Dolore cronico a livello addominale, areofagia e ibs
Salve,
da circa 5 anni soffro di problemi digestivi, problemi che sono stati inquadrati nella sindrome dell'intestino irritabile da diversi medici, anche se non sono mai stato sottoposto ad esami strumentali.
Storicamente soffro di periodi di stitichezza e periodi in cui la diarrea è prevalente, sporadicamente con sangue nelle feci che, secondo quanto mi è stato comunicato, essendo di colore rosso non dovrebbero essere un segnale di pericolo.
I problemi sono spesso accompagnati da aria nell'intestino che, suppongo, è la mia causa principale di malessere, causando un dolore cronico e debilitante, che non sono in grado di attenuare in nessun modo né di ignorare, e che dunque mi priva della capacità di concentrarmi.
Il dolore avviene durante il transito di aria o feci, ed è localizzato in un punto dell'addome.
Tende a scomparire qualche minuto dopo per poi apparire in un punto diverso, ed è accompagnato dal classico gorgoglio.
Il tutto può durare per ore o giorni.
Mi è stato detto più volte che il problema potesse essere causato dall'ansia, ma non mi ritengo una persona ansiosa, né ho stati di ansia frequenti.
Non trovo poi nessun pattern con i periodi di maggiori stress che possono capitare (come è normale che sia immagino).
La mia alimentazione, benché non perfetta, è comunque ricca di cereali integrali alternati a quelli raffinati, frutta e verdura, e povera di zuccheri semplici.
Non consumo alcol, bevande zuccherate, e in genere sto attento a quali cibi possano causare gas, oltre a variare gli alimenti.
Come farmaci, mi sono stati prescritti debridat, debrum e omeprazolo, con scarsi risultati, per cui abbandonati anni fa.
Da circa 6-7 mesi prendo regolarmente il domperidone mezz'ora prima i pasti principali, ed è stato l'unico farmaco a migliorare leggermente la situazione.
Non tanto nell'intensità del dolore, che rimane tale, ma nella durata dei sintomi.
Ho provato anche il carbone vegetale ed altri integratori, come quelli a base di probiotici, ma anche questi non hanno avuto effetti.
In più, spesso i sintomi si fanno più insistenti o non mi lasciano dormire, quindi prendo il buscopan, di cui ultimamente credo di farne un consumo eccessivo.
Il mio medico ha detto che sarebbe il caso di effettuare una gastroscopia, ma data la situazione pandemica per il momento non è possibile.
Attendo da circa un anno e adesso la situazione sta diventando ingestibile.
Volevo dunque chiedere una conferma sulla diagnosi di intestino irritabile, quali farmaci posso prendere su base giornaliera per trattare il dolore e, infine, quali esami posso effettuare anche privatamente.
Volevo chiedere poi se è vero che la pandemia ha bloccato gli esami diagnostici, ed eventualmente quali esami potrei svolgere privatamente per risalire alla causa.
Grazie mille
da circa 5 anni soffro di problemi digestivi, problemi che sono stati inquadrati nella sindrome dell'intestino irritabile da diversi medici, anche se non sono mai stato sottoposto ad esami strumentali.
Storicamente soffro di periodi di stitichezza e periodi in cui la diarrea è prevalente, sporadicamente con sangue nelle feci che, secondo quanto mi è stato comunicato, essendo di colore rosso non dovrebbero essere un segnale di pericolo.
I problemi sono spesso accompagnati da aria nell'intestino che, suppongo, è la mia causa principale di malessere, causando un dolore cronico e debilitante, che non sono in grado di attenuare in nessun modo né di ignorare, e che dunque mi priva della capacità di concentrarmi.
Il dolore avviene durante il transito di aria o feci, ed è localizzato in un punto dell'addome.
Tende a scomparire qualche minuto dopo per poi apparire in un punto diverso, ed è accompagnato dal classico gorgoglio.
Il tutto può durare per ore o giorni.
Mi è stato detto più volte che il problema potesse essere causato dall'ansia, ma non mi ritengo una persona ansiosa, né ho stati di ansia frequenti.
Non trovo poi nessun pattern con i periodi di maggiori stress che possono capitare (come è normale che sia immagino).
La mia alimentazione, benché non perfetta, è comunque ricca di cereali integrali alternati a quelli raffinati, frutta e verdura, e povera di zuccheri semplici.
Non consumo alcol, bevande zuccherate, e in genere sto attento a quali cibi possano causare gas, oltre a variare gli alimenti.
Come farmaci, mi sono stati prescritti debridat, debrum e omeprazolo, con scarsi risultati, per cui abbandonati anni fa.
Da circa 6-7 mesi prendo regolarmente il domperidone mezz'ora prima i pasti principali, ed è stato l'unico farmaco a migliorare leggermente la situazione.
Non tanto nell'intensità del dolore, che rimane tale, ma nella durata dei sintomi.
Ho provato anche il carbone vegetale ed altri integratori, come quelli a base di probiotici, ma anche questi non hanno avuto effetti.
In più, spesso i sintomi si fanno più insistenti o non mi lasciano dormire, quindi prendo il buscopan, di cui ultimamente credo di farne un consumo eccessivo.
Il mio medico ha detto che sarebbe il caso di effettuare una gastroscopia, ma data la situazione pandemica per il momento non è possibile.
Attendo da circa un anno e adesso la situazione sta diventando ingestibile.
Volevo dunque chiedere una conferma sulla diagnosi di intestino irritabile, quali farmaci posso prendere su base giornaliera per trattare il dolore e, infine, quali esami posso effettuare anche privatamente.
Volevo chiedere poi se è vero che la pandemia ha bloccato gli esami diagnostici, ed eventualmente quali esami potrei svolgere privatamente per risalire alla causa.
Grazie mille
[#1]
Le viene detto che ha intestino irritabile e le viene consigliato di fare una gastroscopia?
La diagnosi è verosimile ma per confermare farei una visita gastroenterologica ed un dosaggio della calprotectina fecale.
Cordiali saluti.
La diagnosi è verosimile ma per confermare farei una visita gastroenterologica ed un dosaggio della calprotectina fecale.
Cordiali saluti.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la celerità e la chiarezza della risposta.
Faccio immediatamente mea culpa, si trattava di colonscopia e non di gastroscopia, come Lei ha correttamente precisato.
Lunedì contatterò il medico per proporre la visita e il dosaggio, sperando non vi siano problemi nel privato (per fortuna è anche molto più accessibile rispetto alla colonscopia).
Sono piuttosto concorde sulla diagnosi di intestino irritabile. Volevo chiederle se è possibile prendere qualcosa per avere sollievo dai sintomi, in attesa di completare il quadro clinico.
Grazie
la ringrazio per la celerità e la chiarezza della risposta.
Faccio immediatamente mea culpa, si trattava di colonscopia e non di gastroscopia, come Lei ha correttamente precisato.
Lunedì contatterò il medico per proporre la visita e il dosaggio, sperando non vi siano problemi nel privato (per fortuna è anche molto più accessibile rispetto alla colonscopia).
Sono piuttosto concorde sulla diagnosi di intestino irritabile. Volevo chiederle se è possibile prendere qualcosa per avere sollievo dai sintomi, in attesa di completare il quadro clinico.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 19/03/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.