fumatore, bevitore sociale / moderato e che pratica da anni regolarmente attivitá sportiva (3-4 volte a settimana, aerobica ed anaerobica):
A seguito di gastroscopia effettuata il 24 Febbraio 2021 mi é stata diagnosticata leggo da referto- una Esofagite erosiva Moderata (Los Angeles B) causata da reflusso esofageo con piccola ernia iatale.
Ho sempre sofferto un po di reflusso ma questo non mi ha mai portato a situazioni estreme di disagio.
Il controllo istologico post-gastroscopia ha evidenziato un inizio (proprio scritto in questo modo) di mucosa di Barrett (very short) con metaplasia e senza displasia o malignitá.
Ho quindi iniziato una terapia con IPP (pantoprazolo 40 mg una compressa al giorno) che capisco essere necessaria nel mio caso, insieme all adozione di una dieta alcalina.
I risultati sono per il momento molto buoni anche se ho visto che é veramente l alimentazione ad aver giocato un ruolo essenziale nei miglioramenti.
Al fine di avere un quadro completo della situazione sto valutando di fare verso la fine di Maggio / inizio di Giugno una Manometria esofagea e PH Impedenziometria delle 24 ore.
Avrei le seguenti domande la cui risposta sarebbe utilissima per impostare la preparazione e l esecuzione dei due esami nel modo migliore
1) Ho letto che é necessario sospendere gli IPP prima dei due esami.
Tuttavia leggo che si consiglia in alcuni casi di sospenderla 7 giorni prima, in altri 15 giorni prima.
Considerando il possibile effetto rebound, qual é la tempistica ottimale per la sospensione?
2) Essendo attualmente in terapia con 40 mg da 7 settimane, é opportuno prima delle sospensione pre-esame (programmato verso fino Maggio) scalare per qualche giorno a 20mg al fine di abituare lo stomaco e minimizzare l effetto rebound?
Oppure questa diminuzione della dose non serve e posso direttamente sospenderla da 40 mg?
3) Ho letto, per quanto riguarda la impedenziometria delle 24 ore che al paziente é richiesto di condurre una vita normale, inclusi i cibi da assumere nell arco di tempo dell esame.
Il punto é che che con la dieta di prima (per esempio a colazione cappuccino e cornetto zuccherato) avevo una risposta di reflusso importante, mentre con la dieta odierna (porridge all avena con banana e miele di manuka) il reflusso é praticamente inesistente.
Lo stesso discorso si applica a pranzo.
Un piatto di pasta al pomodoro invece di una insalata avocado, tonno e cetrioli.
La domanda é: durante le 24 ore deve scegliere dei cibi che stimolino il reflusso oppure cibi che lo tengano a bada?
Grazie mille
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Scalare la dose può essere utile per ridurre l' effetto rebound, ma il farmaco può essere sospeso anche solo 2-3 giorni prima dell 'esame. E può essere sostituito con prodotti da banco, contenenti bicarbonato. La dieta deve essere quella che fà di solito e soprattutto quella che farà sempre.
Prof. alberto tittobello
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 14/04/2021.
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