Reflusso gastrico

Buonasera,

Soffro da anni di reflusso gastrico a causa di un'ernia jatale e di beanza cardiale diagnosticate con due EGDS effettuate rispettivamente nel 2009 e nel 2016.
Cerco di tenere a bada il problema con i classici consigli di igiene alimentare / comportamentale (non bevo alcolici o bevande gasate, non fumo, evito pasti abbondanti, cammino molto, ecc.
) e saltuariamente con medicinali come Maalox dopo i pasti, in caso di acidità.
A seguito della prima gastroscopia avevo preso anche IPP (lansox) su indicazione del medico curante.


Nelle ultime settimane, credo a causa di qualche episodio più intenso di acidità di stomaco e reflusso, avverto come un nodo alla gola in particolare la mattina.
Si tratta di un problema piuttosto fastidioso, perché quando parlo (e per lavoro mi capita di doverlo fare spesso) mi dà la sensazione di corpo estraneo al punto da dovermi fermare per non avere dei piccoli "conati".
Questi episodi mi causano una discreta ansia e finiscono con il peggiorare anche la digestione, dandomi talvolta un senso di nausea / acidità.
Sottolineo però che non ho difficoltà alla deglutazione e anzi quando mangio poi per un po' sto meglio.
In alcuni momenti il fastidio sembra regredire spontaneamente, salvo poi ripresentarsi.
Ho notato anche che masticando cicche o prendendo caramelle (senza esagerare) la situazione migliora, ma poi avverto come se avessi la gola secca.


Ora, suppongo per precedenti indicazioni ed esperienza che la terapia corretta possa essere l'assunzione di IPP per un paio di mesi a dosi decrescenti.
Però mi chiedo se sia utile o necessario prima effettuare una nuova indagine tramite EGDS (o altri esami), dal momento che so che gli IPP vanno interrotti per almeno un paio di settimane prima dell'esame.
Nelle precedenti EGDS hanno sempre rilevato un aspetto conservato delle mucose dell'esofago, ma l'ernia ad esempio è passata da 0.5 cm (2009) a 2 cm (2016).


Dovrei ripetere l'EGDS?
Dovrei fare altri approfondimenti?
Nel caso, dal momento che si tratta di un problema "cronico", ogni quanto dovrei ripetere queste indagini in ottica di prevenzione e monitoraggio?
Chiedo a voi perché il mio medico di base tende sempre a tagliare corto prescrivendo farmaci, più che approfondimenti diagnostici.
Io i farmaci li prendo senza problemi, ma vorrei anche esser certo di inquadrare correttamente il problema.


Vi ringrazio in anticipo per il servizio.
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
No, non ha bisogno di ripetere l' esame. Sappiamo già come è la situazione. La cosa più pratica è rifare un ciclo con un farmaco IPP ( collateralmente le dirò che non è vero che bisogna sospenderlo prima di una gastroscopia ).

Prof. alberto tittobello

[#2]
Utente
Utente
Buonasera Professore, La ringrazio per la risposta. Inizierò immediatamente il trattamento con IPP.

Quanto all'interruzione degli IPP prima di una gastroscopia, l'indicazione mi era stata data dal gastroenterologo che mi ha prescritto la prima EGDS nel 2009. Comunque, ok e grazie molte per la precisazione.

Infine, dal momento che il reflusso è una costante della mia vita nonostante le precauzioni che prendo e che non sembra esserci una soluzione "definitiva" all'ernia jatale e al cardias beante, non dovrei fare accertamenti diagnostici periodici per monitorare la situazione dell'esofago e prevenire / identificare prontamente eventuali danni più seri? Nel caso, quali suggerisce e con quale frequenza?

Grazie ancora.
[#3]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
L' unico esame utile è la gastroscopia, ma la frequenza dei controlli dipende dal quadro endoscopico e dall ' esame istologico della mucosa esofagea. Quindi anche dall ' esito della cura.
[#4]
Utente
Utente
Perfetto, grazie molte.

Ma se le EGDS svolte in passato non hanno mai evidenziato altro rispetto all'ernia e al cardias beante, compresi danni alle mucose che sono stati esclusi anche con biopsie, ogni quanto dovrei ripetere l'esame?

Perché anche nei periodi in cui sto bene, il reflusso c'è. Non dà fastidio come in questo periodo ed è gestibile senza troppi problemi, ma c'è. E l'ultima l'ho fatta 5 anni fa.

Infine, l'ernia nel 2009 misurava 0.5cm e nel 2016 è passata a 2cm. Possibile che sia cresciuta o che cresca ancora? Le sue dimensioni sono da monitorare, perché hanno una qualche influenza sul problema, o no?

Grazie infinite per la sua disponibilità.
[#5]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
Sono più importanti i sintomi. Se non ha sintomi, non c' è l ' indicazione a fare un controllo. Questo diventerebbe necessario se tornassero i disturbi.
[#6]
Utente
Utente
Quindi dovrei ripetere l'esame solo qualora i sintomi dovessero permanere anche a seguito della cura con IPP per 2/3 mesi?

Perché io i sintomi, a periodi alterni e con diverse intensità, ce li ho sempre. Quando diventano limitanti e particolarmente fastidiosi, come in questo periodo, io avrei appunto fatto un controllo (anche in considerazione del fatto che sono passati 5 anni dall'ultimo). Però, a questo punto, attenderò di valutare gli effetti della cura.

Corretto?

Grazie e buona Pasqua.
[#7]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
Prima di ripetere un esame invasivo, si può, invece, ripetere il ciclo di cura che già aveva avuto successo e vedere come va.
[#8]
Utente
Utente
Perfetto dottore, grazie mille.
[#9]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
Prego.
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