Lo stomaco indolenzito come se avessi ricevuto un pugno nello stomaco, febbre intorno
Salve, vi scrivo per chiedere un consulto che mi aiuti a risolvere un problema che mi affligge da quasi 6 anni. Ho 35 anni e soffro di ipertrigliceridemia familiare (con trigliceridi intorno al valore 1400) e per questo sono in cura da un endocrinologo dall'età di 4 anni.
Dal 2003 soffro periodicamente di episodi di dolori addominali, con lo stomaco indolenzito come se avessi ricevuto un pugno nello stomaco, febbre intorno a 38-38.5°C, vomito. Questi sintomi si manifestano di solito in questo ordine, mi costringono a letto e a digiuno per 2-3 gg e si concludono con un lieve dolore/fastidio nella parte sx dell'addome, in corrispondenza al tratto sigma del colon.
Nel 2003 mi recai al pronto soccorso di un ospedale della mia città sospettando calcoli renali. Quando mi visitarono trovarono epato-splenomegalia (legata però all'ipertrigliceridemia) e mi consigliarono di ricoverarmi. Accettai sperando che ulteriori accertamenti potessero trovare la causa del dolore. Nel giro di un paio di giorni tutto passò, ma nella settimana di ricovero feci numerosi esami (virologia, ecografie e TAC) senza risultato. Fui dimesso senza diagnosi.
In seguito ho continuato a soffrire di questi problemi con frequenza mensile nel periodo invernale, mentre quasi non avevo problemi nel resto dell'anno (sono arrivato a segnarmi tutte le volte che stavo male per cercare un elemento comune).
Fino ad oggi ho eseguito gastroscopia, esame per elicobacter piroli, colonscopia, clisma opaco, ecografie addominali, risonanza magnatica, senza che nessun esame abbia evidenziato qualche anomalia.
Un gastoenterologo che mi ha seguito per un pò di tempo ha concluso che questi episodi sono legati all'ipertrigliceridemia, per cui mi ha prescritto una cura a base di Eskim 1000, Fulcro e Pancrex. Secondo lui i sintomi sono simili a quelli di una pancreatite.
Devo dire che con questa cura la frequenza degli episodi si è ridotta (sto male 3-4 volte l'anno), ma vorrei trovare una causa, se non una cura, per il mio problema.
Posso fare qualche ulteriore esame per verificare il discorso della pancreatite? Se fosse legato ai trigliceridi, c'è qualche soluzione (non sono mai riuscito a portare i trigliceridi al di sotto del valore 1000)?
Grazie in anticipo a chi ha letto le mie vicissitudini e a chi mi vorrà dare un consiglio in merito.
Stefano
Dal 2003 soffro periodicamente di episodi di dolori addominali, con lo stomaco indolenzito come se avessi ricevuto un pugno nello stomaco, febbre intorno a 38-38.5°C, vomito. Questi sintomi si manifestano di solito in questo ordine, mi costringono a letto e a digiuno per 2-3 gg e si concludono con un lieve dolore/fastidio nella parte sx dell'addome, in corrispondenza al tratto sigma del colon.
Nel 2003 mi recai al pronto soccorso di un ospedale della mia città sospettando calcoli renali. Quando mi visitarono trovarono epato-splenomegalia (legata però all'ipertrigliceridemia) e mi consigliarono di ricoverarmi. Accettai sperando che ulteriori accertamenti potessero trovare la causa del dolore. Nel giro di un paio di giorni tutto passò, ma nella settimana di ricovero feci numerosi esami (virologia, ecografie e TAC) senza risultato. Fui dimesso senza diagnosi.
In seguito ho continuato a soffrire di questi problemi con frequenza mensile nel periodo invernale, mentre quasi non avevo problemi nel resto dell'anno (sono arrivato a segnarmi tutte le volte che stavo male per cercare un elemento comune).
Fino ad oggi ho eseguito gastroscopia, esame per elicobacter piroli, colonscopia, clisma opaco, ecografie addominali, risonanza magnatica, senza che nessun esame abbia evidenziato qualche anomalia.
Un gastoenterologo che mi ha seguito per un pò di tempo ha concluso che questi episodi sono legati all'ipertrigliceridemia, per cui mi ha prescritto una cura a base di Eskim 1000, Fulcro e Pancrex. Secondo lui i sintomi sono simili a quelli di una pancreatite.
Devo dire che con questa cura la frequenza degli episodi si è ridotta (sto male 3-4 volte l'anno), ma vorrei trovare una causa, se non una cura, per il mio problema.
Posso fare qualche ulteriore esame per verificare il discorso della pancreatite? Se fosse legato ai trigliceridi, c'è qualche soluzione (non sono mai riuscito a portare i trigliceridi al di sotto del valore 1000)?
Grazie in anticipo a chi ha letto le mie vicissitudini e a chi mi vorrà dare un consiglio in merito.
Stefano
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Qualche esame che possa contribuire alla diagnosi di verosimile insufficienza pancreatica sono:sulle feci(ricerca di chimotripsina ed elastasi 1pancreatica,ricerca grassi eliminati)sul sangue(tripsinogeno,amilasi,lipasi).I risutati potranno orientare su diagnosi ed aggiustamento terapeutico.Sul problema trigliceridi non ho competenza.Ne parli dei miei cosigli comunque con ilcollega gastroenterologo.
Saluti
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 16.5k visite dal 24/04/2009.
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