Polipo peduncolato sigma - displasia alto grado
Buongiorno,
mio marito di anni 58, essendo risultato positivo all'esame occulto del sangue nelle faci, ha eseguito in data 24/4 una colonscopia totale che è stata così refertata:
"esplorazione eseguita sino a visualizzare gli ultimi 5 cm di ansa ileale, la cui mucosa è macroscopicamente normale.
Valvola ileo-cecale di aspetto regolare.
A livello del sigma intermedio, a circa 40 cm dalla rima anale estera, è visibile polipo peduncolato (diametro di circa 3 cm all'apice). Foto e biopsie (non è stato asportato)
Piccolo rilievo mucoso visibile a livello del tratto distale del colon ascendente. Si asporta interamente mediante pinza bioptica.
Per quanto è possibile osservare, macroscopicamente normale è la rimanente mucosa colica esplorata.
Anello emorroidale congesto"
Viene eseguita l'esame istologico sui reperti prelevati. Il referto (del 5/5) è il seguente:
"1) Polipo peduncolato sigma intermedio (2 frammenti di 0.3 e 0.2 cm, inclusi in toto): frammenti di proliferazione epiteliale di tipo adenomatoso. Displasia di alto grado nel materiale esaminato. Dubbie ma non sicure immagini di infiltrazione nelle sezioni di 5 differenti livelli esaminate.
2) Piccolo polipo sessile ascendente (1 frammento di 0.2 cm incluso in toto): frammenti di polipo iperplastico"
Il medico dice che il polipo peduncolato è da asportare subito (endoscopia in day hospital) e, a seconda dell'esito dell'esame istologico successivo e dell'analisi del peduncolo, si deciderà se intervenire chirurgicamente.
Il medico dice di stare tranquilli, ma siamo molti preoocupati: si può trattare quindi di qualcosa di peggio di un tumore in situ, in fase iniziale? Siamo intervenuti in tempo?
Ringrazio per la risposta
mio marito di anni 58, essendo risultato positivo all'esame occulto del sangue nelle faci, ha eseguito in data 24/4 una colonscopia totale che è stata così refertata:
"esplorazione eseguita sino a visualizzare gli ultimi 5 cm di ansa ileale, la cui mucosa è macroscopicamente normale.
Valvola ileo-cecale di aspetto regolare.
A livello del sigma intermedio, a circa 40 cm dalla rima anale estera, è visibile polipo peduncolato (diametro di circa 3 cm all'apice). Foto e biopsie (non è stato asportato)
Piccolo rilievo mucoso visibile a livello del tratto distale del colon ascendente. Si asporta interamente mediante pinza bioptica.
Per quanto è possibile osservare, macroscopicamente normale è la rimanente mucosa colica esplorata.
Anello emorroidale congesto"
Viene eseguita l'esame istologico sui reperti prelevati. Il referto (del 5/5) è il seguente:
"1) Polipo peduncolato sigma intermedio (2 frammenti di 0.3 e 0.2 cm, inclusi in toto): frammenti di proliferazione epiteliale di tipo adenomatoso. Displasia di alto grado nel materiale esaminato. Dubbie ma non sicure immagini di infiltrazione nelle sezioni di 5 differenti livelli esaminate.
2) Piccolo polipo sessile ascendente (1 frammento di 0.2 cm incluso in toto): frammenti di polipo iperplastico"
Il medico dice che il polipo peduncolato è da asportare subito (endoscopia in day hospital) e, a seconda dell'esito dell'esame istologico successivo e dell'analisi del peduncolo, si deciderà se intervenire chirurgicamente.
Il medico dice di stare tranquilli, ma siamo molti preoocupati: si può trattare quindi di qualcosa di peggio di un tumore in situ, in fase iniziale? Siamo intervenuti in tempo?
