Reflusso, cardias beante
Salve gentili dottori, sono un ragazzo di 21 anni che soffre ormai da 9 mesi di reflusso che mi comporta i seguenti sintomi: salivazione eccessiva, dolore al petto e retrosternale, disfagia, nausea, dispepsia e continua sensazione di oppressione al petto.
Inoltre in questi 9 mesi ho perso 15 kg e ne sto risentendo parecchio.
Ho effettuato una gastroscopia a Febbraio che mi ha diagnosticato ernia iatale di 3 cm, esofagite, cardias beante e gastrite cronica.
Mi è stata prescritta una cura con gastroprotettori ma che non ha mai dato benefici.
Dato che questi sintomi mi hanno limitato praticamente ormai ogni aspetto della mia vita è da 5/6 mesi che faccio uso di una compressa di Xanax al mattino e una alla sera per diminuire l'ansia che ho in ogni momento della giornata.
Recentemente ho iniziato anche una cura antidepressiva con lexil (due compresse al giorno), una compressa di escitalopram e una compressa di Xanax da prendere prima di andare a dormire.
Avrei due domande da porvi, ho letto che l'uso di benzodiazepine peggiore la tonalità del cardias dilatandolo ancora di più e adesso ho paura che con tutti gli ansiolitici che ho preso di averlo danneggiato ancora di più irrimediabilmente.
È così o con l'interruzione degli ansiolitici il cardias ripristinerà almeno il tono che aveva prima di aver assunto questi ansiolitici?
E la seconda domanda che vi pongo è la seguente: tra una ventina di giorni devo sottopormi a manometria esofagea e pH impendenzometria H24, l'uso di ansiolitici e antidepressivi può influire sui test?
Se si quanti giorni prima dell'esame dovrei interromperne l'uso?
Spero di essere stato chiaro nelle mie domande.
Vi ringrazio in anticipo.
Inoltre in questi 9 mesi ho perso 15 kg e ne sto risentendo parecchio.
Ho effettuato una gastroscopia a Febbraio che mi ha diagnosticato ernia iatale di 3 cm, esofagite, cardias beante e gastrite cronica.
Mi è stata prescritta una cura con gastroprotettori ma che non ha mai dato benefici.
Dato che questi sintomi mi hanno limitato praticamente ormai ogni aspetto della mia vita è da 5/6 mesi che faccio uso di una compressa di Xanax al mattino e una alla sera per diminuire l'ansia che ho in ogni momento della giornata.
Recentemente ho iniziato anche una cura antidepressiva con lexil (due compresse al giorno), una compressa di escitalopram e una compressa di Xanax da prendere prima di andare a dormire.
Avrei due domande da porvi, ho letto che l'uso di benzodiazepine peggiore la tonalità del cardias dilatandolo ancora di più e adesso ho paura che con tutti gli ansiolitici che ho preso di averlo danneggiato ancora di più irrimediabilmente.
È così o con l'interruzione degli ansiolitici il cardias ripristinerà almeno il tono che aveva prima di aver assunto questi ansiolitici?
E la seconda domanda che vi pongo è la seguente: tra una ventina di giorni devo sottopormi a manometria esofagea e pH impendenzometria H24, l'uso di ansiolitici e antidepressivi può influire sui test?
Se si quanti giorni prima dell'esame dovrei interromperne l'uso?
Spero di essere stato chiaro nelle mie domande.
Vi ringrazio in anticipo.
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Utente
Scusi dottore se la interpello ancora ma purtroppo andando a leggere su internet ho notato che molti dei sintomi che ho(disfagia, dolore al petto, scialorrea ecc...) potrebbero ricondurre ad una possibile acalasia e in tal caso mi sembra di aver capito che sarebbe un disastro visto che non c'è cura. Dalla gastroscopia che ho effettuato però si denotava che l'esofago era regolare per calibro e per decorso e dalla radiografia con bario non si era evidenziato nulla di anormale. Possono bastare questi esami per farmi stare più tranquillo? Perché giuro che la possibilità di avere questa malattia mi sta mettendo ancora più ansia del solito.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.1k visite dal 02/10/2020.
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