Reflusso e ranitidina
Salve, ho già scritto tempo fa in questa sezione per consultarmi circa i miei problemi di refluso grastro-esofageo.
Passata la fase acuta dei sintomi (già da Novembre) ho proseguito la cura in Gennaio a seguito di gastroscopia che conferma il sospetto reflusso (da cardias ipotonico) con esomeprazolo e gaviscon (1 mese), finalizzata anche a curare una riscontrata gastrite lieve.
Finito tale periodo, ho cessato di assumere farmaci attenendomi al percorso curativo proposto dal mio medico di famiglia (ovvero assunzione di antiprotonici solo due volte l'anno durante i picchi stagionali).
Al momento ho scarsissima sintomatologia, ma essendo in fase di cambio stagionale, ho appena iniziato la terapia per un mese.
Tuttavia, in concomitanza con problemi allergici di vario tipo (fra cui una resistente dermatite molto fastidiosa) la mia allergologa mi ha conisgliato di sostituire l'esomeprazolo con la ranitidina per il doppio effetto che quest'ultimo farmaco potrebbe avere: antireflusso e insieme inibizione degli H2, che, vista la resistente dermatite, potrebbe agevolarne la guarigione assieme ad antistaminico.
L'origine allergica della dermatite è assai probabile anche se non certa (in ogni caso sono state escluse forme autoimmuni, problemi tiroidei o altri tipi di malattie correlabili, tramite apposite analisi di accertamento).
Il medico di famiglia ha dato l'assenso al cambiamento di farmaco per questo speicfico periodo.
Volevo sapere cosa ne pensate. Se, cioé, ritenete che la ranitidina abbia sul reflusso G.E. un effetto se non equivalente comunque valido rispetto all'esomeprazolo.
Infine un'ultimo quesito di conferma. Quand'anche la mia sintomatologia non dovesse più manifestarsi (salvo effetti molto limitati, come rigurgiti indolori o lieve meteorismo), è comunque utile in futuro seguire la terapia stagionale?
E'quest'ultima in grado di limitare gli effetti potenzialmente negativi di medio-lungo periodo del reflusso G.E. sulla mucosa del cardias e dell'esofago? O serve soltanto a prevenire sintomatologia fastidiosa?
Grazie mille per le risposte
Passata la fase acuta dei sintomi (già da Novembre) ho proseguito la cura in Gennaio a seguito di gastroscopia che conferma il sospetto reflusso (da cardias ipotonico) con esomeprazolo e gaviscon (1 mese), finalizzata anche a curare una riscontrata gastrite lieve.
Finito tale periodo, ho cessato di assumere farmaci attenendomi al percorso curativo proposto dal mio medico di famiglia (ovvero assunzione di antiprotonici solo due volte l'anno durante i picchi stagionali).
Al momento ho scarsissima sintomatologia, ma essendo in fase di cambio stagionale, ho appena iniziato la terapia per un mese.
Tuttavia, in concomitanza con problemi allergici di vario tipo (fra cui una resistente dermatite molto fastidiosa) la mia allergologa mi ha conisgliato di sostituire l'esomeprazolo con la ranitidina per il doppio effetto che quest'ultimo farmaco potrebbe avere: antireflusso e insieme inibizione degli H2, che, vista la resistente dermatite, potrebbe agevolarne la guarigione assieme ad antistaminico.
L'origine allergica della dermatite è assai probabile anche se non certa (in ogni caso sono state escluse forme autoimmuni, problemi tiroidei o altri tipi di malattie correlabili, tramite apposite analisi di accertamento).
Il medico di famiglia ha dato l'assenso al cambiamento di farmaco per questo speicfico periodo.
Volevo sapere cosa ne pensate. Se, cioé, ritenete che la ranitidina abbia sul reflusso G.E. un effetto se non equivalente comunque valido rispetto all'esomeprazolo.
Infine un'ultimo quesito di conferma. Quand'anche la mia sintomatologia non dovesse più manifestarsi (salvo effetti molto limitati, come rigurgiti indolori o lieve meteorismo), è comunque utile in futuro seguire la terapia stagionale?
E'quest'ultima in grado di limitare gli effetti potenzialmente negativi di medio-lungo periodo del reflusso G.E. sulla mucosa del cardias e dell'esofago? O serve soltanto a prevenire sintomatologia fastidiosa?
Grazie mille per le risposte
[#1]
Caro Utente, non mi risulta che la ranitidina abbia altri effetti farmacologici oltre a quelli noti di una inibizione dei recettori H2 dello stomaco.
Se infatti fosse così, rischia da una parte di non avere un grande effetto di inibizione dell'acido ( comunque inferiore agli inibitori di pompa protonica) e dall'altro di non avere nessun o scarso effetto sulla componente allergica.
Cordiali saluti
Se infatti fosse così, rischia da una parte di non avere un grande effetto di inibizione dell'acido ( comunque inferiore agli inibitori di pompa protonica) e dall'altro di non avere nessun o scarso effetto sulla componente allergica.
Cordiali saluti
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
[#2]
Ex utente
Grazie per la sollecita risposta.
In realtà la mia allergologa sostiene che l'inibizione dei recettori H2 possa favorire assieme all'antistaminico (inibitore degli H1) con maggior forza determinate reazioni allergiche in cui tali H2 evidentemente sarebbero in parte coinvolti.
Le dirò che sono abbastanza scettico anche io, ma per risolvere la mia dermatite le sto tentando un po' tutte.
In ogni caso le vorrei chiedere di quanto sono inferiori gli effetti della ranitidina nella cura preventiva o sintomatologica del reflusso G.E., risepetto ad un antiprotonico.
Grazie
Cordiali saluti
In realtà la mia allergologa sostiene che l'inibizione dei recettori H2 possa favorire assieme all'antistaminico (inibitore degli H1) con maggior forza determinate reazioni allergiche in cui tali H2 evidentemente sarebbero in parte coinvolti.
Le dirò che sono abbastanza scettico anche io, ma per risolvere la mia dermatite le sto tentando un po' tutte.
In ogni caso le vorrei chiedere di quanto sono inferiori gli effetti della ranitidina nella cura preventiva o sintomatologica del reflusso G.E., risepetto ad un antiprotonico.
Grazie
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 15.1k visite dal 20/04/2009.
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