Reflusso ed ernia iatale

Cari dottori, richiedo un vostro consulto per una serie di sintomi che sto avendo in questo periodo e che non sono del tutto nuovi.

Ho 34 e ho sempre goduto di buona salute fino a 9 mesi fa, marzo, quando contraggo il covid.
Da quel momento bruciore retrosternale, eruttazioni, gola asciutta, tachicardia addominale.
Penso al cuore, a causa di alcuni episodi che vi racconto, e finisco due volte al PS.
Esami ed ECG nella norma.
Il medico del PS mi prescrive una ecocardiografia, un eco addome e gli esami per la tiroide oltre alla terapia da seguire pantorc 40 e levopraid 1/2 compressa prima dei pasti.
Gli esami sono tutti buoni e a luglio (quando la sintomatologia era quasi del tutto scomparsa) eseguo la gastro e scopro l'ernia iatale e cardias incontinente.
Continuo ancora con il pantorc per qualche settimana.
Rinasco e trascorro una buona estate.
Ad ottobre i sintomi ritornano e mi reco da un gastroenterologo, il quale mi consiglia di sollevare il letto (fatto), seguire un'alimentazione per chi soffre di reflusso eliminando svariati cibi (fatto) e assumere peptazol 40 al mattino e marial dopo i pasti.
Per 15 GG le cose migliorano poi una notte intorno alle 4:30 mi sveglio con un vuoto d'aria all'addome, tachicardia assurda, dolore agli arti superiori, bruciore sternale e dorsale, bocca amarissima e tremori diffusi.
Il tutto dura una 30 di minuti.
Poi passa lasciandomi spossata.
(Questi episodi li avevo già avuti a maggio ed ero finita al PS).
Gli episodi notturni si ripresentano puntuali ogni notte oramai, così contatto il gastroenterologo che una settimana fa mi aggiunge il peptazol anche prima di cena.
Le cose però non stanno migliorano e vado avanti così da 10gg ormai tutte le notti/alba.
Ieri il mio medico di famiglia mi ha prescritto il valpinax 20/30 min.
prima di coricarmi.
Stanotte alle 3:30 si ripresenta il problema.

Ho anche notato che gli arti inferiori mi si intorpidiscono facilmente, ad esempio quando sono al bagno, e spesso quando parlo ho difficoltà a ricordare delle parole.

Spero di essere stata abbastanza chiara.

Grazie
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
Sì, è stata abbastanza chiara. Credo che il suo medico abbia fatto bene a prescriverle il farmaco a base di benzodiazepina. Ma forse non è sufficiente. credo che sarebbe utile anche il parere di un neurologo.

Prof. alberto tittobello

Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto