Ileite da FANS
Gent.
mi medici,
Cercherò di riassumere brevemente l’ultimo anno e mezzo circa in poche righe.
Sono una ragazza di 25 anni e purtroppo lo scorso anno (giugno 2019) in seguito a tre giorni di rettorragia sono stata ricoverata in ospedale con un grave quadro di anemia (5, 8 gr/dl).
Dato che mio padre è affetto da RCU, il sospetto dei medici era una malattia infiammatoria per cui sono stata sottoposta a ileocolonscopia e poi gastroscopia con biopsie, entrambe negative.
Dopo essermi ripresa dall’anemia e cessato il sanguinamento, sono stata dimessa senza una diagnosi.
Mi sono quindi affidata a un gastroenterologo che mi ha prescritto accertamenti per la Celiachia, anch’essi negativi.
La calprotectina invece risultava alta ed è rimasta tale anche attualmente (a valori di 240mg).
Nel frattempo ho avuto alcuni episodi (in un anno circa 4) di melena che mi hanno nuovamente anemizzata (molto meno rispetto al primo episodio perché per fortuna questa volta ero seguita dal gastroenterologo).
A questo punto sono stata sottoposta prima a RM con mdc (luglio 2020), poi a SICUS (ottobre 2020) che hanno dato il seguente referto:
RM: ispessimento parietale concentrico (spessore max 5mm) ed accentuato potenziamento post-contrastografico a livello di un’ansa di ileo prossimale, estesa per circa 15 cm.
No stenosi del lume.
Ileo terminale nella norma.
Il quadro descritto è aspecifico ma compatibile con morbo di chron.
Si consiglia follow-up con ecografía mirata e ulteriori indagini, ulteriore controllo RM a medio termine.
SICUS: ileo distale presenta per estensione di circa 20cm spessore di parete aumentato (4-10mm), normale rappresentazione della struttura multistrato e normale distensibilitá al passaggio del mdc.
Lume normale.
Ileo terminale normale.
Non ho alterazioni dell’alvo, mangio normalmente e non ho problemi digestivi, eccezion fatta per qualche sporadico episodio di melena Cui ho già fatto riferimento.
Sono tuttavia una consumatrice di FANS a causa di problemi di cefalea cronica.
Il gastroenterologo ha quindi ipotizzato una ileite da FANS e mi ha vietato l’uso di questi farmaci sostituendoli con il tachicaf.
Mi ha poi prescritto una nuova visita e nuove analisi tra qualche mese.
Lui non ritiene si tratti di un morbo di Chron, tuttavia sono abbastanza preoccupata perché questo problema va avanti da più di un anno e inizio a temere che si tratti di qualcosa di più grave, per cui un secondo parere mi tranquillizzerebbe.
Grazie per l’attenzione e per il servizio che offrite.
mi medici,
Cercherò di riassumere brevemente l’ultimo anno e mezzo circa in poche righe.
Sono una ragazza di 25 anni e purtroppo lo scorso anno (giugno 2019) in seguito a tre giorni di rettorragia sono stata ricoverata in ospedale con un grave quadro di anemia (5, 8 gr/dl).
Dato che mio padre è affetto da RCU, il sospetto dei medici era una malattia infiammatoria per cui sono stata sottoposta a ileocolonscopia e poi gastroscopia con biopsie, entrambe negative.
Dopo essermi ripresa dall’anemia e cessato il sanguinamento, sono stata dimessa senza una diagnosi.
Mi sono quindi affidata a un gastroenterologo che mi ha prescritto accertamenti per la Celiachia, anch’essi negativi.
La calprotectina invece risultava alta ed è rimasta tale anche attualmente (a valori di 240mg).
Nel frattempo ho avuto alcuni episodi (in un anno circa 4) di melena che mi hanno nuovamente anemizzata (molto meno rispetto al primo episodio perché per fortuna questa volta ero seguita dal gastroenterologo).
A questo punto sono stata sottoposta prima a RM con mdc (luglio 2020), poi a SICUS (ottobre 2020) che hanno dato il seguente referto:
RM: ispessimento parietale concentrico (spessore max 5mm) ed accentuato potenziamento post-contrastografico a livello di un’ansa di ileo prossimale, estesa per circa 15 cm.
No stenosi del lume.
Ileo terminale nella norma.
Il quadro descritto è aspecifico ma compatibile con morbo di chron.
Si consiglia follow-up con ecografía mirata e ulteriori indagini, ulteriore controllo RM a medio termine.
SICUS: ileo distale presenta per estensione di circa 20cm spessore di parete aumentato (4-10mm), normale rappresentazione della struttura multistrato e normale distensibilitá al passaggio del mdc.
Lume normale.
Ileo terminale normale.
Non ho alterazioni dell’alvo, mangio normalmente e non ho problemi digestivi, eccezion fatta per qualche sporadico episodio di melena Cui ho già fatto riferimento.
Sono tuttavia una consumatrice di FANS a causa di problemi di cefalea cronica.
Il gastroenterologo ha quindi ipotizzato una ileite da FANS e mi ha vietato l’uso di questi farmaci sostituendoli con il tachicaf.
Mi ha poi prescritto una nuova visita e nuove analisi tra qualche mese.
Lui non ritiene si tratti di un morbo di Chron, tuttavia sono abbastanza preoccupata perché questo problema va avanti da più di un anno e inizio a temere che si tratti di qualcosa di più grave, per cui un secondo parere mi tranquillizzerebbe.
Grazie per l’attenzione e per il servizio che offrite.
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Noto una piccola imperfezione nella descrizione della sicus : dice " ileo distale aumentato di spessore " e dopo " ileo terminale normale ". Ma ileo distale e ileo terminale sono la stessa cosa. A parte questo, credo che una infiammazione della parete intestinale vi sia, in alcuni tratti. Che si tratti di Crohn o no, forse un ciclo di terapia con un farmaco antinfiammatorio potrebbe essere utile. D' altra parte, episodi di sanguinamento ne ha avuti diversi e anche una melena al limite cella sopravvivenza ( anzi, oltre ). Ne parli con il suo medico.
Prof. alberto tittobello
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 15/10/2020.
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