Cause gonfiore intestinale e a chi rivolgermi per far fronte al problema
Buongiorno,
ho 32 anni, sono alto 1.90 e peso circa 75kg.
(Premetto che nel 2015 sono stato ricoverato con diagnosi gastroenterite severa ed esofagite, per cui deduco che il mio apparato digerente sia di per sé delicato a prescindere).
Da circa quattro mesi si è intensificato un disturbo di cui ho spesso sofferto, ma mai così persistente, cioè gonfiore intestinale (non di stomaco).
Mi sono rivolto al medico di base che mi ha consigliato di prendere Milicon e di fare una visita gastroenterologica.
Prima di procedere con Milicon ho preferito fare la visita, e mi hanno diagnosticato "colon irritabile", suggerendomi una terapia di spasmomen mattino e sera + simetic 3 volte al giorno.
Ho seguito la terapia per circa 3 settimane senza alcun beneficio e mi sono rivolto ad una nutrizionista che mi disse di togliere latticini per una settimana, legumi per un'altra e cibi ad alta fermentazione per la terza.
Ho notato un leggero miglioramento togliendo i cibi ad alta fermentazione ma dopo due mesi il problema persiste, e non riesco a capire quale possa essere la causa.
Ho così deciso di fare un test per le intolleranze alimentari che farò la prossima settimana, e volevo chiedere a chi rivolgermi successivamente a questo, se nuovamente a un gastroenterologo o alla nutrizionista.
Riporto una breve descrizione del mio stile di vita e della dieta che seguo:
- defecazione circa 1 volta al giorno, feci miste, no sangue, no dolore nell’evacuazione.
- pochissime flatulenze ma frequente eruttazione dopo ogni pasto.
- nessun dolore né bruciore allo stomaco, solo parte bassa dell’intestino gonfissima sia dopo pasti pesanti che leggeri, conseguente all’introduzione di cibi di qualsiasi genere.
Spesso anche al mattino appena sveglio e alcune volte intensificato dopo evacuazione.
Persistente senso di pesantezza e tensione intestinale.
NON ho altri sintomi per esempio diarrea, mal di testa o problemi cutanei.
- La mia dieta si compone quasi esclusivamente di mais, riso, avena, grano saraceno, carne, pesce, uova, patate, frutta (kiwi, arance, mirtilli, mandarini, fragole) e verdura (insalata verde, carote, zucchine, pomodori, spinaci).
Consumo quotidiano da un minimo di 1 a un massimo di 3 caffè zuccherati e 2 giorni a settimana consumo di vino.
- bevo almeno 2 litri di acqua al giorno.
- prendo 1 compressa di robilas ogni sera.
- non fumatore.
- attività fisica quotidiana (camminata o yoga)
Vi ringrazio.
ho 32 anni, sono alto 1.90 e peso circa 75kg.
(Premetto che nel 2015 sono stato ricoverato con diagnosi gastroenterite severa ed esofagite, per cui deduco che il mio apparato digerente sia di per sé delicato a prescindere).
Da circa quattro mesi si è intensificato un disturbo di cui ho spesso sofferto, ma mai così persistente, cioè gonfiore intestinale (non di stomaco).
Mi sono rivolto al medico di base che mi ha consigliato di prendere Milicon e di fare una visita gastroenterologica.
Prima di procedere con Milicon ho preferito fare la visita, e mi hanno diagnosticato "colon irritabile", suggerendomi una terapia di spasmomen mattino e sera + simetic 3 volte al giorno.
Ho seguito la terapia per circa 3 settimane senza alcun beneficio e mi sono rivolto ad una nutrizionista che mi disse di togliere latticini per una settimana, legumi per un'altra e cibi ad alta fermentazione per la terza.
Ho notato un leggero miglioramento togliendo i cibi ad alta fermentazione ma dopo due mesi il problema persiste, e non riesco a capire quale possa essere la causa.
Ho così deciso di fare un test per le intolleranze alimentari che farò la prossima settimana, e volevo chiedere a chi rivolgermi successivamente a questo, se nuovamente a un gastroenterologo o alla nutrizionista.
Riporto una breve descrizione del mio stile di vita e della dieta che seguo:
- defecazione circa 1 volta al giorno, feci miste, no sangue, no dolore nell’evacuazione.
- pochissime flatulenze ma frequente eruttazione dopo ogni pasto.
- nessun dolore né bruciore allo stomaco, solo parte bassa dell’intestino gonfissima sia dopo pasti pesanti che leggeri, conseguente all’introduzione di cibi di qualsiasi genere.
Spesso anche al mattino appena sveglio e alcune volte intensificato dopo evacuazione.
Persistente senso di pesantezza e tensione intestinale.
NON ho altri sintomi per esempio diarrea, mal di testa o problemi cutanei.
- La mia dieta si compone quasi esclusivamente di mais, riso, avena, grano saraceno, carne, pesce, uova, patate, frutta (kiwi, arance, mirtilli, mandarini, fragole) e verdura (insalata verde, carote, zucchine, pomodori, spinaci).
Consumo quotidiano da un minimo di 1 a un massimo di 3 caffè zuccherati e 2 giorni a settimana consumo di vino.
- bevo almeno 2 litri di acqua al giorno.
- prendo 1 compressa di robilas ogni sera.
- non fumatore.
- attività fisica quotidiana (camminata o yoga)
Vi ringrazio.
[#1]
Penserei ad una disbiosi intestinale.
Ne parli con il suo gastroenterologo.
Le uniche due intolleranze alimentari riconosciute sono lattosio e glutine.
Cordiali saluti.
Ne parli con il suo gastroenterologo.
Le uniche due intolleranze alimentari riconosciute sono lattosio e glutine.
Cordiali saluti.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#3]
Utente
Buongiorno Dott.Bacosi, mi riallaccio al consulto soprastante.
Ho fatto degli esami del sangue e ho dei valori bassissimi di immunoglobuline igA (1mg/dl) e AC anti transglutaminasi igA (<1.9 CU). Inoltre ho effettuato dietetic test presso un centro medico e mi è stata riferita una "severa intolleranza" a lievito naturale, lievito madre e lievito di birra, con conseguente suggerimento di sospensione di cibi contenenti lievito per un periodo di 6 mesi.
Come lei sottolineava le uniche intolleranze riconosciute sono lattosio e glutine, quindi mi chiedo:
- i valori bassi sopra indicati possono essere legati ai miei disturbi?
- se i lieviti non rientrano nelle intolleranze riconosciute, come mi dovrei comportare a riguardo di quanto mi è stato detto?
- dovrei effettuare un disbiosi test per capire se eventuali probiotici potrebbero essermi di aiuto?
grazie.
Ho fatto degli esami del sangue e ho dei valori bassissimi di immunoglobuline igA (1mg/dl) e AC anti transglutaminasi igA (<1.9 CU). Inoltre ho effettuato dietetic test presso un centro medico e mi è stata riferita una "severa intolleranza" a lievito naturale, lievito madre e lievito di birra, con conseguente suggerimento di sospensione di cibi contenenti lievito per un periodo di 6 mesi.
Come lei sottolineava le uniche intolleranze riconosciute sono lattosio e glutine, quindi mi chiedo:
- i valori bassi sopra indicati possono essere legati ai miei disturbi?
- se i lieviti non rientrano nelle intolleranze riconosciute, come mi dovrei comportare a riguardo di quanto mi è stato detto?
- dovrei effettuare un disbiosi test per capire se eventuali probiotici potrebbero essermi di aiuto?
grazie.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 08/02/2021.
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