Gastroprotettori
Mi è stata diagnosticata un ernia iatale e reflusso, per questo motivo mi sono stato prescritto un gastroprotettore.
Alla fine li ho provati tutti tranne il lucen.
Ho provato anche la famotidina, ma mi da sempre effetti collaterali, tra cui ottundimento, leggera emicrania e senso di vuoto alla testa.
Può essere che non siano i gastroprotettori i modo diretto a creare questi problemi ma sia dovuto al fatto che sto assumendo ormai da 6 anni Entact e Xanax e che i gastroprotettori aumentino la disponibilità dei farmaci?
I medici che ho interpellato brancolano nel buio.
In passato ho assunto pariet senza problemi
Alla fine li ho provati tutti tranne il lucen.
Ho provato anche la famotidina, ma mi da sempre effetti collaterali, tra cui ottundimento, leggera emicrania e senso di vuoto alla testa.
Può essere che non siano i gastroprotettori i modo diretto a creare questi problemi ma sia dovuto al fatto che sto assumendo ormai da 6 anni Entact e Xanax e che i gastroprotettori aumentino la disponibilità dei farmaci?
I medici che ho interpellato brancolano nel buio.
In passato ho assunto pariet senza problemi
[#1]
Per il reflusso gastroesofageo l'uso di inibitori di pompa protonica (omeprazolo e analoghi) non è sempre indicato e quando vi è indicazione la terapia è per breve periodo (1-2 mesi). È più utile un approccio terapeutico deifferente.
Per quel che riguarda gli altri farmaci assunti, vi può essere relazione con la sintomatologia descritta; in particolare le benzodiazepine (alprazolam) non dovrebbero essere utilizzate per tempi prolungati.
Per quel che riguarda gli altri farmaci assunti, vi può essere relazione con la sintomatologia descritta; in particolare le benzodiazepine (alprazolam) non dovrebbero essere utilizzate per tempi prolungati.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
La ringrazio molto. Purtroppo mi hanno dato solo questo approccio terapeutico. Ormai non so più cosa fare. Inoltre ho spiegato al mio specialista di riferimento se l'utilizzo di farmaci per la disfunzione erettile abbia fatto esacerbare l'ernia iatale ( prima di aver utilizzato tadalafil da 5 MG per 2 volte e vardenafil da 5 MG una volta non avevo nessun problema a parte una leggera lingua urente), mi è stato risposto che non ne aveva la minima idea. Tra i soliti vari articoli scientifici che ho letto si è notato che questi farmaci fanno rilassare la muscolatura liscia anche in altri distretti tra cui il cardias. Quindi penso che se pur non essendo un urologo avrebbe potuto darmi una risposta diversa. Quello che ora vi chiedo è se scientificamente possibile che questi farmaci per la disfunzione erettile abbiano fatto sì che rilassando la muscolatura diafframmatica abbia favorito l'ernia iatale? Mi sconsigliate di riutilizzare i farmaci per DE prescritti dall'urologo. Nell'attesa di una ulteriore visita gastroenterologica spero di ottenere una gentile risposta. Cordiali saluti
[#3]
I farmaci che ha citato nel primo post sono Entact (escitalopram) e Xanax (alprazolam).
Il primo è un antidepressivo SSRI, il secondo è un ansiolitico benzodiazepinico; è opportuno che la terapia prolungata con farmaci di queste categorie sia monitorata dallo specialista in psichiatria.
Il primo è un antidepressivo SSRI, il secondo è un ansiolitico benzodiazepinico; è opportuno che la terapia prolungata con farmaci di queste categorie sia monitorata dallo specialista in psichiatria.
[#5]
Riepilogando
l'ernia jatale da scivolamento di lieve entità è un fattore predisponente e non determinante del reflusso gastroesofageo e della sintomatologia a esso correlata; non necessita di alcuna terapia
per i sintomi da reflusso gastroesofageo, anche se essi rispondono a un trattamento di breve periodo con PPI, è preferibile un approccio terapeutico con altri farmaci (procinetici, magaldrato, alginato...)
i farmaci per la disfunzione erettile possono determinare modico rilassamento dello sfintere esofageo inferiore (muscolatura liscia), ma non interferiscono in alcun modo sul diaframma (muscolatura striata), quindi possono favorire il reflusso gastroesofageo, ma non c'entrano nulla con l'ernia jatale; inoltre l'attività di questi farmaci è limitata al tempo di assunzione e non può aver determinato effetti permanenti sulla muscolatura esofagea
la sintomatologia descritta (ottundimento, emicrania, capogiro) è poco verosimilmente connessa all'assunzione dei farmaci destinati all'apparato digerente ma è molto più probabilmente collegata a quelli con effetto sul sistema nervoso, per cui è opportuna una revisione della terapia (posologia, alternative farmacologiche) da parte dello specialista psichiatra
l'ernia jatale da scivolamento di lieve entità è un fattore predisponente e non determinante del reflusso gastroesofageo e della sintomatologia a esso correlata; non necessita di alcuna terapia
per i sintomi da reflusso gastroesofageo, anche se essi rispondono a un trattamento di breve periodo con PPI, è preferibile un approccio terapeutico con altri farmaci (procinetici, magaldrato, alginato...)
