Fastidio all'addome superiore
Buonasera,
Mi chiamo Giuseppe, sono un ragazzo di 24 anni, studente al III anno di Dietistica e grande appassionato di sport (personal trainer in palestra nel tempo libero).
Premetto che sono una persona molto ansiosa, stacanovista, sempre alla ricerca di qualcosa da fare, e che fa molta fatica a star fermo... Purtroppo fumo (6-7 sigarette al giorno); non bevo alcolici.
Detto questo, provo a riassumere un po' le mie problematiche, che mi affliggono purtroppo da più di due anni.
Nell'estate di due anni fa, dopo aver a lungo corso per riuscire a dare al primo appello tutti gli esami del primo anno, ho iniziato ad avvertire problemi a mangiare, nausea, inappetenza, nonché fastidio alla gola (come un "groppo in gola"), reflusso gastroesofageo (in assenza però di pirosi o rigurgito acido).
Il mio medico diagnosticò una candida (feci anche una gastroscopia, che non evidenziò alcuna alterazione se non delle piccole schiumette bianche a livello esofageo); ma non avendo risoluzione passò a una cura per il reflusso (con PPI e antiacidi).
Da allora i sintomi sono sempre rimasti; le cure si sono ripetute ma senza risoluzione, se non piccoli miglioramenti.
Per cui le ho definitivamente abbandonate.
Gli esami ematici sono sempre stati nella norma, a parte lievi aumenti delle ALT (che abbiamo sempre attribuito all'allenamento, quasi giornaliero) e bilirubina alterata (tra 1 - 1, 5 mg/dl max.
, da tutti attribuita a un Gilbert).
Negli ultimi mesi, tuttavia, accuso una sensazione di fastidio all'addome superiore, irradiato bilateralmente, senza un punto di origine preciso, e che non mi desta dolore alla palpazione.
Accusa da ca.
2 mesi poi a volte nausea e inappetenza, da molti attribuita al poco sale che utilizzo nell'alimentazione (ho infatti notato che aggiungendo più sale l'appetito aumenta).
La PA è bella bassa (viaggia sui 110/110 - 55), per questo e per il valore di ferro abbastanza basso ho iniziato a prendere un integratore di ferro.
Assumo poi un multivitaminico, omega 3, vit C e probiotici.
Alvo regolare con feci normoformate.
Ho provato anche ad assumere integratori per la digestione (enzimi, bromelina) ma il fastidio rimane.
Alimentazione molto regolare, verdure e fibre sempre presenti (le ho un po' ridotto per non affaticare la digestione); ho purtroppo dovuto togliere yogurt e latticini perchè causa di acidità...
Non si tratta di un dolore con un'origine precisa, nè di chiaro bruciore, quanto piuttosto di una sensazione come di contrattura, un fastidio sotto-soglia che avverto soprattutto quando sono seduto (riesco infatti ad allenarmi senza nessun problema).
Sto a lungo pensando di fare una nuova gastroscopia, avendo paura si possa trattare di un'ulcera o di un suo principio.
Sono consapevole che, data la mia natura particolarmente ansiosa, si possa trattare di qualcosa di psicosomatico.
Il fastidio però, come un circolo vizioso, mi porta ad avere molta ansia su come mi alimento e su come forse stia sbagliando qualcosa.
Grazie in anticipo.
Mi chiamo Giuseppe, sono un ragazzo di 24 anni, studente al III anno di Dietistica e grande appassionato di sport (personal trainer in palestra nel tempo libero).
Premetto che sono una persona molto ansiosa, stacanovista, sempre alla ricerca di qualcosa da fare, e che fa molta fatica a star fermo... Purtroppo fumo (6-7 sigarette al giorno); non bevo alcolici.
Detto questo, provo a riassumere un po' le mie problematiche, che mi affliggono purtroppo da più di due anni.
Nell'estate di due anni fa, dopo aver a lungo corso per riuscire a dare al primo appello tutti gli esami del primo anno, ho iniziato ad avvertire problemi a mangiare, nausea, inappetenza, nonché fastidio alla gola (come un "groppo in gola"), reflusso gastroesofageo (in assenza però di pirosi o rigurgito acido).
Il mio medico diagnosticò una candida (feci anche una gastroscopia, che non evidenziò alcuna alterazione se non delle piccole schiumette bianche a livello esofageo); ma non avendo risoluzione passò a una cura per il reflusso (con PPI e antiacidi).
Da allora i sintomi sono sempre rimasti; le cure si sono ripetute ma senza risoluzione, se non piccoli miglioramenti.
Per cui le ho definitivamente abbandonate.
Gli esami ematici sono sempre stati nella norma, a parte lievi aumenti delle ALT (che abbiamo sempre attribuito all'allenamento, quasi giornaliero) e bilirubina alterata (tra 1 - 1, 5 mg/dl max.
, da tutti attribuita a un Gilbert).
Negli ultimi mesi, tuttavia, accuso una sensazione di fastidio all'addome superiore, irradiato bilateralmente, senza un punto di origine preciso, e che non mi desta dolore alla palpazione.
Accusa da ca.
2 mesi poi a volte nausea e inappetenza, da molti attribuita al poco sale che utilizzo nell'alimentazione (ho infatti notato che aggiungendo più sale l'appetito aumenta).
La PA è bella bassa (viaggia sui 110/110 - 55), per questo e per il valore di ferro abbastanza basso ho iniziato a prendere un integratore di ferro.
Assumo poi un multivitaminico, omega 3, vit C e probiotici.
Alvo regolare con feci normoformate.
Ho provato anche ad assumere integratori per la digestione (enzimi, bromelina) ma il fastidio rimane.
Alimentazione molto regolare, verdure e fibre sempre presenti (le ho un po' ridotto per non affaticare la digestione); ho purtroppo dovuto togliere yogurt e latticini perchè causa di acidità...
Non si tratta di un dolore con un'origine precisa, nè di chiaro bruciore, quanto piuttosto di una sensazione come di contrattura, un fastidio sotto-soglia che avverto soprattutto quando sono seduto (riesco infatti ad allenarmi senza nessun problema).
Sto a lungo pensando di fare una nuova gastroscopia, avendo paura si possa trattare di un'ulcera o di un suo principio.
Sono consapevole che, data la mia natura particolarmente ansiosa, si possa trattare di qualcosa di psicosomatico.
Il fastidio però, come un circolo vizioso, mi porta ad avere molta ansia su come mi alimento e su come forse stia sbagliando qualcosa.
Grazie in anticipo.
[#1]
Da come descrive ha una sintomatologia aspecifica, da colon irritabile. Non serve la gastroscopia ma è utile una visita gastroenterologia (per tranquillizzarla)
cordialità
felice cosentino
cordialità
felice cosentino
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 17/11/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.