Referto gastroscopia transnasale

Gentili Dottori, qualche settimana fa, a seguito di problemi gastrointestinali, in particolar modo dispepsia, aerofagia, pirosi e un colon apparentemente irritabile, ho deciso di rivolgermi ad un gastroenterologo per una visita specialistica.
Premettendo il mio essere particolarmente ansioso e particolarmente stressato in questo periodo così difficile per tutti, la visita si è svolta con una certa serenità.
Lo specialista, dopo avermi posto una serie di domande, ha effettuato un esame obiettivo attraverso palpazione diretta.
Chiaramente tutto ciò non è stato sufficiente per sancire una diagnosi, pertanto, mi è stata prescritta una esofagogastroduodenoscopia.

Dopo qualche settimana ho effettuato una gastroscopia transnasale.

Il referto del suddetto esame è stato il seguente:
"A carico dell'esofago sovracardiale presenza di lieve iperemia mucosa.
Cardias in sede beante.
In cavità gastrica lago mucoso di colore sui generis.
La mucosa del corpo e fondo gastrico si solleva in pliche regolari con qualche rara area iperemico-erosiva.
Alla visione in retroversione del fondo buona continenza cardiale.
In sede antrale ree iperemiche si alternano ad aree grigiastre.
Piloro pervio.
Bulbo duodenale normoconformato rivestito da mucosa di aspetto normale.
Assenza di lesioni a carico della seconda porzione del duodeno.
CP test negativo.

Conclusione: Note di esofagite da incontinenza cardiale.
Gastropatia cronica antrale.
"
Ora, purtroppo, lo specialista a cui faccio riferimento è fuori citta' per motivi personali.
In compenso siamo riusciti a stabilire un piano di cura tramite telefono.
Il piano prevede l'assunzione per 30 gg di esopral 20 mg al mattino+pyloral dopo i pasti per almeno 3 settimane.

Volevo gentilmente chiedervi se i sintomi inizialmente descritti, oltre a qualche extrasistole di cui ho verificato la natura non ascrivibile all'ambito cardiologico e alla tiroide, possono essere riconducibili al referto sopradescritto e se la cura prescrittami ha una valenza"curativa" oltre che "sintomatologica".

Grazie per le eventuali risposte.
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Solo la pirosi può essere ascrivibile al referto endoscopico, gli sintomi sembrano più compatibili con un intestino irritabile

cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Utente
Utente
Dott.Cosentino, innanzitutto grazie per la celere risposta.
Purtroppo non mi è chiaro il concetto.
Vale a dire, secondo il Suo parere, e' piu' probabile che le difficoltà digestive e il senso di riempimento dello stomaco siano imputabili ad un colon irritabile anziché al referto endoscopico?
Inoltre, episodi sporadici di extrasistolia potrebbero o meno avere un nesso(pensavo alla sindrome gastrocardiaca) con uno stomaco eccessivamente disteso e quindi spina irritativa?
Infine-e La ringrazio per la pazienza- rispetto al referto, la terapia prescrittami, secondo il Suo parere, tende a risolvere il problema in maniera"strutturale" oppure agira' in maniera estemporanea sui sintomi?
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Più che colon irritabile è affetto da "intestino" irritabile, quindi una forma funzionale dell'intero tratto digestivo. I farmaci potrebbero ridurre qualche sintomo ma sarebbe utile anche qualche procinetico e valutare eventuali intolleranze alimentari
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Utente
Utente
Quindi, se ho ben capito, secondo il Suo punto di vista, la terapia prescrittami andrebbe implementata con un procinetico ed in ogni caso non sarebbe "definitivamente risolutiva"?
Ciò chiaramente non mi farebbe piacere ma comunque La ringrazio per lo spunto di riflessione che approfondirò con lo specialista di mio riferimento.
Dottor Cosentino non vorrei approfittare della Sua gentilezza ma per quanto riguarda gli episodi di extrasistolia, ritiene possa esserci un nesso?
Concludendo e ringraziandola nuovamente, mi conferma che il referto, tutto sommato, non riporta situazioni particolarmente preoccupanti?
Cordialmente
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Una distensione gastrica (S di Romheld) può comportare disturbi (benigni) cardiaci

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