Reflusso gastroesofageo sembra resistere alla terapia
Buonasera.
Come da titolo, descrivo brevemente la mia storia clinica in riferimento alla diagnosi di reflusso.
Mi è stato diagnosticato alla nascita in seguito a vari accertamenti e da quanto mi è stato raccontato mi era stata prescritta una cura con un farmaco di cui non ricordiamo il nome.
In seguito i sintomi peggioravano, con vomito giornaliero e digiuno conseguente, e all'età di 3 anni mi è stata fatta una gastroscopia: esclusa un'ernia iatale, è stata fatta una cura antitumorale di 4 mesi per esofago molto irritato dovuto alla risalita continua degli acidi ed è stato prescritto il Peridon in sciroppo come terapia.
Nonostante tutto, i sintomi continuavano (vomito) per poi a stabilizzarsi e quasi cessarsi all'età di 10 anni (terapia sospesa, che io ricordi) quando mi sono sviluppata e gli episodi di vomito succedevano particolarmente 1 settimana prima di ogni mestruazione, per cui assumevo plasil o peridon.
Oggi ho quasi 23 anni, prendo la pillola da quasi 4 e questi episodi di vomito si sono fermati fortunatamente.
Circa 3 anni fa sono tornati i sintomi e il medico di base mi ha prescritto senza previa visita specialistica una terapia di riopan 3 volte al giorno (2 dopo i pasti e 1 prima di coricarsi la sera) e omeprazolo (la mattina), poi modificata aggiungendo anche il peridon prima di coricarsi che andava a sostituire il terzo riopan della giornata, siccome la terapia sembrava non funzionare.
A distanza di mesi da questa modifica, però, continuo a presentare sintomi quali: labbra amare, nodo alla gola (soffro di lieve ipotiroidismo, ma è stato escluso sia la causa), abbassamento della voce e raucedine, dolore toracico, tachicardia, ma soprattutto nausea perenne (anche la notte, con crampi) e inappetenza conseguente che stanno diventando un sintomo pesante da sopportare (Esempio: a pranzo riesco a malapena a mangiare 30gr di pasta o mezza bistecca). Aggiungerei anche addome quasi sempre gonfio (come fossi al 3/4 mese di gravidanza per intenderci), che aumenta nella settimana di interruzione della pillola e in quella delle mestruazioni, e costipazione (ogni 2 o 3 giorni). Non so se possa essere rilevante e collegabile, ma è sicuro un disagio.
Pensavo di chiedere al medico di base l'impegnativa per una visita specialistica siccome è stata fatta ormai quasi 20 anni fa (avevo 3 anni) per togliermi ogni dubbio, data la situazione invivibile, ma vorrei avere un parere previo a riguardo.
Grazie in anticipo.
Come da titolo, descrivo brevemente la mia storia clinica in riferimento alla diagnosi di reflusso.
Mi è stato diagnosticato alla nascita in seguito a vari accertamenti e da quanto mi è stato raccontato mi era stata prescritta una cura con un farmaco di cui non ricordiamo il nome.
In seguito i sintomi peggioravano, con vomito giornaliero e digiuno conseguente, e all'età di 3 anni mi è stata fatta una gastroscopia: esclusa un'ernia iatale, è stata fatta una cura antitumorale di 4 mesi per esofago molto irritato dovuto alla risalita continua degli acidi ed è stato prescritto il Peridon in sciroppo come terapia.
Nonostante tutto, i sintomi continuavano (vomito) per poi a stabilizzarsi e quasi cessarsi all'età di 10 anni (terapia sospesa, che io ricordi) quando mi sono sviluppata e gli episodi di vomito succedevano particolarmente 1 settimana prima di ogni mestruazione, per cui assumevo plasil o peridon.
Oggi ho quasi 23 anni, prendo la pillola da quasi 4 e questi episodi di vomito si sono fermati fortunatamente.
Circa 3 anni fa sono tornati i sintomi e il medico di base mi ha prescritto senza previa visita specialistica una terapia di riopan 3 volte al giorno (2 dopo i pasti e 1 prima di coricarsi la sera) e omeprazolo (la mattina), poi modificata aggiungendo anche il peridon prima di coricarsi che andava a sostituire il terzo riopan della giornata, siccome la terapia sembrava non funzionare.
A distanza di mesi da questa modifica, però, continuo a presentare sintomi quali: labbra amare, nodo alla gola (soffro di lieve ipotiroidismo, ma è stato escluso sia la causa), abbassamento della voce e raucedine, dolore toracico, tachicardia, ma soprattutto nausea perenne (anche la notte, con crampi) e inappetenza conseguente che stanno diventando un sintomo pesante da sopportare (Esempio: a pranzo riesco a malapena a mangiare 30gr di pasta o mezza bistecca). Aggiungerei anche addome quasi sempre gonfio (come fossi al 3/4 mese di gravidanza per intenderci), che aumenta nella settimana di interruzione della pillola e in quella delle mestruazioni, e costipazione (ogni 2 o 3 giorni). Non so se possa essere rilevante e collegabile, ma è sicuro un disagio.
Pensavo di chiedere al medico di base l'impegnativa per una visita specialistica siccome è stata fatta ormai quasi 20 anni fa (avevo 3 anni) per togliermi ogni dubbio, data la situazione invivibile, ma vorrei avere un parere previo a riguardo.
Grazie in anticipo.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 26/03/2021.
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