Ringrazio per la risposta
[#1]
Mi sembra tutto corretto e condivisibile, seguirei con fiducia le indicazioni del suo medico. L' esame istologico definitivo del polipo una volta asportato comlpetamente permetterà di fare eventuali ulteriori considerazioni ora impossibili. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la pronta risposta, anche noi abbiamo fiducia nel medico che segue mio marito, ma l'oggetto della preoccupazione è l'ultimo punto della domanda precedente: una displasia, anche severa, da quel che abbiamo capito, non è ancora un tumore vero e proprio, ma c'è un'alta probabilità che degeneri per cui bisogna intervenire subito. Questo ci renderebbe tutto sommato tranquilli. Ma alcune evasività del medico, aggiunte ad altre informazioni trovate leggendo qua e là su Internet, mi fanno pensare che nulla si può dire sulla natura maligna del polipo fino al secondo esame istologico. Il nostro timore è che quindi l'attuale diagnosi sia servita solo per dare delle indicazioni ai medici su come procedere, ma che non riveli il reale stato di salute di mio marito, e che la seconda diagnosi potrebbe essere notevolmente peggiorativa.
[#4]
Ex utente
Ringrazio ancora per la pronta risposta della settimana scorsa, ma avremo ancora bisogno di un parere o forse solo di un conforto, dal momento che il problema che ho già descritto coesiste con un secondo problema, che credevamo fosse di scarsa rilevanza, ma che in questo momento assilla mio marito ancora più del polipo. Lo descrivo perchè in qualche modo i due problemi potrebbero essere collegati tra loro.
Cerco di procedere con ordine.
Dal mese di gennaio, ben prima di fare l'esame del sangue occulto e conseguente colonscopia, mio marito accusa uno strano "fastidio" al quadrante destro superiore dell'addome, un fastidio che descrive come non particolarmente doloroso, ma insistente, un senso di gonfiore, a volte parla di un morso. Comunque si reca dal medico di base che lo tranquillizza e ipotizza che dipenda dallo stress, una gastrite o poco più, ma nel dubbio prescrive un ecografia all'addome completo. Questa viene eseguita in data 19/2/09 e l'esito è assolutamente negativo: "reperti normali a carico del fegato, vie biliari, colecisti, milza, pancreas e reni, salvo per la presenza di due formazioni cistiche a carico del rene dx, una polare superiore con diametro di 77 mm, l'altra al terzo medio con diametro di circa 2 cm. Reperti normali a livello di retroperitoneo e grossi vasi retroperitoneali. Vescica con pareti elastiche e distensibili, indenni da apprezzazbili lesioni focali. Prostata con dimensioni conservate". L'unico problema sono quindi solo le due cisti a carico del rene. Il medico che esegue l'ecografia suggerisce a mio marito di eseguire la colonscopia. A questo punto a mio marito è prescritta dal medico di base la ricerca del sangue occulto nelle feci il cui esito è positivo per 2 campioni su 3. Vengono eseguite nel frattempo anche analisi del sangue. Esame urine completo: niente da segnalare. Emocromo ok . Transaminasi ok . Viene eseguita la visita specialistica dal gastroenterologo, ma sempre per il problema del dolore addominale in alto a dx. Il medico visita mio marito e ritiene che sia tutto ok, ma prescrive sia la gastroscopia che la colonscopia di controllo per la presenza del sangue nelle feci. Tranquillizza mio marito dicendo che il dolore è troppo vago e generico per essere veramente preoccupante e in qualche modo lascia capire che dipende da una eccessiva attenzione ai sintomi da parte del marito un po' ansioso.
L' esofogastroduodenoscopia è eseguita in data 17/4/2009 e risulta assolutamente nella norma. Viene comunque osservata una "ernia iatale in retrovisione". Viene eseguita anche la biopsia in antro e corpo per la ricerca del H. pylori e per la definizione morfologica della gastrite. L'esito dell'esame istologico è il seguente: "Frammenti antro: mucosa gastrica di tipo antrale con flogosi cronica e diffusa metaplasia intestinale. Numerosi HP(++). Frammento corpo: Mucosa fundica con note di flogosi cronica. Numerosi HP(++)". Il medico prescrive la cura antibiotica + inibitore di pompa. Nel frattempo è eseguita anche la colonscopia e relativo esame istologico il cui esito ho riportato nel precedente post. Per il gastroenterologo il problema è ora solo il polipo e sostiene che a carico dello stomaco non rileva niente di importante. Praticamente fa capire, senza dirlo, che mio marito si focalizza eccessivamente sul suo dolore amplificandolo.
