Occlusione intestinale: quando sospettare che possa verificarsi?
Buongiorno e buone feste, dottori!
Vi contatto per capire se sto sottostimando il rischio di questa complicanza oppure non ho motivi reali per preoccuparmi.
Soffro da sempre di stitichezza, in passato mi è stata "diagnosticata" la sindrome del colon irritabile e inoltre, facendo una rx, è emerso che ho il colon più lungo del normale, ma a vent'anni un medico mi ha suggerito un integratore di fibre grazie al quale, da allora, riesco ad andare di corpo ogni giorno (da ciò che ho capito, sono fibre che puntano all'effetto di massa, stimolando la peristalsi).
Il problema si è ripresentato in modo importante da circa un anno, cioé da quando ho iniziato ad assumere uno psicofarmaco che tra i suoi effetti collaterali ha la stipsi.
Grazie agli integratori (e spesso a dei miniclisteri), ho continuato ad andare di corpo ogni giorno, anche se adesso in modo incompleto, ma da un mesetto ho aumentato il dosaggio e il problema si è aggravato, per cui pur andandoci mi svuoto sempre meno.
Ribadisco che vado ogni giorno, perché in caso contrario ho nausea e fastidi.
Ho però la sensazione quasi costante di tensione addominale, a volte accompagnata da forti bruciori in tutto il tratto gastrointestinale.
L'occlusione può verificarsi anche se vado al bagno ogni giorno?
(E quindi in parte mi svuoto?)
Aggiungo che il mio problema (almeno quello che percepisco) è che ho una peristalsi molto molto pigra,.
Quando qualcosa riesce a irritare l'intestino abbastanza da provocare lo stimolo, io riesco ad andare tranquillamente, senza sforzi, ma di solito si muove poco e niente.
L'ulteriore precisazione è che sento ci sia una correlazione con il ciclo e gli ormoni.
Molti anni fa mi è capitato di avere un lungo periodo di amenorrea (circa un annetto) durante il quale non ho avuto problemi ad andare in bagno regolarmente, ogni giorno, senza ricorrere agli integratori.
Tuttora il problema si presenta soprattutto la settimana prima delle mestruazioni e durante le mestruazioni stesse, mentre è più gestibile per il resto del mese.
Sono costretta a sospendere lo psicofarmaco, anche se funziona allo scopo per cui lo prendo?
Vi contatto per capire se sto sottostimando il rischio di questa complicanza oppure non ho motivi reali per preoccuparmi.
Soffro da sempre di stitichezza, in passato mi è stata "diagnosticata" la sindrome del colon irritabile e inoltre, facendo una rx, è emerso che ho il colon più lungo del normale, ma a vent'anni un medico mi ha suggerito un integratore di fibre grazie al quale, da allora, riesco ad andare di corpo ogni giorno (da ciò che ho capito, sono fibre che puntano all'effetto di massa, stimolando la peristalsi).
Il problema si è ripresentato in modo importante da circa un anno, cioé da quando ho iniziato ad assumere uno psicofarmaco che tra i suoi effetti collaterali ha la stipsi.
Grazie agli integratori (e spesso a dei miniclisteri), ho continuato ad andare di corpo ogni giorno, anche se adesso in modo incompleto, ma da un mesetto ho aumentato il dosaggio e il problema si è aggravato, per cui pur andandoci mi svuoto sempre meno.
Ribadisco che vado ogni giorno, perché in caso contrario ho nausea e fastidi.
Ho però la sensazione quasi costante di tensione addominale, a volte accompagnata da forti bruciori in tutto il tratto gastrointestinale.
L'occlusione può verificarsi anche se vado al bagno ogni giorno?
(E quindi in parte mi svuoto?)
Aggiungo che il mio problema (almeno quello che percepisco) è che ho una peristalsi molto molto pigra,.
Quando qualcosa riesce a irritare l'intestino abbastanza da provocare lo stimolo, io riesco ad andare tranquillamente, senza sforzi, ma di solito si muove poco e niente.
L'ulteriore precisazione è che sento ci sia una correlazione con il ciclo e gli ormoni.
Molti anni fa mi è capitato di avere un lungo periodo di amenorrea (circa un annetto) durante il quale non ho avuto problemi ad andare in bagno regolarmente, ogni giorno, senza ricorrere agli integratori.
Tuttora il problema si presenta soprattutto la settimana prima delle mestruazioni e durante le mestruazioni stesse, mentre è più gestibile per il resto del mese.
Sono costretta a sospendere lo psicofarmaco, anche se funziona allo scopo per cui lo prendo?
[#1]
No, non deve sospendere la terapia. Inoltre, non vada a pensare a cose strane. Il suo colon funziona in maniera un po' irregolare, ma funziona : per questo lo chiamiamo " irritabile". L' occlusione non c' entra, è un ' altra cosa. Insista con le fibre e, se le feci sono dure, con piccole dosi do olio di paraffina. E viva tranquilla. Auguri.
Prof. alberto tittobello
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la risposta rassicurante, prof. Tittobello!
Avevo dimenticato di dire che le mie preoccupazioni derivavano dal fatto che mia nonna sia morta di occlusione intestinale.
Però io stessa attribuisco tutto all'intestino irritabile (e agli ormoni, dato che mi sembra che influenzino molto l'aggravarsi del problema).
Grazie ancora!
Avevo dimenticato di dire che le mie preoccupazioni derivavano dal fatto che mia nonna sia morta di occlusione intestinale.
Però io stessa attribuisco tutto all'intestino irritabile (e agli ormoni, dato che mi sembra che influenzino molto l'aggravarsi del problema).
Grazie ancora!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.7k visite dal 29/12/2020.
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