Sorveglianza post polipectomia in paziente ultraottantenne
Gentilissimi Dottori, desidero chiederVi un vostro consiglio in merito alla seguente problematica.
Mio padre, che oggi ha quasi 87 anni, in discrete condizioni generali di salute, si è sottoposto due anni fa per la prima volta ad una colonscopia.
Il referto relativo, oltre a menzionare la presenza di numerosi diverticoli a livello del sigma, evidenzia la presenza a livello del sigma distale di un grosso polipo con grosso peduncolo di circa 2.5 cm e a livello del sigma prossimale di almeno altri due polipi con grosso peduncolo di aspetto granuloso.
Infine un paio di piccoli polipi sessili subcentrimetrici a livello delle emorroidi.
L’esame istologico identifica due di questi grossi polipi come polipi iperplastici ed il terzo come adenoma tubulare intestinale di basso grado.
La polipectomia endoscopica però venne eseguita solo circa due mesi dopo con un referto che fa riferimento alla presenza di 3 polipi peduncolati di diametro compreso tra 0, 5 e 3 cm.
Quanto descritto nel referto dell’esame istologico successivamente eseguito sembrebbe profilare però un quadro diverso da quanto finora descritto in quanto fa riferimento alla presenza di un polipo sessile del diametro massimo di 1.4 cm, di un polipo peduncolato del diametro massimo di 1 cm e di un altro polipo sessile del diametro massimo di 0.5 cm.
Infine fa riferimento a frammenti multipli nel complesso di cm 0.8 x 0.5 x 0.2. La diagnosi è di adenoma tubulo-villoso intestinale con displasia epiteliale di basso grado ed adenoma tubulare intestinale con displasia epiteliale di basso grado.
L’endoscopista fa sottoporre mio padre ad una successiva colonscopia dopo soli 6 mesi.
Nel referto è scritto che si repertano due peduncoli esito di pregresse polipectomie e alcuni rilievi iperplastici del retto.
A seguito di ciò l’endoscopista rimanda mio padre ad eseguire una nuova colonscopia a distanza di un anno, esame che dovrebbe essere a breve programmato ed eseguito.
La domanda che volevo sottoporVi è la seguente: sulla base del quadro clinico finora descritto, dell’età avanzata di mio padre, dei rischi che comunque sono legati alle indagini endoscopiche, della notevole sofferenza e dolore che tutte le volte mio padre ha avuto a seguito di tali esami (non sono stati eseguiti in sedazione) ed infine del fatto che da qualche mese si sta sottoponendo ad una terapia ormonale per una recidiva di cancro prostatico, è giustificata una sorveglianza post polipectomia così ravvicinata?
Dando un’occhiata alle linee guida sembrerebbe che dopo circa 80 anni possa essere sospesa addirittura tale sorveglianza Quale è il vostro parere in merito?
Sinceramente, se fosse possibile, vorrei risparmiare a mio padre un’altra eventuale inutile e significativa sofferenza.
Vi ringrazio tanto e vi saluto cordialmente.
Mio padre, che oggi ha quasi 87 anni, in discrete condizioni generali di salute, si è sottoposto due anni fa per la prima volta ad una colonscopia.
Il referto relativo, oltre a menzionare la presenza di numerosi diverticoli a livello del sigma, evidenzia la presenza a livello del sigma distale di un grosso polipo con grosso peduncolo di circa 2.5 cm e a livello del sigma prossimale di almeno altri due polipi con grosso peduncolo di aspetto granuloso.
Infine un paio di piccoli polipi sessili subcentrimetrici a livello delle emorroidi.
L’esame istologico identifica due di questi grossi polipi come polipi iperplastici ed il terzo come adenoma tubulare intestinale di basso grado.
La polipectomia endoscopica però venne eseguita solo circa due mesi dopo con un referto che fa riferimento alla presenza di 3 polipi peduncolati di diametro compreso tra 0, 5 e 3 cm.
