Transaminasi e ggt molto alte
Buonasera,
Vi scrivo in merito a mio padre: 59 anni, alto 179cm; peso 82kg.
Non prende farmaci abitualmente a parte l’integratore Colesia.
Ha un’ernia iatale e soffre di reflusso.
Fuma ma non beve.
Non so se i due episodi che sto per raccontarvi sono collegati o meno ma non mi sento neanche di escluderlo quindi:
5 mesi fa ha subito un’operazione al menisco per toglierlo.
Con i vari farmaci che doveva prendere poi come antidolorifici, aveva iniziato a lamentare un gran dolore allo stomaco, nella parte alta e centrale dell’addome, quindi il nostro medico gli aveva prescritto un gastroprotettore e con quello il dolore è stato risolto.
Ad agosto/settembre è ripreso questo dolore, ma è passato da solo; una settimana fa idem, ma un po’ più spostato anche verso il petto.
A quel punto è tornato dal dottore che ha prescritto un antiacido e un gastroprotettore, intimandogli però di chiamare direttamente il 118, se questo dolore non fosse minimamente diminuito o fosse, addirittura, peggiorato, perché non voleva escludere potesse trattarsi di un principio d’infarto.
Giovedì scorso questo è peggiorato.
Nel bel mezzo della notte si è svegliato dal dolore e abbiamo chiamato il 118.
Gli hanno controllato il cuore e hanno escluso si trattasse di un infarto, poiché sembrava essere tutto nella norma, quindi hanno dato la colpa al reflusso.
Gli hanno fatto del paracetamolo endovena, gli hanno detto di aumentare la dose di antiacido (mattina e sera, anziché solo mattina) e sono andati via.
Questo è successo più o meno alle 4:45.
Alle 8 è dovuto andare a lavoro perché aveva il controllo medico.
Gli hanno fatto le analisi di routine e il giorno dopo lo hanno richiamato per dirgli di andare immediatamente a rifarle, perché aveva transaminasi e gamma gt alle stelle.
Più precisamente:
GPT: 440
GOT: 531
GAMMA GT: 416
Ha ripetuto le analisi sabato mattina (quindi dopo neanche due giorni) e queste sono risultate comunque ancora alte, ma decisamente inferiori ai giorni precedenti:
GPT: 194
GOT: 56
GAMMA GT: 305
Nel frattempo i dolori allo stomaco sono passati del tutto.
Ha fatto vedere le analisi al medico, che gli ha prescritto di rifarle nuovamente dopo una decina di giorni e di farsi anche un ecoaddome e una esofagogastroduodenoscopia.
Gli ha anche detto che queste cose sono tipiche dei calcoli al fegato; il problema è che mio padre ha avuto il calcoli al fegato anni fa e gli hanno asportato la colecisti/cistifellea e di solito, a dire del medico, si formano lì; più raramente nelle vie biliari.
Mi rendo conto che sia pressoché impossibile da delle analisi capire cosa potrebbe essere, ma se qualcuno potesse darci un’opinione a riguardo lo gradirei molto.
Ho paura possa trattarsi di Tumore al Pancreas o al Fegato e non ci dormo la notte.
Grazie a chiunque risponderà.
Vi scrivo in merito a mio padre: 59 anni, alto 179cm; peso 82kg.
Non prende farmaci abitualmente a parte l’integratore Colesia.
Ha un’ernia iatale e soffre di reflusso.
Fuma ma non beve.
Non so se i due episodi che sto per raccontarvi sono collegati o meno ma non mi sento neanche di escluderlo quindi:
5 mesi fa ha subito un’operazione al menisco per toglierlo.
Con i vari farmaci che doveva prendere poi come antidolorifici, aveva iniziato a lamentare un gran dolore allo stomaco, nella parte alta e centrale dell’addome, quindi il nostro medico gli aveva prescritto un gastroprotettore e con quello il dolore è stato risolto.
Ad agosto/settembre è ripreso questo dolore, ma è passato da solo; una settimana fa idem, ma un po’ più spostato anche verso il petto.
A quel punto è tornato dal dottore che ha prescritto un antiacido e un gastroprotettore, intimandogli però di chiamare direttamente il 118, se questo dolore non fosse minimamente diminuito o fosse, addirittura, peggiorato, perché non voleva escludere potesse trattarsi di un principio d’infarto.
Giovedì scorso questo è peggiorato.
Nel bel mezzo della notte si è svegliato dal dolore e abbiamo chiamato il 118.
Gli hanno controllato il cuore e hanno escluso si trattasse di un infarto, poiché sembrava essere tutto nella norma, quindi hanno dato la colpa al reflusso.
Gli hanno fatto del paracetamolo endovena, gli hanno detto di aumentare la dose di antiacido (mattina e sera, anziché solo mattina) e sono andati via.
Questo è successo più o meno alle 4:45.
Alle 8 è dovuto andare a lavoro perché aveva il controllo medico.
Gli hanno fatto le analisi di routine e il giorno dopo lo hanno richiamato per dirgli di andare immediatamente a rifarle, perché aveva transaminasi e gamma gt alle stelle.
Più precisamente:
GPT: 440
GOT: 531
GAMMA GT: 416
Ha ripetuto le analisi sabato mattina (quindi dopo neanche due giorni) e queste sono risultate comunque ancora alte, ma decisamente inferiori ai giorni precedenti:
GPT: 194
GOT: 56
GAMMA GT: 305
Nel frattempo i dolori allo stomaco sono passati del tutto.
Ha fatto vedere le analisi al medico, che gli ha prescritto di rifarle nuovamente dopo una decina di giorni e di farsi anche un ecoaddome e una esofagogastroduodenoscopia.
Gli ha anche detto che queste cose sono tipiche dei calcoli al fegato; il problema è che mio padre ha avuto il calcoli al fegato anni fa e gli hanno asportato la colecisti/cistifellea e di solito, a dire del medico, si formano lì; più raramente nelle vie biliari.
Mi rendo conto che sia pressoché impossibile da delle analisi capire cosa potrebbe essere, ma se qualcuno potesse darci un’opinione a riguardo lo gradirei molto.
Ho paura possa trattarsi di Tumore al Pancreas o al Fegato e non ci dormo la notte.
Grazie a chiunque risponderà.
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L' ipotesi del tumore non regge, perché i valori stanno regredendo spontaneamente. E' molto probabile l' ipotesi di una calcolino nella via biliare ( il coledoco ), magari ora già espulso. Per escludere che si tratti di una epatite, sarebbe meglio completare gli esami con i " markers " delle epatiti. Anche la gastroscopia e l' ecografia saranno utili per completare a diagnosi : quest' ultima probabilmente non farà più vedere nulla, ma meglio così.
Prof. alberto tittobello
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.7k visite dal 13/11/2020.
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