Ieri mio marito ha terminato la cura antibiotica contro HP e continua con gli inibitori di pompa senza alcun beneficio. Intanto attende con non poca ansia anche la chiamata dall'ospedale per sradicare in endoscopia il polipo. Ma per lui, oggi, il problema principale è quel dolore sordo che continua ad avvertire insistentemente senza sapere a cosa attribuirlo. Può aiutarci a capire qualcosa su questo "strano dolore"?
Cerco di procedere con ordine.
Dal mese di gennaio, ben prima di fare l'esame del sangue occulto e conseguente colonscopia, mio marito accusa uno strano "fastidio" al quadrante destro superiore dell'addome, un fastidio che descrive come non particolarmente doloroso, ma insistente, un senso di gonfiore, a volte parla di un morso. Comunque si reca dal medico di base che lo tranquillizza e ipotizza che dipenda dallo stress, una gastrite o poco più, ma nel dubbio prescrive un ecografia all'addome completo. Questa viene eseguita in data 19/2/09 e l'esito è assolutamente negativo: "reperti normali a carico del fegato, vie biliari, colecisti, milza, pancreas e reni, salvo per la presenza di due formazioni cistiche a carico del rene dx, una polare superiore con diametro di 77 mm, l'altra al terzo medio con diametro di circa 2 cm. Reperti normali a livello di retroperitoneo e grossi vasi retroperitoneali. Vescica con pareti elastiche e distensibili, indenni da apprezzazbili lesioni focali. Prostata con dimensioni conservate". L'unico problema sono quindi solo le due cisti a carico del rene. Il medico che esegue l'ecografia suggerisce a mio marito di eseguire la colonscopia. A questo punto a mio marito è prescritta dal medico di base la ricerca del sangue occulto nelle feci il cui esito è positivo per 2 campioni su 3. Vengono eseguite nel frattempo anche analisi del sangue. Esame urine completo: niente da segnalare. Emocromo ok . Transaminasi ok . Viene eseguita la visita specialistica dal gastroenterologo, ma sempre per il problema del dolore addominale in alto a dx. Il medico visita mio marito e ritiene che sia tutto ok, ma prescrive sia la gastroscopia che la colonscopia di controllo per la presenza del sangue nelle feci. Tranquillizza mio marito dicendo che il dolore è troppo vago e generico per essere veramente preoccupante e in qualche modo lascia capire che dipende da una eccessiva attenzione ai sintomi da parte del marito un po' ansioso.
L' esofogastroduodenoscopia è eseguita in data 17/4/2009 e risulta assolutamente nella norma. Viene comunque osservata una "ernia iatale in retrovisione". Viene eseguita anche la biopsia in antro e corpo per la ricerca del H. pylori e per la definizione morfologica della gastrite. L'esito dell'esame istologico è il seguente: "Frammenti antro: mucosa gastrica di tipo antrale con flogosi cronica e diffusa metaplasia intestinale. Numerosi HP(++). Frammento corpo: Mucosa fundica con note di flogosi cronica. Numerosi HP(++)". Il medico prescrive la cura antibiotica + inibitore di pompa. Nel frattempo è eseguita anche la colonscopia e relativo esame istologico il cui esito ho riportato nel precedente post. Per il gastroenterologo il problema è ora solo il polipo e sostiene che a carico dello stomaco non rileva niente di importante. Praticamente fa capire, senza dirlo, che mio marito si focalizza eccessivamente sul suo dolore amplificandolo.
Ieri mio marito ha terminato la cura antibiotica contro HP e continua con gli inibitori di pompa senza alcun beneficio. Intanto attende con non poca ansia anche la chiamata dall'ospedale per sradicare in endoscopia il polipo. Ma per lui, oggi, il problema principale è quel dolore sordo che continua ad avvertire insistentemente senza sapere a cosa attribuirlo. Può aiutarci a capire qualcosa su questo "strano dolore"?
[#5]
Anche qui mi trovo sostanzialmente in linea col suo medico di base e non credo di poter aggiungere altro a distanza all iter diagnostico eseguito. Se le misure riportate sono corrette, la cisti renale destra di 7 centimetri potrebbe essere collegata in qualche modo al dolore.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 26.6k visite dal 06/05/2009.
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