Reflusso esofageo: ablazione in radiofrequenza e tecnica gerdx in pazienti con barret metaplasico

Buonasera,
sono un uomo di 51 anni, normopeso, non fumatore, bevitore sociale / moderato e che pratica da anni regolarmente attivitá sportiva (3-4 volte a settimana, aerobica ed anaerobica):
A seguito di gastroscopia effettuata nel Febbraio 2021 mi é stata diagnosticata leggo da referto- una Esofagite erosiva Moderata (Los Angeles B) causata da reflusso esofageo con piccola ernia iatale.
Ho sempre sofferto un po di reflusso ma questo non mi ha mai portato a situazioni estreme di disagio.
Il controllo é stato fatto nell ambito di un check up-complessivo.

Il controllo istologico post-gastroscopia ha evidenziato un inizio di mucosa di Barrett (very short) con metaplasia e senza displasia o malignitá.

Ho quindi iniziato una terapia con IPP (pantoprazolo 40 mg una compressa al giorno) che capisco essere necessaria nel mio caso, insieme al cambiamento di qualche abitudine alimentare.

I risultati con i IPP sono stati inizialmente (per le prime 2-3 settimane) non significativi, ma poi cambiando dieta e seguendo rigorosamente le prescrizioni dei cibi consigliati per il reflusso ed evitando gli altri c é stato un significativo miglioramento,

Ho 51 anni e non ho ulteriori patologie, anzi tutti gli ulteriori controlli hanno evidenziato il mio ottimo stato di forma.

In relazioni ai potenziali effetti collaterali di lungo periodo dall assunzione di IPP che mi rendono onestamente molto nervoso ed irrequieto e avendo letto molto su internet di studi e ricerche sul tema del reflusso in lingua originale, sarei tendenzialmente pronto a considerare come opzione
1) la ablazione in radiofrequenza per rimuovere questo inizio di mucosa di Barrett.

2) un intervento endoscopico per correggere l ernia iatale.
Per quest ultimo ho sentito di ottimi risultati portati dalla metodica GERDX

Per il punto 1) so che tale metodica si applica normalmente a pazienti con displasia lieve, la mia domanda se é da escludere a priori la mia idoneità all intervento anche se sono ad uno stadio metaplasico very short, sapendo che ció dovrebbe comunque essere verificato attraverso una visita specialistica valutando specificatamente il mio caso.


Per il punto 2) se queste metodica GERDx sia effettivamente migliore delle tecniche endoscopiche precedenti e se garantisca una maggiore probabilità, per il paziente, di emancipazione dagli IPP dopo essere stata effettuata, ovviamente in casi di pazienti selezionati e previo revisione dei risultati di secondo livello (PH Impedenziometria e Manometria)
Grazie
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
Dice bene lei al punto 1) : di solito eseguiamo l' ablazione quando compare la displasia, ma deve esserlo l' endoscopista che ha fatto l' esame a deciderlo. Pr quanto riguarda la nuova tecnica di fundoplicatio endoscopica, posso dire che i primi risultati sono ottimi.

Prof. alberto tittobello

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille Prof. Tittobello per la pronta risposta,
ho altre due brevi domande se possibile

1) Nel caso l endoscospista opti per l ablazione in un caso come il mo, é meglio che essa avvenga prima o dopo questo nuovo intervento di fundoplicatio endoscopica? Oppure la sequenza delle due procedure é indifferente?

2) Quali sono i centri di eccellenza per questa metodica GERDx in Europa dove un paziente come me potrebbe rivolgersi per valutare l idoneitá all operazione?

Grazie e Cordiali Saluti
[#3]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
La sequenza è indifferente. Le due procedure possono anche essere eseguite durante la stessa seduta. Non c' è bisogno di andare in Europa. In Italia esistono endoscopisti bravissimi, a Roma, a Milano, a Napoli, a Messina...
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