i farmaci per la disfunzione erettile possono determinare modico rilassamento dello sfintere esofageo inferiore (muscolatura liscia), ma non interferiscono in alcun modo sul diaframma (muscolatura striata), quindi possono favorire il reflusso gastroesofageo, ma non c'entrano nulla con l'ernia jatale; inoltre l'attività di questi farmaci è limitata al tempo di assunzione e non può aver determinato effetti permanenti sulla muscolatura esofagea
la sintomatologia descritta (ottundimento, emicrania, capogiro) è poco verosimilmente connessa all'assunzione dei farmaci destinati all'apparato digerente ma è molto più probabilmente collegata a quelli con effetto sul sistema nervoso, per cui è opportuna una revisione della terapia (posologia, alternative farmacologiche) da parte dello specialista psichiatra
[#6]
Utente
GRAZIE MILLE PER LA CHIARA RISPOSTA. QUINDI LEI MI DICE CHE I FARMACI PER LA DE MI HANNO SOLO SCATENATO L'ERNIA IATALE (REFLUSSO) E CHE NON PORTANO DAL PUNTO DI VISTA FISICO AD UN RILASSAMENTO MUSCOLARE TALE DA FAR INGRANDIRE FISICAMENTE L'ERNIA IATALE. SCUSI LA DOMANDA STUPIDA MA IL MIO SPECIALISTA MI HA SOLO DETTO CHE NON ERA IL SUO CAMPO. COMUNQUE SPERIAMO CHE SI ATTENUINO I SINTOMI DELL'ERNIA E SPERIAMO DI POTER RIUTILIZZARE I FARMACI PER LA DE (COMUNQUE STRANO PERCHE' PRIMA DI PRENDERE QUESTI FARMACI AVEVO SOLO UN PO' DI LINGUA URENTE ORA STO VIVENDO L'INFERNO) COMUNQUE GRAZIE MILLE E' STATO GENTILISSIMO
[#7]
Delle due una: o non mi sono spiegato bene io o non ha compreso bene lei. E poiché il consulto è pubblico, e può essere di utilità per altri lettori, chiariamo ancora una volta.
1) Non ci sono farmaci che "scatenano" l'ernia jatale; l'ernia jatale da scivolamento è una condizione meccanica.
2) Il termine "ernia jatale" NON è equivalente a reflusso gastroesofageo; l'ernia jatale è un semplice fattore predisponente: ci sono persone con ernia e reflusso, con ernia senza reflusso, con reflusso senza ernia.
3) esistono alcuni farmaci che possono rilassare il tono fisiologico dello sfintere esofageo inferiore dell'esofago (che non c'entra niente con lo jatus diaframmatico attraverso il quale passa l'esofago) e facilitare il reflusso.
4) dalla situazione descritta lei non deve curare l'ernia jatale perché non ha senso; deve curare la sintomatologia da reflusso che può avere diverse concause. La terapia farmacologica più indicata per i sintomi da reflusso gastroesofageo è fondata su molecole come magaldrato e alginato, associate talvolta a procinetici, occasionalmente (e solo per breve periodo) a PPI, in alcuni casi (discinesia biliare) a colestiramina e analoghi. La terapia farmacologica senza che si effettuino modificazioni della posizione di riposo e dello stile di vita non ha successo duraturo.
Ulteriori informazioni ai seguenti link
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-gastroesofageo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1006-manifestazioni-atipiche-della-malattia-da-reflusso-esofageo-mrge.html
1) Non ci sono farmaci che "scatenano" l'ernia jatale; l'ernia jatale da scivolamento è una condizione meccanica.
2) Il termine "ernia jatale" NON è equivalente a reflusso gastroesofageo; l'ernia jatale è un semplice fattore predisponente: ci sono persone con ernia e reflusso, con ernia senza reflusso, con reflusso senza ernia.
3) esistono alcuni farmaci che possono rilassare il tono fisiologico dello sfintere esofageo inferiore dell'esofago (che non c'entra niente con lo jatus diaframmatico attraverso il quale passa l'esofago) e facilitare il reflusso.
4) dalla situazione descritta lei non deve curare l'ernia jatale perché non ha senso; deve curare la sintomatologia da reflusso che può avere diverse concause. La terapia farmacologica più indicata per i sintomi da reflusso gastroesofageo è fondata su molecole come magaldrato e alginato, associate talvolta a procinetici, occasionalmente (e solo per breve periodo) a PPI, in alcuni casi (discinesia biliare) a colestiramina e analoghi. La terapia farmacologica senza che si effettuino modificazioni della posizione di riposo e dello stile di vita non ha successo duraturo.
Ulteriori informazioni ai seguenti link
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-gastroesofageo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1006-manifestazioni-atipiche-della-malattia-da-reflusso-esofageo-mrge.html
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.6k visite dal 25/03/2021.
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