Consigli su suntomi, diagnosi e cura: a cos'è dovuta l'infiammazione intestinale?

Gentili dottori,
chiedo quest'ulteriore consulto per comprendere se l'approccio che è stato preso per il mio caso sia corretto o meno.


Sono un ragazzo di 29 anni e da almeno 3 anni soffro di continui sintomi, soprattutto legati al tratto gastrointestinale (gonfiore/distensione addominale; bruciori; talvolta nausea e feci lucide; raramente episodi di rettoragia; dolori addominali), ma non solo (perdita di peso; vertigini; pressione altalenante, talvolta tendente al basso, altre all'alto; offuscamenti vista; fiato corto).


A fine agosto sono stato ricoverato in ospedale per un paio di episodi di lieve rettoragia con emissione anche di muco.
Sono stato sottoposto a colonscopia.

Ecco l'esito:

"Progressione sino al cieco.
Sono stati esplorati circa 20 cm di ileo terminale che è nella norma.
Pulizia intestinale adeguata.
Le pareti del colon sono elastiche e normodistebsibili all'aria.
La mucosa del discendente prossimale è a tratti iperemica; al traverso medio prossimale e all'ascendente, con la distensione delle pareti, si sono realizzate microerioni lineari (biopsie).
"

Ed ecco l'esito dell'esame istologico:
"Il quadro istomorfologico mostra in tutti i lembi di mucosa colica esaminati una minima distorsione delle cripte ghiandolari con espansione della lamina propria per un moderato aumento delle cellule nel comparto laminare prevalentemente di tipo plasmacellulare, ma anche linfociti ed eosinofili con edema stromale.
Lieve e locale aumento dei linfociti inteaepiteliali.
Quadro morfologico suggettivo per una colite cronica aspecifica.
".

Sempre in ambito ospedaliero, mi sono state svolte altre indagini: PCR e VES sono risultati nella norma; ricerca parassiti intestinali NEGATIVO; ANA Presenti (granulare 1:80) - mia madre soffre di lupus; Transglutaminasi IgA e IgG nella norma: coprocoltura negativa per Shigella e Salmonella.


Alla luce di questo mio quadro clinico, il gastroenterologo ha ritenuto opportuno darmi una cura a base di CORTIMENT 9 mg, 1 compressa al giorno per 6 settimane.


Le mie domande sono le seguenti:
- siccome i miei disturbi non sono legati ad un particolare cibo e si ripresentano talvolta sì, altre no, a cos'è dovuta l'infiammazione intestinale?

- la cura cortisonica potrà aiutarmi a debellare l'infiammazione?

- cosa si intende per "colite cronica aspecifica"?
Quali sono le cause che la determinano?

- uno stato alterato in negativo dell'umore e lo stress possano giocare un ruolo determinante nei sintomi che ho esposto sopra?


Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.6k 218
Colite cronica aspecifica è una condizione di infiammazione della mucosa intestinale che non ha le caratteristiche specifiche di una malattia definita (m. di Crohn, colite ulcerosa...).
Le cause non sono note e nel suo caso possono - in via speculativa - correlarsi a una presunta familiarità per patologie autoimmunitarie (Lupus).
La terapia cortisonica, limitata nel tempo, può ridurre l'intensità dell'infiammazione e attenuare i sintomi.
Infine, flessione dell'umore e reazione di stress non sono fattori causali, ma interferiscono in maniera negativa sull'andamento della malattia.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Utente
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Gentile dr. Scuotto,
La ringrazio per la chiara ed esaustiva risposta.

In quest'anno particolare per tutti, ho notato un peggioramento dei sintomi , visto che praticamente lo stress non ha fatto altro che accumularsi, condizionandomi mentalmente e fisicamente.

Spero che la terapia prescrittami dia i suoi frutti e che mi faccia star meglio perché è davvero da tanto tempo ormai che questa sintomatologia debilitante (non solo a livello digestivo, ma anche e soprattutto sul mio modo di approcciare al mondo) non fa altro che limitarmi e rallentarmi. Vorrei poter spaccare il mondo, ma sono sempre troppo stanco per farlo. Vorrei poter mangiare con piacere, ma ormai anche il cibo è divenuto un qualcosa sul quale stare sull'attenti, per paura magari di conseguenze.

Certo, l'idea di dover assumere medicinali non è che mi alletti granché, visto che sono un soggetto in cui gli effetti indesiderati di qualsiasi pillola si scatenano in maniera più o meno forte. Ma se assumere una compressa per un periodo limitato di tempo può aiutarmi a star meglio e a placare i miei sintomi, ben venga l'assunzione del cortisone prescrittomi.

Un'ultima domanda, visto che siamo in tema medicinali: posso assumere tranquillamente l'integratore di vitamina D quotidiano o può avere qualche "reazione" strana col CORTIMENT?
Soffro di carenza di vitamina D e di folati (oltre che di colesterolo ed omocisteina alti) e dovrei assumere anche suddetti integratori.

La ringrazio per la sua consulenza e gentilezza! Cordiali saluti!
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