Problemi intestinali Post COVID-19
Salve,
a metà gennaio sono risultato positivo al COVID-19 con sintomi lievi quali raffreddore, mancanza di olfatto e gusto e dolori muscolari.
Dopo alcuni giorni i sintomi erano già spariti.
Dopo 20 giorni circa di quarantena sono risultato negativo a tampone molecolare e da lì a circa 7 giorni dopo nessun tipo di disturbo.
Piccola premessa: la mia alimentazione durante la degenza non è stata affatto corretta ma non credo questo sia il motivo ultimo dei disturbi.
Dopo 7 giorni dalla fine della degenza ho però cominciato ad avvertire problemi come forti giramenti di testa, mancanza di concentrazione, senso di stanchezza e soprattutto dolori alla parte destra e sinistra dell'addome.
Non bruciori ma come delle fitte.
A questo era accompagnata la necessità di andare al bagno in maniera piuttosto liquida inizialmente (cosa che con il tempo si è andata via via assestando).
Mi sono dunque recato dal medico di base e dallo specialista, i quali hanno dato come diagnosi che il disturbo fosse provocato da strascichi dovuti al COVID-19.
Ho eseguito analisi del sangue specifiche e ecografia addominale che non hanno fatto emergere niente di 'allarmante".
I medici mi hanno consigliato di non allarmarmi perché tutto lasciava indicare che si trattasse di strascichi da COVID.
Le analisi erano leggermente sballate (ma comprensibili vista la mia situazione precedente) e l'ecografia ha fatto emergere solo un piccolissimo ingrossamento del fegato che, a detta del medico, è normale e controllabile.
Nello specifico la diagnosi comune è stata infiammazione intestinale/colon.
La terapia è stata di prescrivermi dei farmaci della flora batterica e altri medicinali per colon/intestino.
In più un'alimentazione sana che non gravi troppo sul sistema digestivo (alimenti semplici, no proteine, no alcool no lavorati).
Tuttavia dopo 2 settimane dall'analisi e 2 mesi abbondanti post covid ho ancora i seguenti fastidi:
1) Dolori localizzati a destra e sinistra dell'addome (Non forti come prima ma presenti)
2) Dopo aver mangiato mi capita spesso di andare al bagno (vado 1 max 2 volte al giorno), a volte mi capita di andare stitico ma (quasi) mai in maniera liquida ormai.
Questo mi capita principalmente dopo aver mangiato 'male' o bevuto caffè/latte (come capitava in passato)
3) Dopo essere andato al bagno avverto un senso di debolezza e nausea persistente.
Altra informazione utile: la mia alimentazione durante la settimana è impeccabile per poi peggiorare nel weekend (dolci, cibi fritti o pizze), non so se questo può aiutare.
Vorrei capire se la mia situazione si smaltisce con il tempo oppure si tratta di qualcosa di non rilevato dai medici specialistici e dal medico di base.
Se avete bisogno di ulteriori dettagli non esiterò a darveli
Daniele
a metà gennaio sono risultato positivo al COVID-19 con sintomi lievi quali raffreddore, mancanza di olfatto e gusto e dolori muscolari.
Dopo alcuni giorni i sintomi erano già spariti.
Dopo 20 giorni circa di quarantena sono risultato negativo a tampone molecolare e da lì a circa 7 giorni dopo nessun tipo di disturbo.
Piccola premessa: la mia alimentazione durante la degenza non è stata affatto corretta ma non credo questo sia il motivo ultimo dei disturbi.
Dopo 7 giorni dalla fine della degenza ho però cominciato ad avvertire problemi come forti giramenti di testa, mancanza di concentrazione, senso di stanchezza e soprattutto dolori alla parte destra e sinistra dell'addome.
Non bruciori ma come delle fitte.
A questo era accompagnata la necessità di andare al bagno in maniera piuttosto liquida inizialmente (cosa che con il tempo si è andata via via assestando).
Mi sono dunque recato dal medico di base e dallo specialista, i quali hanno dato come diagnosi che il disturbo fosse provocato da strascichi dovuti al COVID-19.
Ho eseguito analisi del sangue specifiche e ecografia addominale che non hanno fatto emergere niente di 'allarmante".
I medici mi hanno consigliato di non allarmarmi perché tutto lasciava indicare che si trattasse di strascichi da COVID.
Le analisi erano leggermente sballate (ma comprensibili vista la mia situazione precedente) e l'ecografia ha fatto emergere solo un piccolissimo ingrossamento del fegato che, a detta del medico, è normale e controllabile.
Nello specifico la diagnosi comune è stata infiammazione intestinale/colon.
La terapia è stata di prescrivermi dei farmaci della flora batterica e altri medicinali per colon/intestino.
In più un'alimentazione sana che non gravi troppo sul sistema digestivo (alimenti semplici, no proteine, no alcool no lavorati).
Tuttavia dopo 2 settimane dall'analisi e 2 mesi abbondanti post covid ho ancora i seguenti fastidi:
1) Dolori localizzati a destra e sinistra dell'addome (Non forti come prima ma presenti)
2) Dopo aver mangiato mi capita spesso di andare al bagno (vado 1 max 2 volte al giorno), a volte mi capita di andare stitico ma (quasi) mai in maniera liquida ormai.
Questo mi capita principalmente dopo aver mangiato 'male' o bevuto caffè/latte (come capitava in passato)
3) Dopo essere andato al bagno avverto un senso di debolezza e nausea persistente.
Altra informazione utile: la mia alimentazione durante la settimana è impeccabile per poi peggiorare nel weekend (dolci, cibi fritti o pizze), non so se questo può aiutare.
Vorrei capire se la mia situazione si smaltisce con il tempo oppure si tratta di qualcosa di non rilevato dai medici specialistici e dal medico di base.
Se avete bisogno di ulteriori dettagli non esiterò a darveli
Daniele
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E' probabile che i suoi disturbi siano conseguenza dell ' infezione da virus- naturalmente in un soggetto predisposto - come dovrebbe essere lei .Non mi è chiaro come possa essere non corretta un ' alimentazione durante un ricovero. E anche la pizza, non provoca disturbi intestinali, se non talvolta un po' di gonfiore per la fermentazione della pasta. Sono d' accordo sulla scelta terapeutica. Prosegua.
Prof. alberto tittobello
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.9k visite dal 23/03/2021.
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