è davvero mecessaria una colonscopia o basta una dieta mirata?
Buongiorno! Sono una ragazza di 28 anni e da dopo il parto di mio figlio (poco più di un anno fa) ho iniziato adbavere un dolore nell'addome destro.
Inizialmente era un dolore che si presentava dopo alcuni movimenti ed era situato appena sotto l'ultima costola dx.
Pensando fosse dolore muscolare e dal momento che era leggero non mi ero preoccupata.
Verso Febbraio 2020 il dolore inizia ad essere un po più forte e ha iniziato a presentarsi più spesso, ma il mio dottore non ha dato peso alla cosa.
A luglio dopo un piccolo intervento che mi ha messo molta ansia, il dolore ha iniziato ad essere costante, interessando un'area più diffusa (tutto il fianco dx, acconto all'ombelico, la schiena).
In ppiù da luglio ho iniziato ad andare in bagno in modo abbondante; le feci erano sfatte con presenza di molto cibo.
Ho perso 3 chili pur mangiando molto di più.
Questa situazione sembrava migliorare in alcuni giorni/periodi ma poi peggiorare nuovamente.
Nel frattempo, da luglio ad oggi mi hanno fatto fare analisi del sangue complete (tutti i valori nella norma) e un'ecografia all'addome da dove è uscita renella, ma niente di più.
Un mesetto fa ho tolto la caffeina (caffè, cioccolato e te) e la situazione è un po migliorata: ho ripreso un chilo, il cibo nelle feci è minore ed hanno una forma piu "normale".
In questo mese ho notato che se mangio cibo poco salutare (patatine fritte, prodotti confezionati ecc...) il mio stato peggiora, le feci il giorno dopo sono spesso maleodoranti e chiare e il dolore addomonale diventa più forte e costante.
Ho notato che anche ansia e nervosismo incidono molto sul dolore.
Questa settimana ho consultato due gastroenterologi.
Con il primo medico ho avuto solo un consulto telefonico, dopo avergli inviato le analisi e aver descritto la situazione, non sembrava preoccupato della situazione e non crede sia nulla di grave.
Con il secondo ho avuto una visita, dove in modo molto sbrigativo ha palpato l'addome e schiena (ma non ci sono ringonfiamenti e al tatto sembra stare tutto bene) e mi ha detto di fare una colonscopia.
C'è da precisare che circa 3/4 settimane fa ho trovato sangue nelle feci, era un linea rossa piccola e sottile probabilmente dovuta a ragadi che quei giorni mi disturbavano molto.
È importante fare la colonscopia o basterebbe seguire una dieta priva di caffeina, fritti e alimenti nemici del colon?
Vi ringrazio,
Attendo vostre risposte
Inizialmente era un dolore che si presentava dopo alcuni movimenti ed era situato appena sotto l'ultima costola dx.
Pensando fosse dolore muscolare e dal momento che era leggero non mi ero preoccupata.
Verso Febbraio 2020 il dolore inizia ad essere un po più forte e ha iniziato a presentarsi più spesso, ma il mio dottore non ha dato peso alla cosa.
A luglio dopo un piccolo intervento che mi ha messo molta ansia, il dolore ha iniziato ad essere costante, interessando un'area più diffusa (tutto il fianco dx, acconto all'ombelico, la schiena).
In ppiù da luglio ho iniziato ad andare in bagno in modo abbondante; le feci erano sfatte con presenza di molto cibo.
Ho perso 3 chili pur mangiando molto di più.
Questa situazione sembrava migliorare in alcuni giorni/periodi ma poi peggiorare nuovamente.
Nel frattempo, da luglio ad oggi mi hanno fatto fare analisi del sangue complete (tutti i valori nella norma) e un'ecografia all'addome da dove è uscita renella, ma niente di più.
Un mesetto fa ho tolto la caffeina (caffè, cioccolato e te) e la situazione è un po migliorata: ho ripreso un chilo, il cibo nelle feci è minore ed hanno una forma piu "normale".
In questo mese ho notato che se mangio cibo poco salutare (patatine fritte, prodotti confezionati ecc...) il mio stato peggiora, le feci il giorno dopo sono spesso maleodoranti e chiare e il dolore addomonale diventa più forte e costante.
Ho notato che anche ansia e nervosismo incidono molto sul dolore.
Questa settimana ho consultato due gastroenterologi.
Con il primo medico ho avuto solo un consulto telefonico, dopo avergli inviato le analisi e aver descritto la situazione, non sembrava preoccupato della situazione e non crede sia nulla di grave.
Con il secondo ho avuto una visita, dove in modo molto sbrigativo ha palpato l'addome e schiena (ma non ci sono ringonfiamenti e al tatto sembra stare tutto bene) e mi ha detto di fare una colonscopia.
C'è da precisare che circa 3/4 settimane fa ho trovato sangue nelle feci, era un linea rossa piccola e sottile probabilmente dovuta a ragadi che quei giorni mi disturbavano molto.
È importante fare la colonscopia o basterebbe seguire una dieta priva di caffeina, fritti e alimenti nemici del colon?
Vi ringrazio,
Attendo vostre risposte
[#1]
No, non è sufficiente la dieta. Quando compaiono tracce di sangue nelle feci è opportuno mettere in programma una colonscopia, per avere una diagnosi precisa e per poi vivere tranquillamente per almeno una decina di anni, senza preoccupazioni inutili. Che cosa intende per " presenza di cibo nelle feci " ?
Prof. alberto tittobello
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta.
Il sangue nelle feci è capitato si presentasse in soli due episodi, ma probabilmente è collegato a ragadi anali che mi procuravano molto disturbo.
Per cibo presente nelle feci intendo che si può benissimo distinguere all'interno delle feci il cibo che ho mangiato il giorno prima. Ci sono dei pezzi di cibo non digerito spesso anche grandi
Il sangue nelle feci è capitato si presentasse in soli due episodi, ma probabilmente è collegato a ragadi anali che mi procuravano molto disturbo.
Per cibo presente nelle feci intendo che si può benissimo distinguere all'interno delle feci il cibo che ho mangiato il giorno prima. Ci sono dei pezzi di cibo non digerito spesso anche grandi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 900 visite dal 11/12/2020.
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