Quanto descritto nel referto dell’esame istologico successivamente eseguito sembrebbe profilare però un quadro diverso da quanto finora descritto in quanto fa riferimento alla presenza di un polipo sessile del diametro massimo di 1.4 cm, di un polipo peduncolato del diametro massimo di 1 cm e di un altro polipo sessile del diametro massimo di 0.5 cm.
Infine fa riferimento a frammenti multipli nel complesso di cm 0.8 x 0.5 x 0.2. La diagnosi è di adenoma tubulo-villoso intestinale con displasia epiteliale di basso grado ed adenoma tubulare intestinale con displasia epiteliale di basso grado.
L’endoscopista fa sottoporre mio padre ad una successiva colonscopia dopo soli 6 mesi.
Nel referto è scritto che si repertano due peduncoli esito di pregresse polipectomie e alcuni rilievi iperplastici del retto.
A seguito di ciò l’endoscopista rimanda mio padre ad eseguire una nuova colonscopia a distanza di un anno, esame che dovrebbe essere a breve programmato ed eseguito.
La domanda che volevo sottoporVi è la seguente: sulla base del quadro clinico finora descritto, dell’età avanzata di mio padre, dei rischi che comunque sono legati alle indagini endoscopiche, della notevole sofferenza e dolore che tutte le volte mio padre ha avuto a seguito di tali esami (non sono stati eseguiti in sedazione) ed infine del fatto che da qualche mese si sta sottoponendo ad una terapia ormonale per una recidiva di cancro prostatico, è giustificata una sorveglianza post polipectomia così ravvicinata?
Dando un’occhiata alle linee guida sembrerebbe che dopo circa 80 anni possa essere sospesa addirittura tale sorveglianza Quale è il vostro parere in merito?
Sinceramente, se fosse possibile, vorrei risparmiare a mio padre un’altra eventuale inutile e significativa sofferenza.
Vi ringrazio tanto e vi saluto cordialmente.
[#2]
Utente
La ringrazio tanto Prof. Tittobello per la sua gentile risposta. Desideravo rivolgerLe questa ulteriore domanda: sulla base del quadro profilato e non avendo personalmente la possibilità di valutare la bontà della tecnica di escissione dei polipi realizzata dall'endoscopista, qual è cautelativamente l'intervallo temporale verosimilmente più congruo per effettuare nuovamente un controllo? Ritiene opportuno effettuare comunque tale controllo, anche se non ravvicinato e ad un intervallo temporale più ampio oppure, vista la situazione generale (natura benigna dei polipi ecc...) se ne può evitare definitivamente la programmazione futura?
La ringrazio molto e la saluto cordialmente.
La ringrazio molto e la saluto cordialmente.
[#3]
Può capire che una risposta precisa non è possibile darla. I polipi erano benigni ; quelli più grossi mostravano una displasia di grado lieve. Significa che nel corso degli anni ( ma di tanti anni, perchè questi polipi ci mettono anni per crescere ) incominciavano a trasformarsi verso quella via che può portare verso la malignità, passando attraverso le successive forme di displasia più severa. Cosa che questi polipi ancora non avevano fatto. Quindi secondo me non sono necessari controlli ravvicinati. Tuttavia, non sono d ' accordo su quella " significativa sofferenza ", perché se viene fatta una buona sedazione, non si deve soffrire per una colonscopia.
[#4]
Utente
Grazie tanto Professore. Tenendo presente quanto Lei ha evidenziato e cioè il fatto che, data la situazione, non sono necessari controlli ravvicinati ed escludendo ogni riferimento ad età ed aspettativa di vita, potrebbe ritenere ragionevole effettuare un nuovo controllo a 5 anni dall'ultimo? Quale intervallo temporale (3 anni, 5 anni o altro) sentirebbe sulla base della sua esperienza di ritenere più congruo alla situazione?
Grazie mille per qualunque supporto sentirà ulteriormente di offrirmi. La saluto cordialmente.
Grazie mille per qualunque supporto sentirà ulteriormente di offrirmi. La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2k visite dal 02/03/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore del colon retto
Cos'è il tumore del colon retto? Test del sangue occulto, colonscopia e altri esami da fare per la prevenzione. I polipi del colon e le altre cause.